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God of Light: e luce fu (riflessa, ma fu)

Reading Time: 3 minutes
[divider scroll_text=”Sotto la lente di Rayban”]
L’eclissi solare di pochi giorni fa ha incuriosito molte persone, anche se il risultato è stato meno spettacolare rispetto a standard cinematografici in cui il buio cala completamente. Big fail.

Volete provare l’ebrezza di un universo in cui, tutto d’un tratto, vi trovate avvolti da una fitta oscurità, e l’unica luce rimasta siete proprio voi?

Cos’è God of Light?

God of Light è un puzzle game in cui vestite i panni di una piccola e tonda scintilla luminosa, chiamata Shiny, che tenta di rischiarare il proprio mondo, sfruttando complicati sistemi di specchi e di cristalli di energia.
In ognuno dei 3 scenari ci sono 25 livelli, in cui Shiny si ritroverà immerso nella più totale oscurità: emanando un raggio di luce, e riattivando degli specchi magici, il vostro scopo è quello di illuminare una specie di fiore, chiamato “Fonte della vita”, connettendo al sistema di raggi riflessi i cristalli sparsi nel livello. Per il punteggio massimo occorre illuminare i tre cristalli, oltre che riattivare la Fonte della vita.

Avanzando nel gioco, insorgeranno sempre maggiori difficoltà nel rifrangere la luce: specchi mobili, prismi colorati, porte ad interruttore, filtri, e persino buchi neri, che curveranno il raggio vicino. Il tutto avviene in un fitto buio, così che il giocatore scopre gradualmente il livello: capire come indirizzare il fascio di luce non è sempre così scontato, spesso bisogna meditarci sopra e analizzare attentamente l’intorno visibile.


Un prezioso aiuto viene fornito da piccole lucciole che, se attivate, illumineranno la zona del livello, permettendovi di scoprire il giusto modo di far passare la luce. Tuttavia queste preziose alleate non sono né infinite né gratis: oltre a quelle bonus, nascoste nei livelli, sono disponibili alcuni pacchetti a pagamento (in base al prezzo, ricevete decine o centinaia di lucciole).

La grafica di God of Light è, oserei dire, fiabesca e con una buona definizione: non appena filtra un po’ di luce lo scenario si incanta come per magia. La sensazione è quella di esplorare delle foreste fantasy, e le schermate di selezione livello sono rappresentate da maestosi alberi, spenti all’inizio e poi sempre più lucenti, in base ai livelli completati.

Una pecca che a mio parere rovina questo gioco è la presenza ossessivo-compulsiva di pubblicità e pop-up, nonché la limitatezza della versione gratuita per Android: sono disponibili infatti sia una versione a pagamento, completa e con tutti gli scenari sbloccati, sia una versione gratuita in cui però è disponibile solo il primo stage (quello introduttivo e facilitato, che non propone sfide impegnative ma solo livelli di bassa difficoltà). Per accedere ai 4 mondi successivi bisogna effettuare degli acquisti in-app: 0,74 € ciascuno, oppure direttamente tutti per 1,44 €. Per Apple questo è il link della app, che costa 1,99 €.

Volete sapere altro? Perché avrei da portare la luce nelle tenebre…


Grafica: 3/5
Sonoro: 4/5
Longevità: 1/5
Giocabilità: 3/5
Originalità: 4/5
Globale: 3/5

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