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HeroQuest 25 anni dopo: un’attesa tra i ricordi…

Heroquest-25
Reading Time: 3 minutes
@Ade McO-C

[divider scroll_text=”il castello di Magus”]

Buonasera, individui che venerano Loki solo perché spawnano gratis unità mitiche, e buonasera anche a voi impavidi accoliti di Ra che zergano con le sfingi!

Oggi parliamo di un’avventura. Una ventina di anni fa, quando la MB (casa editrice di proprietà della Hasbro) spadroneggiava con i suoi prodotti in scatola, una fetta di mercato in Italia era ancora sconosciuta ai più: il meraviglioso mondo dei giochi di ruolo.

Questa frontiera ignota esigeva un approccio soft da pubblico e case editrici: non era infatti pensabile porre abitanti italici medi di fronte a quintali di dadi, numeri, calcoli e infiniti tomi zeppi di formule da seguire e tabelle da consultare… Parliamoci chiaro: negli anni ‘90 il gioco più complicato tra quelli “che vendevano” era Monopoli.

La soluzione fu un gioco in scatola che aveva tutte le caratteristiche di un’avventura, ma che, essendo per una buona parte preimpostato e dalle scelte spesso obbligate, non costringeva ad ore di preparativi prima di sfoderare la spada.

La soluzione fu HeroQuest.

@Ade McO-C

Un tabellone a quadretti raffigurante un dungeon, tanti arredamenti tridimensionali di altissima qualità, una legione delle peggiori creature vomitate dal Tartaro (compreso uno sfiziosissimo stregone e un Gargoyle da esposizione…), un sistema di combattimento basato sui dadi abbordabile anche da un pargoletto e quattro personaggi precostruiti che sembrano usciti dal mitico Golden Axe: Barbaro, Elfo, Mago e Nano. Un sogno, o per meglio dire, una trappola.

Il giocatore e i suoi commilitoni si trovano proiettati in una serie di avventure mozzafiato con i più svariati colpi di scena a suon di mostri erranti, magie, trappole e passaggi segreti. E per i più esigenti, una volta sconfitto il Signore degli Stregoni, rimane la possibilità di inventare infinite avventure nell’ambientazione di Warhammer Fantasy finché non vada in pappa il cervello: capirete che questo è accaduto nel momento in cui lancerete l’incantesimo “Genio” per aprire una confezione di patatine troppo tenace.

@Ade McO-C

Di più: la Hasbro ha ben pensato di far evolvere il gioco (come negli attuali MMORPG, tipo World of Warcraft) proponendo al pubblico italiano 4 espansioni, che arricchiscono il gioco di nuove meccaniche, di seguiti, di nuove miniature e incantesimi. HeroQuest è stato il punto di incontro tra sacro e profano, e anche la più tonta delle capre, con lo sforzo che può essere richiesto ad un porcellino d’India per fare i suoi bisognini, poteva improvvisarsi eroina e menar le mani… ehm, gli zoccoli.

HeroQuest 25 ° compleanno: che regalo?

Tristemente il tempo passa, le voci corrono, i gusti dei giocatori variano e anche la saga di HeroQuest 25 anni ha compiuto e si legge in giro che ha marcato il passo. La MB ha puntato una diversa fetta di pubblico e molto di Ciò Che Era è stato dimenticato. Ma all’alba del nuovo millennio un’ondata neoclassica ha risvegliato il buongusto: dal tentacolare web emergono impavidi blogger e gruppi di giocatori di tutto il mondo che in questi lustri han tenuto vivo il titolo creando altre avventure, tasselli, mostri e regole.

HeroQuest viveva e i suoi fan si sono radunati a legione non appena è iniziata una campagna di crowdfunding per il 25° anniversario.

Il successo travolgente (dei 58,000 $ che si erano prefissati di raggiungere ne hanno raccolti più di 10 volte tanto) ha permesso ai promotori di presentare una versione evoluta del gioco con una meccanica più complicata e interessante: possibilità di single player, sistema di livelli per i personaggi, nuove classi, nuovi incantesimi, nuove pedine, nuovi valori dei mostri, nuovi item e un sistema di equipaggiamento più funzionante.

Che dire? Finalmente Internet, giochi in scatola e, direi, anche videogiochi collaborano tra loro e per magia viene fuori il più sublime dei prodotti. Sono strabiliato.


Il sottoscritto si augura caldamente che apprezziate il prodigio qui sopra mostrato e riusciate a recuperare da qualche solaio una vecchia scatola di HeroQuest o che vi lanciate in un piccolo investimento verso la fine dell’anno…

Malevolmente vostro.

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