Ebbro di tante nomination e già di qualche premio soprattutto per la coppia di protagonisti Cumberbatch e Knightley, The imitation game sta vincendo anche la sfida dell’apprezzamento del pubblico italiano. Apparentemente una sorpresa in realtà la conferma più o meno conscia e diretta di un film che sembra essere stato concepito proprio per mettere insieme in maniera certosina tutti gli elementi giusti al posto giusto. Una figura enorme come quella di Turing, il matematico che decifrò assieme alla sua equipe il codice tedesco Enigma dando un impulso decisivo alle sorti della guerra a favore degli alleati e l’uomo, più tardi professore a Cambridge, perseguitato per la sua omosessualità, accusato, arrestato e condannato alla castrazione chimica, le cui conseguenze fisiche e mentali lo portarono nel 1954 al suicidio. Costruito attraverso flashback che a poco a poco svelano da una parte come Turing e compagni decrittarono Enigma e dall’altra come Turing giovanissimo scoprì la propria omosessualità, The imitation game è il classico biopic il cui spessore di chi si racconta e la nobiltà dei temi e delle battaglie trattate supera e non di poco la qualità intrinseca dell’opera. Più che a decrittare Turing sembra che produttori e regista siano più interessati a decrittare attraverso di lui certo pubblico e certe buone anime dell’Academy e dintorni.
CALCOLATO @@@
The Imitation Game
Genere: Drammatico, Thriller
Durata: 113′
Regia: Morten Tyldum
Cast: Keira Knightley, Benedict Cumberbatch, Matthew Goode, Charles Dance, Mark Strong, Rory Kinnear, Allen Leech, Tuppence Middleton, Tom Goodman-Hill, Matthew Beard, Steven Waddington
Produzione: Black Bear Pictures, Bristol Automotive
Distribuzione: Videa-CDE
