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Inter-Empoli, giochi finiti: andate in pace

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@Inter

“E anche questo campionato se lo semo levati dalle palle”. La semicit. d’autore (se non la conoscete potrei togliervi il saluto) è la prima cosa che mi è venuta in mente al fischio finale di Inter-Empoli. Una partita che non ha minimamente cambiato né il senso della stagione né tantomeno le opinioni sulla squadra. Novanta minuti che servivano solo a tre obiettivi: far diventare Icardi capocannoniere, superare il “record” di punti di Strama e chiudere con un minimo di dignità. Più o meno tutti centrati.

Tralasciando le questioni di mercato e/o del rinnovo, la crescita di Icardi è sotto gli occhi di tutti. Forse l’unico vero risultato di Mancini, essere riuscito a cambiare il modo di giocare di Maurito (indubbiamente più partecipe alla manovra) senza intaccarne la capacità di segnare. Il lavoro non è ancora finito, ma era dal 1978 che un attaccante (in quel caso Paolo Rossi) così giovane non diventava capocannoniere, qualcosa sul valore del giocatore vorrà dire. Ripartire da lui è il minimo, poi se sarà addio si spera sia almeno ben remunerato.

Per il resto, come è indubbia la crescita di Icardi, credo sia altrettanto palese che, per l’ennesima estate, servirebbe rivoluzionare la rosa. Dal portiere in giù, chi per poca voglia di restare, chi per manifesta incapacità, chi perché si impegna ma non basta, ne andrebbero ceduti almeno una decina. Ma, visto che non siamo su Fifa o Football Manager, forse basterebbe affiancare ai mediocri in squadra qualche buon acquisto, qualche giocatore vero. L’ultimo mercato, nonostante le difficoltà che tutti (Santon, Shaqiri, Brozovic) hanno incontrato, è un buon anticipo, ora sta ad Ausilio continuare sulla stessa strada.

Chi mi segue su twitter conosce il mio interesse (forse amore) per le statistiche, anche quelle inutili. Per cui, eccone una carrellata per concludere questa magnifica stagione:
4: sono gli anni consecutivi in cui l’Inter è finita sotto il quarto posto in classifica. Sesti, noni, quinti, ottavi: non era mai successo in 107 anni di storia.
55: i punti conquistati. Uno in più del 2012/13. Almeno questo…
1.44: la media punti-partita. Così suddivisa: 1.45 nelle 11 partite con Mazzarri, 1.44 nelle restanti 27 con Mancini. Ci si aspettava di più? Certo. Ma magari nemmeno troppo
37117: la media spettatori nelle 26 partite giocate a San Siro. Così suddivisi: 33804 di media nelle 9 partite con Mazzarri, 38872 di media nelle 17 con Mancini. #EffettoMancini
133: i punti di distacco complessivi dalla Juventus negli ultimi quattro campionati, in media 33 a stagione
53: i punti di distacco complessivi dal Napoli negli ultimi quattro campionati, in media 13 a stagione
34: i punti di distacco complessivi dal Milan negli ultimi quattro campionati, in media 8 a stagione. Posso continuare così anche per Roma, Lazio e Fiorentina, ma forse è meglio che mi fermi, che la situazione mi pare già tragica.

Ora andate al mare e rilassatevi, recuperate energie. Ché fra nemmeno tre mesi si ricomincia.

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