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Ingress, il nostro mondo aumentato

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Molta fantascienza è basata su mondi paralleli, multiversi e compagnia bella. Se scrivessi che oggi questi sono reali e basta uno smartphone per immergersi in essi, mi credereste?

Cos’è Ingress?

Ingress è un videogioco che sfrutta la realtà aumentata per catapultarci in un mondo parallelo nel quale esistono due fazioni in lotta per il destino della Terra, e noi, futuri agenti, dovremo scegliere con quale schierarci.

Alcune misteriose particelle aliene cospargono il nostro pianeta e sono visibili solo tramite lo scanner, che è il nostro cellulare.

Queste Exotic Matters sono connesse a entità extraterrestri, e da ciò deriva l’opposizione dei due schieramenti: mentre uno vede in queste unità di energia una fonte di progresso e evoluzione per la società umana, poiché favorirebbero l’arrivo degli alieni, l’altro schieramento ritiene che queste energie debbano essere respinte, difendendo la situazione attuale e mantenendo distante l’influenza extraterrestre. Come i progressisti e i conservatori, le due fazioni si chiamano, rispettivamente, Illuminati e Resistenza.

In quanto membri della comunità, il vostro obiettivo consiste nella conquista dei Portali (grandi agglomerati di particelle) neutrali o nemici, ed aiutare la vostra fazione collezionando preziose Mind Unit: esse si raccolgono linkando il portale con altri, di cui dovete possedere la chiave necessaria.

Unendo più di tre portali, si riesce a generare una zona del colore della vostra fazione, chiamata Control Field, che aumenterà notevolmente il punteggio ottenuto. Tuttavia, attenzione: queste zone non possono essere intersecate con altri link, ed una volta perso un portale la Control Field associata scomparirà. La collaborazione tra i membri aiuta dunque ad impiegare al meglio le zone interessate, e a difenderle da attacchi nemici.

I portali sorgono in prossimità di sculture, biblioteche, parchi, insomma presso tutti quei luoghi di interesse artistico e culturale. La bellezza di Ingress è che i portali possono essere ovunque, dai luoghi importanti (come, per esempio, il Duomo di Milano o il Colosseo) ai meno conosciuti, quali la statua nascosta, o le effigi degli edifici. Persino un murales, di quelli fatti bene, può esser sede di un portale.

Ingress è stato ideato da Niantic Labs, lo stesso team di Google che or ora si sta occupando dell’incombente progetto Pokemon GO, di cui ho già scritto. Insomma, Niantic Labs sembra cavarsela bene con la realtà aumentata; e se non vi bastasse, per fornire una migliore esperienza di gioco, gli sviluppatori hanno ben pensato di adattarlo ai Google Glass e agli Smartwatch: mai scelta fu più azzeccata. Più reale di così!

L’enorme vantaggio di questa caccia ai portali non è solo fine al gioco stesso: incoraggia il giocatore ad esplorare fino in fondo la propria città, scoprendo e curiosando in giro i diversi “monumenti” (artistici o meno) la cui esistenza è ignota ai più.

Infine, secondo il sottoscritto, è molto importante anche il fattore socializzazione: può capitare di incontrare altri giocatori attorno ad uno stesso portale, oppure di darsi appuntamento per assaltare un portale nemico. Ingress in questo modo può divenire un’ottima scusa per fare conoscenza nella vita reale, e rispetto ad usare una chat online o entrare in un clan, è molto più coinvolgente e naturale.

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