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Festival del Film di Roma: i premiati dell’edizione 2014

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Tra risultati attesi e disattesi, il pubblico del Festival Internazionale del Film di Roma si è così espresso: Trash di Stephen Daldry trionfa alla kermesse romana nella sezione più prestigiosa della selezione, Gala, votato a gran favore dal pubblico, che quest’anno per la prima volta ha partecipato attivamente alla premiazione dei film nelle sezioni previste dalla Selezione Ufficiale: Gala, Cinema D’Oggi, Mondo Genere e Prospettive Italia.

Contro i giudizi della critica, dunque, Trash batte Gone Girl di David Fincher – che conquista però il Premio Farfalla d’Oro AgiscuolaStill Alice, Phoenix e Kamisama no iutoori (As The Gods Will) di Takashi Miike, film, questi, dallo straordinario valore cinematografico.

Nonostante Daldry fosse il meno quotato dei cinque film in nomination, ha conquistato ‘demagogicamente’ il pubblico: adatto ad ogni tipo di spettatore, perfettamente girato, affettato, stucchevole a tratti, soprattutto nel finale.

Inattesi i vincitori delle altre sezioni. Nella sezione Cinema d’Oggi, contro le previsioni che davano per vincitore lo straordinario We are Young. We are Strong di Burhan Qurbani, si guadagna il premio il cinese Shier gongmin / 12 Citizens di Xu Ang. Haider, dell’indiano Vishal Bhardwaj, ha battuto il favorito Lo Sciacallo di Dan Gilroy, sceneggiatore di The Bourne Legacy nella categoria Mondo Genere. Nella sezione Prospettiva Italia si assegna il premio alla fiction Fino a qui tutto bene di Roan Johnson e al documentario Looking for Kadija di Francesco G. Raganato.

Il Premio TAODUE Camera d’Oro alla migliore opera prima, assegnato a tutte le opere prime in concorso in ogni sezione della kermesse romana, è stato consegnato a Escobar: Paradise Lost di Andrea Di Stefano per la sezione Gala, a Laura Hastings-Smith produttrice di X+Y di Morgan Matthews per la sezione Alice nella Città e a Last Summer di Lorenzo Guerra Seràgnoli per la sezione Prospettive Italia. I premi per la miglior opera prima non sono stati scelti dal pubblico ma da una giuria composta dal regista Jonathan Nossiter, dalla montatrice Francesca Calvelli, dall’attrice Cristiana Capotondi, dal regista, attore e produttore Valerio Mastandrea e dal regista Sydney Sibilia.

Il Premio DOC/IT al Migliore Documentario italiano è stato assegnato a Largo Baracche di Gaetano Di Vaio per la sezione Prospettive Italia; una menzione speciale è stata fatta per Roma Termini di Bartolomeo Pampaloni, anch’esso presentato nella sezione Prospettive Italia. La giuria per questo premio, presieduta dal produttore Federico Schiavi, ha visto come giudici la produttrice Valeria Adilardi, il regista Mario Balsamo, la montatrice Ilaria De Laurentis e il regista e montatore Paolo Petrucci.

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