Tratto da una piece teatrale a sua volta ricavata da una storia vera, quella di Jimmy Gralton, Jimmy’s hall, presentato con ottimi riscontri in concorso al Festival del Cinema di Cannes, conferma la vena dell’ormai quasi 80enne Ken Loach nel fare commedie sociali, intrise di empatia per i suoi personaggi, garbate ma mai carine (nel senso deteriore del termine), leggere ma al contempo profondamente lucide nelle loro denunce. Jimmy’s hall è tutto questo. Affidandosi al suo sceneggiatore d’elezione Paul Laverty Loach racconta la storia della Pearse-Connolly Hall, un locale dove i giovani possono divertirsi a ballare ma che qualcuno da quelle parti comincia a considerare pericoloso perché aggregare persone in un luogo spesso significa farle pensare e far circolare delle idee e ai politici e alla chiesa del posto la cosa comincia a non andare più bene. Jimmy il suo fondatore è costretto a fuggirsene negli Stati Uniti da dove tornerà dieci anni dopo per prendersi cura della madre e accorgersi di quella sala oramai in disuso. Vedendo quanto la sua comunità privata di quel luogo sia impantana nella povertà e nella oppressione culturale decide che è ora di riaprirla costi quel che costi. Jimmy’s hall è l’ennesimo (bel) ruggito di un vecchio e indomito leone.
INDOMITO @@@
Jimmy’s hall
Genere: Drammatico
Durata: 109′
Regia: Ken Loach
Cast: Barry Ward, Simone Kirby, Andrew Scott, Jim Norton, Brian F. O’Byrne, Francis Magee, Karl Geary, Aisling Franciosi, Denise Gough
Produzione: Sixteen Films, Element Pictures, Why Not Productions, Wild Bunch
Distribuzione: Bim Distribuzione
