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I baci più famosi della storia del cinema

Un tram che si chiama desiderio (A Streetcar Named Desire) di Elia Kazan, Stati Uniti 1951. Con Vivien Leigh, Marlon Brando, Kim Hunter, Karl Malden.

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I baci più famosi della storia del cinema

In Nuovo Cinema Paradiso i baci censurati finivano in una pellicola proibita in cui tutto l’amore del grande schermo vietato agli occhi del popolo diventava un film.

Giuseppe Tornatore torna sul tema dei baci e mette in forma il patrimonio di un collezionista di locandine cinematografiche, raccontando i baci più famosi della storia del cinema. Da quest’ispirazione nasce il libro Il collezionista di Baci, curato dal regista nato a Bagheria che introduce e racconta la collezione di Fillipo Lo Medico.

Questi manifesti sono tratti da una collezione importantissima di Filippo Lo Medico che ha dedicato tutta la sua vita alla gestione di sale cinematografiche e che ha collezionato 60 anni di cartellonistica cinematografica. Quando vide Nuovo Cinema Paradiso manifestò l’idea di fare una raccolta di baci nei manifesti e oggi, a distanza di 25 anni, il sogno si realizza“.

Lo Medico iniziò a gestire il cinema di famiglia quando, allo scoppio della guerra, i fratelli furono chiamati alle armi. Nel dopoguerra questa passione lo portò a Roma, dove entrò in contatto con l’ambiente intellettuale e cinematografico. L’interesse per la cartellonistica legata al mondo del cinema l’ha portato a creare un archivio che ha arricchito anno dopo anno, anche dopo la chiusura della sala di famiglia.

In questo libro sono raccolte oltre 200 locandine con i baci da manifesto più intriganti della storia, gli stessi baci che, vietati nei cinema, attiravano frotte di spettatori nelle sale.

Consigliato a chi: più che le parole, nei libri cerca le immagini.
Il libro: Il collezionista di baci, a cura di Giuseppe Tornatore, Filippo Lo Medico, pp. 215, 22 euro, Mondadori Electa 2014.

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