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I film nelle sale dal 6 dicembre

Reading Time: 3 minutes

Blue Jasmine
Genere: Drammatico
Durata: 98′
Regia: Woody Allen
Cast: Cate Blanchett, Joy Carlin, Richard Conti, Glen Caspillo, Alec Baldwin, Charlie Tahan, Annie McNamara, Louis C.K., Sally Hawkins, Bobby Cannavale, Andrew Dice Clay, Peter Sarsgaard, Michael Stuhlbarg
Produzione: Perdido Productions
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia

Dopo l’imperdonabile scivolone in terra italica con il pessimo To Rome with love, Woody Allen dà sfoggio del meglio di sé con questa sofisticata commedia drammatica. Jasmine (l’ottima Cate Blanchett), donna della bella società newyorkese, dopo il fallimento del matrimonio con un ricco uomo d’affari (Alec Baldwin), decide di dare un nuovo senso alla sua vita trasferendosi a San Francisco nel modesto appartamento della sua sorellastra Ginger (Sally Hawkins). Psicologicamente fragile, annebbiata dall’abuso di farmaci antidepressivi, Jasmine fatica ad allacciare rapporti con Chili, il fidanzato di Ginger, e con Augie, l’ex-marito della sorella. Trovato lavoro come receptionist in uno studio dentistico, comincia prima a frequentare il suo capo, per poi finire tra le braccia di un tecnico del suono fino all’incontro con Dwight, affascinante diplomatico. Il gradito ritorno, già premiato da pubblico e critica negli States, di un grande artista.
RITROVATO @@@

Dietro i candelabri
Genere: Drammatico
Durata: 118′
Regia: Steven Soderbergh
Cast: Matt Damon, Michael Douglas, Rob Lowe, Caroline Jaden Stussi, Dan Aykroyd, Max Napolitano, Boyd Holbrook, Scott Bakula, Debbie Reynolds, Cheyenne Jackson
Produzione: HBO Films
Distribuzione: 01 Distribution

Concepito per il cinema e poi prodotto dalla sempre più meritoria Tv, in questo caso la HBO, dato che, secondo Soderbergh, la tematica del film spaventava tutti gli studios hollywoodiani, Dietro i candelabri è un biopic sui generis visto che si concentra sulla relazione (durò cinque anni) tra Wladziu Valentino Liberace, madre polacca, padre italiano, e il giovanissimo Scott Thorson. I due si conobbero nell’estate del 1977 e da lì in poi Thorson divenne l’autista, il factotum e l’amante di uno tra i performer più amati d’America, pianista talentuoso che amava vestirsi in maniera oltre modo eccentrica (in questo senso Liberace fu antesignano di artisti come Elton John, Madonna e Lady Gaga) e posizionare un candelabro sopra il suo pianoforte durante le esibizioni. Soderbergh al solito (e soprattutto quando mette da parte vezzi e velleità autoriali) si dimostra ottimo affabulatore di cinema, confezionando un film ben fatto e soprattutto lavorando di fino su due attori che danno il meglio di sé in ruoli tutt’altro che facili.
BIOGRAFATO @@

Lunchbox 
Genere: Drammatico
Durata: 105′
Regia: Ritesh Batra
Cast: Irrfan Khan, Nimrat Kaur, Nawazuddin Siddiqui, Denzil Smith, Bharati Achrekar, Nakul Vaid, Yashvi Puneet Nagar, Lillete Dibey
Produzione: Sikhya Entertainment, Dar Motion Pictures, NFDC, Roh Films, ASAP Films, Cine Mosaic
Distribuzione: Academy 2

Uno dei rari casi di film della prolificissima Bollywood ad arrivare in sala, Lunchbox è una commedia drammatica che racconta le vicende di Ila, casalinga un poco disperata che grazie alla sua arte culinaria cerca di ravvivare il suo matrimonio. Prepara così ogni giorno dei succulenti manicaretti per il lunchbox di suo marito. Peccato che quei deliziosi pranzi finiscano puntualmente nella scrivania sbagliata, quella di Saajan, un modesto impiegato a pochi mesi dalla pensione. Insospettita dalla totale mancanza di reazione del marito alle sue bontà, infila un bigliettino nel porta-pranzo per cercare di risolvere il mistero. Quel bigliettino sarà l’inizio di un intenso scambio di messaggi con Saajan che metterà in comunicazione virtuale due solitudini, finendo forse per mettere a rischio pure la loro vita cosiddetta “reale”. La star di Vita di Pi (interpretava Pi da adulto) e autentica icona del cinema indiano, Irrfan Khan, è il protagonista di questa delicata storia che buona si infila in un genere assai amato in tutti i continenti, quello cine-culinario. Coniando uno slogan si potrebbe dire: “un manicaretto vi aiuterà”.
GUSTOSO @@

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