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I film al cinema dal 10 luglio

Reading Time: 3 minutes

Le origini del male

Genere: Horror
Durata: 93′
Regia: John Pogue
Cast: Jared Harris, Sam Claflin, Erin Richards, Rory Fleck-Byrne, Olivia Cooke, Laurie Calvert, Aldo Maland, Max Pirkis, Tracy Ray
Produzione: Exclusive Media Group, Hammer Film Productions, Traveling Picture Show Company
Distribuzione: Key Films

Lanciato dal claim “questa volta è tutto vero”, Le origini del male, titolo italiano assai più banalizzante dell’originale The quiet ones, prende spunto da un episodio di cronaca condotto da un gruppo di parapsicologi canadesi e denominato “the Philip experiment”. Scopo di quell’esperimento era entrare in contatto con un fantasma attraverso la creazione fittizia di un’entità chiamiamola spirituale. Nel film di John Pogue, lo sceneggiatore di The skulls, siamo ad Oxford nel 1974 e il gruppo in questione è composto da studenti universitari guidati dal professor Joseph Coupland. Oggetto dell’esperimento è Jane, ragazza con manie suicide considerata schizofrenica, ma che invece si professa essere posseduta da una presenza di nome Evey. Uno dei ragazzi, Brian, ha il compito di filmare il tutto. Il fatto che entri in gioco il “found footage” sembrerebbe portare il film verso i triti e ritriti lidi dell’horror costruito sul cosiddetto “materiale ritrovato”. In realtà Pogue sapientemente si appoggia piuttosto su certi stilemi dell’horror più classico, in questo senso facendo tesoro della (grande) storia della Hammer che produce questo film.
EQUILIBRATO @@

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Babysitting


Genere: Commedia
Durata: 85′
Regia: Nicolas Benamou, Philippe Lacheau
Cast: Philippe Laceau, Alice David, Vincent Desagnat, Tarek Boudali, Julien Arruti, Grégoire Ludig, David Marsais, Gérard Jugnot, Clotilde Courau
Produzione: Axel Films, Madame Films, Cinéfrance 1888, Good Lap Production
Distribuzione: Eagle Pictures

Frank, Philippe Lacheau che firma anche la regia assieme a Nicolas Benamou, è un disegnatore che vorrebbe tanto che il suo lavoro fosse notato dal suo capo, Marc Schaudel, potente editore di fumetti. In realtà l’uomo si ricorda di lui solo per fargli una richiesta un po’ strana, quella di fare da baby sitter al suo pestifero figlio per il weekend, vedendo in Frank il classico bravo ragazzo della porta accanto. Peccato che non abbia messo in conto che Frank quella stessa sera compie 30 anni. Di buon mattino Marc e sua moglie vengono svegliati improvvisamente dalla Polizia: Rémy e Franck sono scomparsi! Nella casa praticamente irriconoscibile, la Polizia ha trovato una telecamera: sconvolti, Marc e Claire si mettono a guardare le riprese della serata appena trascorsa… Il pensiero corre subito a party deliranti stile Project X con l’utilizzo del found footage, di solito appannaggio di tanto horror contemporaneo, come unica, possibile, idea “originale” del film. Il sospetto è che la trovata sia votata più al risparmio (in fatto di budget) e al nascondere certe manchevolezze o incertezze registiche.
SURVOLTATO @@

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Mai così vicini


Genere: Commedia, Drammatico
Durata: 94′
Regia: Rob Reiner
Cast: Michael Douglas, Diane Keaton, Sterling Jerins, Frankie Valli, Yaya DaCosta, Paloma Guzmán, Frances Sternhagen, Andy Karl, Barbara Vincent
Produzione: Castle Rock Entertainment, Envision Entertainment, Foresight Unlimited
Distribuzione: Videa CDE

L’agente immobiliare Oren Little (Micheal Douglas in un ruolo che sembra concepito per Jack Nicholson) non è di certo la quintessenza del simpaticone. Tendenzialmente indisponente nei confronti del genere umano, il suo unico desiderio è vendere un’ultima casa e poi godersi finalmente la pensione. A scombinare i suoi piani il dover prendersi cura della nipote che il figlio, inaspettatamente, gli lascia. Ovviamente le capacità “paterne” di Oren sono pari allo zero e l’unica soluzione ai suoi occhi sembra quella di affidare la bambina a una vicina di casa. Il suo nome è Leah (Diane Keaton), velleità da cantante e dalla lacrima decisamente facile. Da quel momento il “muro di gomma” di Oren comincerà a sgretolarsi. Commedia drammatica del veterano Rob Reiner (Stand by me, Harry ti presento Sally, Misery non deve morire, Codice d’onore) che si appoggia, felicemente, sulla verve attoriale e invece, per quanto possibile, cerca di scrollarsi certe pesantezze dello script. Il fatto che, pur zoppicante, ma si respiri aria da vecchia “guerra tra sessi” stile Hollywood classica può fare solo che bene.
ANTICATO @@

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