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Itinerari marchigiani: per un viaggio lento

@Steve Slater (Wildlife Encounters)

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La settimana scorsa abbiamo scoperto lo Slow Tourism. Ma dove possiamo praticarlo? Sicuramente un po’ ovunque, ma una delle destinazioni migliori è data dalle Marche, l’unica regione al plurale e indubbiamente un territorio da scoprire e riscoprire.

Le Marche, infatti, stanno emergendo come una di quelle destinazioni turistiche che dedicano una specifica attenzione allo slow tourism. Questa Regione vanta già una ricca tradizione eno-gastronomica e numerosi presidi Slow Food: la Cicerchia di Serra de’ Conti, il Lonzino di Fico, le Mele rosse dei Monti Sibillini, il Mosciolo selvatico di Portonovo, il Pecorino dei Monti Sibillini ed il Salame di Fabriano. Alle prelibatezze Slow Food del territorio dobbiamo aggiungere il fascino di borghi, città, scorci e panorami che rendono gli itinerari marchigiani anche un’interessante soluzione per i turisti slow.

Tra gli slogan delle passate campagne promozionali regionali ricordiamo proprio “Tranquillamente Marche”, a sottolineare la dimensione quotidiana, a misura d’uomo e autentica di questi territori. Molti poi ricorderanno anche lo spot con Dustin Hoffman che la Regione fece nel 2010, in cui l’attore americano faceva l’eco all’Infinito di Giacomo Leopardi (alcuni forse lo ricorderanno anche nel film “Alfredo, Afredo” di Pietro Germi del 1972, interamente girato ad Ascoli Piceno).

Itinerari marchigiani: 3 idee

Lo Slow Tourism si può quindi declinare nelle Marche, una Regione dai mille ed ‘infiniti’ volti, da conoscere lentamente e ‘tranquillamente’. Ma dove andare? Ecco alcune idee e spunti:

1) Parchi naturali e Riserve: dal Parco Naturale Regionale del Sasso Simone e Simoncello e i suoi antichi resti della Città del Sole, al Parco Regionale del Conero lungo il litorale Adriatico passando per la Riserva Naturale Statale Gola del Furlo, lungo l’antica via Flaminia. Proseguendo a sud incontriamo il Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi fino ad arrivare al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, un parco affascinante e misterioso, leggendaria dimora della sibilla. All’interno del parco imperdibili sono i Piani di Castelluccio, il Lago di Pilato e lo scenario delle Lame Rosse.

2) Il Montefeltro: la terra di Federico da Montefeltro, Duca di Urbino. Da Urbino – città rinascimentale Patrimonio UNESCO – a Urbania, l’antica Casteldurante, residenza estiva dei Duchi, passando per i balconi di Piero della Francesca, interessante ricostruzione dei paesaggi e delle vedute rinascimentali che compaiono nelle tele del famoso pittore.

3) Le antiche abbazie millenarie: un itinerario spirituale tra Marche ed Umbria, dal Monastero di Santa Croce di Fontavellana all’Abbazia di Santa Maria di Sitria passando per l’Abbazia di Sant’Emiliano in Congiuntoli. Si tratta di luoghi mistici calati in un contesto naturale d’eccezione alle Pendici del Parco Naturale del Monte Cucco e del massiccio del Monte Catria. Abbazie millenarie, ancora oggi collegate da antichi sentieri. Luoghi che rappresentano tradizioni secolari, antichi centri di potere e una profonda religiosità.

Le Marche appaiono quindi come l’emblema di un turismo dal volto umano ed a misura d’uomo, all’interno di un territorio capace di offrire mare, collina, montagna, città d’arte ed una ricca tradizione eno-gastronomica. A questo punto non rimane che augurarci che questa regione sappia sviluppare al meglio tutte le sue potenzialità ‘slow’ promuovendo e tutelando il proprio patrimonio.

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