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Di cosa ti lamenti, Presidente?

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Tema: descrivi il momento attuale del Milan.
Svolgimento: il “Presidente Berlusconi” si lamenta.

Cos’è, un’orchestrata meravigliosa presa per il culo?

La scala dei valori di chi può permettersi di sputare sentenze su questa squadra parte dalla vetta, i tifosi, al mister di turno, per poi finire al presidente, fanalino di coda nonché demiurgo della situazione stessa.

Il passato è morto e sepolto. Il Milan non è più la squadra dello spettacolo a tutti i costi, dei fraseggi che hanno fatto scuola, del carattere mai domo. Ora il Milan è una squadra schizofrenica, costruita con poca logica, carente nel reparto nevralgico, il centrocampo, e debole sotto il punto di vista dei rimpiazzi.

E “Lui” si lamenta?

Dov’è l’innesto che detti i tempi al gioco, caro presidente Berlusconi? Dov’è il centrale di esperienza da affiancare a un ’95, che peraltro sta giocando con il carattere di un difensore navigato? La risposta è semplice: non ci sono. Dunque, da che pulpito arrivano queste lamentele, guarda caso dopo una gara in cui mancavano i due migliori elementi proprio a centrocampo?

Il Milan ha giocato male contro un’Atalanta che ha incontrato sulla sua strada un sedicenne paratutto, poco da dire. Ma ha tenuto botta, e ha messo in saccoccia il quinto risultato utile consecutivo. Allora perché, date le premesse, la panchina del serbo traballa ancora? Mihajlovic è stato chiaro fin da subito, accollandosi il rischio di affidare tutto anche nelle mani di ragazzini, tra i quali rientrano Niang e quel Calabria che, volesse il cielo, non farà la stessa fine di De Sciglio.

Qui l’unica cosa che traballa è la filosofia societaria, e lo fa da anni. Lasciamo lavorare in pace questo gruppo, che non sarà forte, ma che può dire la sua per un piazzamento in Europa. E piantiamola di trovare pretesti per minare ogni santa volta il cammino. Lo stesso tifoso medio rossonero deve capire che non si può passare dall’esaltazione post Lazio alla denigrazione post Atalanta. Le vie di mezzo non ci sono mai piaciute, ma a volte sono necessarie.

Sia lodata la sosta per la Nazionale, che precederà la gara contro una Juventus che fa meno paura degli scorsi anni. Ci sarà Jack, e forse recuperiamo Bertolacci e Balotelli. Magari sarà la volta buona per vedere il benedetto 4-4-2. Keep calm. Non è questo il momento giusto per i processi.

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