NanoNius: il Parlamento dei bambini

Diciamocelo: nel clima di totale incertezza in cui stiamo vivendo, se dovessimo spiegare ai nani che cos’è quella strana cosa che chiamiamo politica, a cosa serve e come – o come dovrebbe – funzionare, non sapremmo proprio da che parte cominciare.

Un aiuto inatteso arriva però dal web e precisamente dal Parlamento dei Bambini, portale  grazie al quale i piccoli possono scoprire, con parole semplici e strumenti molto efficaci, come funziona e a che cosa serve quell’enorme stanza piena di persone che vedono sempre al tiggì: così ai bambini viene infatti raccontata e spiegata la Camera dei Deputati, con tanto di info, cenni storici e fotogallery dedicata

E perché il politichese non sia più una lingua incomprensibile, c’è anche la sezione ParlaWiki, dove i nani avranno poi l’opportunità di capire, finalmente, il significato di quei paroloni che ogni tanto sentono in tv o magari da mamma e papà: deputato, bicameralismo, democrazia… ma che cosa vuol dire? Ecco svelato il mistero. Il linguaggio è semplice e chi lo vorrà potrà partecipare alla sezione inviando una definizione o proponendo una modifica.

Ma si sa, per i bambini  lo strumento migliore per imparare è il gioco: sul sito i nani potranno infatti mettersi alla prova con il divertente Facciamo una legge. Si comincia dalla costruzione del proprio personaggio, a cui i piccoli potranno dare le sembianze e il nome che preferiscono, e poi si parte alla scoperta del viaggio che porta all’approvazione di una legge. Dalla propaganda elettorale che condurrà il personaggio da loro inventato a essere eletto deputato, con tanto di foto di rito, al fantasioso volo in mongolfiera per intercettare i bisogni degli italiani, fino alla scelta della legge da proporre, tra singolari e spassose opzioni come “la discoteca per gli anziani” o “gelati gratis per tutti gli accaldati”. Le info didattiche sono intervallate da veri e propri giochini di abilità che assicurano quel delicato ma fondamentale equilibrio tra insegnamento e piacere della scoperta.

Insomma, per i piccoli, futuri elettori, sarà un’occasione in più per diventare cittadini consapevoli, mentre per gli adulti, elettori disillusi, sarà un modo efficace per ricordare che cosa davvero dovrebbe essere quel grande circo che così  spesso ci fa arrabbiare.