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Due giorni, una notte, LeFilm della settimana

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Sandra è appena uscita da una depressione e rischia di ricaderci perché Sandra aveva un lavoro fino a quando i suoi colleghi sono stati messi di fronte ad una scelta. C’è un esubero nella piccola azienda che realizza pannelli solari e lei dalla proprietà è considerata l’anello debole della catena produttiva e se gli operai votano per il suo licenziamento riceveranno un bonus di 1000 euro. Aiutata dalla sua famiglia (un marito e due figli che la spingono a non mollare) impugna la correttezza della votazione che a suo dire non ha rispettato la segretezza del voto e convince l’azienda a indirne un’altra per il lunedì mattina. Sandra ha così il weekend (i “due giorni, una notte” del titolo) per cercare di convincere ad uno ad uno i suoi colleghi a cambiare il loro voto rintracciandoli e bussando alla loro porta. I fratelli Dardenne al solito si confermano straordinari cantori di un cinema necessario ed essenziale, senza orpelli, duro nel suo essere sempre sottovoce, lucido nel non indulgere mai nella retorica. Cinema del pedinamento nobilissimo figlio della lezione zavattiniana e del neorealismo italiano, con un occhio anche all’amato Sidney Lumet del suo folgorante esordio La parola ai giurati.

ESSENZIALE @@@

@Due giorni, una notte

Due giorni, una notte

Genere: Drammatico
Durata: 95′
Regia: Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
Cast: Marion Cotillard, Fabrizio Rongione, Pili Groyne, Simon Caudry, Catherine Salée, Batiste Sornin, Alain Eloy, Myriem Akeddiou, Olivier Gourmet, Christelle Cornil, Fabienne Sciascia
Produzione: Archipel 35, Eyeworks, Les Films du Fleuve
Distribuzione: Bim Distribuzione

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