Adam Saltsman nel 2009 creò un’informatica sostanza stupefacente che spacciò su PC, iOS e Android: Canabalt; è una corsa senza fine per sopravvivere.
Per vivere più a lungo bisogna saltare: otteniamo salti di diversa lunghezza tenendo premuto il touch per più o meno tempo. Anche la velocità condiziona la portata del balzo, e si riduce scontrandosi con le scatole e le sedie disseminate per il percorso.
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Le difficoltà che il corridore senza nome dovrà superare per rimandare la sua morte sono:
1. Le case “sgretolanti”: edifici che inizieranno a cadere sotto i piedi dell’omino. Saltate solo nel momento in cui raggiungete la fine della casa.
3. La bomba inesplosa: presentata anch’essa da una leggera musica, ci piomberà in testa per bloccarci il passaggio e farci saltare in aria, se la abbracceremo.
4. Le finestre: ostacolo più ricorrente e più difficile da bypassare: si deve calibrare bene il volo se non ci si vuole sfracellare.
Giudico, infine, il gioco con i seguenti punteggi:
• Longevità 3/5: il gioco pare monotono ma migliorare il proprio punteggio intriga. Dopo mesi che non si corre si può andare in crisi d’astinenza.
• Grafica 3/5: essenziale, ma non trascurata.
• Sonoro 5/5: musiche talmente curate che vi suggerisco di scaricarle.
• Originalità 3/5: giochi di corse senza fine ce ne sono a bizzeffe. Una particolarità di questo è l’assenza di moltiplicatori di punteggio.
• Immediatezza 5/5: anche se hai un solo dito per mano capisci al volo come si gioca.
Vi lascio lo screen con i miei record attuali! 😉