Scritto e diretto dal John Ridley premio Oscar come miglior sceneggiatura per 12 anni schiavo, Jimi: All is by my side consapevolmente e felicemente tralascia congetture e tesi legate alla prematura morte di Hendrix per concentrarsi sui due anni che lo porteranno dall’anonimato alla consacrazione, dal trasferimento nella “swinging” London dell’epoca (siamo nel 1966) fino all’esibizione (siamo nel ’67) al Festival di Monterey. Nel mezzo, oltre alla musica, anche due donne, Linda Keith, che tentò di fargli da mentore e guida e Kathy XXX, che lo amò alla follia.
Non sempre la scrittura di Ridley lavora di fino e spesso l’utilizzo di un montaggio a rompere il flusso del racconto è proprio lì a nascondere certe falle. Il fatto poi che la querelle con gli eredi di Hendrix che ne ha vietato l’utilizzo dei brani costringa Ridley a delle scappatoie tortuose pur di farci vedere Jimi suonare meravigliosamente la sua chitarra, non aiuta di certo l’operazione. Straordinaria invece la performance di André Benjamin (il leader degli Outkast) e nonostante difficoltà e difetti un biopic assolutamente da non lasciarsi scappare. RICALIBRATO @@@
Jimi: All Is By My Side
Genere: Drammatico, Musicale
Durata: 118′
Regia: John Ridley
Cast: André Benjamin, Imogen Poots, Hayley Atwell, Burn Gorman, Ruth Negga, Ashley Charles, Andrew Buckley, Oliver Bennett, Tom Dunlea, Clare-Hope Ashitey
Produzione: Darko Entertainment, Freeman Film, Subotica Entertainment, Irish Film Board, Matador Pictures
Distribuzione: I Wonder Pictures
