Site icon Le Nius

D&D: il compendio dei mostri o delle donne

compendio mostri e donne D&D

@guilherme jofili

Reading Time: 3 minutes
@Nomadic Lass

Se non hai mai lanciato un dado a venti facce, se non sapevi neanche che esistessero dadi a venti facce, smetti di leggere. Non capiresti.

Se stai proseguendo la lettura, significa che i dadi a venti facce li conosci bene, perché hai passato molti pomeriggi a lanciarne dei secchielli interi. Hai consumato quintali di carta e di matite, ti sei inventato decine di nomi cacofonici e hai perso almeno un amico per una discussione su una regola dubbia: in breve, hai sacrificato la tua adolescenza ai giochi di ruolo. Quando ricordi quel periodo, un po’ ti vergogni, perché pensi di aver sprecato tempo ed energie.

Ma ti sbagli.

I giochi di ruolo non sono semplici giochi. Sembrano innocui passatempi per ragazzini sociopatici, ma nascondono una doppia chiave di lettura, un occulto scopo didattico. In origine sono stati creati da un team di psicologi all’avanguardia, con un obiettivo preciso: preparare i giovani uomini. Prepararli a cosa? Alla guerra, è ovvio. La guerra con quel nemico che li impegnerà per il resto delle loro vite; quell’avversario che non ha pietà per chi sbaglia un Tiro Salvezza, e ti obbliga a scagliargli contro ora il tuo Charme, ora i tuoi Dardi.

Le donne.

Fateci caso: i teenager che giocano di ruolo vengono quasi sempre snobbati dalle loro coetanee. Credevate dipendesse dal fatto che in genere sono dei nerd agghiaccianti? Illusi! La verità è che le ragazze li evitano perché ne hanno paura. Perché sanno che i giocatori di ruolo conoscono tutte le loro malizie, e i trucchi per contrastarle.

Oggi, qui, in anteprima mondiale, squarceremo il velo della metafora, mostrando cosa c’è davvero dietro i giochi di ruolo. Signore e signori, ma soprattutto signori, ecco a voi…

Il Grande Compendio dei Mostri

@Vancouver Film School

La Donna Beholder: le basta uno sguardo per cancellare qualsiasi magia.
La Donna Boleto Stridente: si mette a urlare appena ti avvicini.
La Donna Coboldo: è piccola, bruttina e poco interessante, ma quando sei agli inizi può aiutarti a fare esperienza.
La Donna Cubo Gelatinoso: non riesce proprio a nascondere le schifezze che ha dentro.
La Donna Drago: ha una sua eleganza, ma appena apre bocca è un disastro.
La Donna Ettin: deve ragionare il doppio delle persone normali per ottenere gli stessi risultati.
La Donna Fanghiglia Verde: se ti si attacca addosso, sei finito.
La Donna Galloserpente: è brutta, ma il suo tocco fa diventare la carne rigida come pietra.
La Donna Gargoyle: rimane immobile per la maggior parte del tempo, ma puoi star sicuro che si muoverà nel momento peggiore.
La Donna Golem: è finta dalla testa ai piedi, e ha sempre bisogno di qualcuno che le dica cosa fare.
La Donna Grifone: potete avere un rapporto civile solo finché tu stai sopra e lei sotto.
La Donna Illithid: il suo scopo è controllare la tua mente.
La Donna Necrospettro: se ti tocca un paio di volte, ti toglie tutto quello che hai faticosamente guadagnato.
La Donna Manticora: la faccia è l’unica parte del suo corpo che non è pelosa.
La Donna Orsogufo: a guardarla in faccia sembra innocua, ma il suo corpo racconta una storia diversa.
La Donna Protoplasma: è acidula, molliccia e si infila da tutte le parti.
La Donna Rugginofago: non è cattiva, ma finisce col distruggere tutto quello che tocca.
La Donna Tarrasque: puoi incontrarla una sola volta nella vita, ma devi essere proprio sfortunato.
La Donna Troll: a meno di non darle fuoco, non te ne sbarazzi più.
La Donna Vermeiena: le cose che le escono dalla bocca ti catturano, ma poi non lasciano il segno.

Immagine di copertina| guilherme jofili

CONDIVIDI
Exit mobile version