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America latina afrodiscendente

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La macchina sognante è una rivista quadrimestrale online fondata da un gruppo di scrittori e poeti. La redazione di Le Nius sceglie un articolo per ogni numero e lo pubblica. Questo articolo è uscito sul numero 24 della rivista ed è scritto da Diego Battistessa, autore del libro America Latina afrodiscendente – Una storia di (R)esistenza. Qui tutti gli articoli scelti da La Macchina Sognante.

Foto: Secretaria Especial da Cultura do Ministério da Cidadania

Una persona su quattro in America Latina e nei Caraibi si riconosce come afrodiscendente ma, nonostante ciò, questo gruppo etnico è sicuramente la minoranza più invisibile della regione. Sono il Brasile, il Venezuela, la Colombia, Cuba, il Messico e l’Ecuador a concentrare la maggior parte della popolazione afrodiscendente ma, anche in tutto il resto della regione, la presenza dei discendenti di coloro che furono portati in catene nel Nuovo Mondo, è parte dell’eredità storica e culturale nazionale.

Con l’inizio del terzo millennio e fino al 2012, le comunità afrodiscendenti latinoamericane hanno potuto approfittare del buon vento portato da una particolare congiuntura economica e politica regionale (governi progressisti che hanno combattuto frontalmente la povertà) per migliorare la loro condizione sociale. Tuttavia è necessario sottolineare che la marginalità sociale, economica e politica continua a essere un elemento caratterizzante dei processi di vita di quella che è la più grande minoranza in situazione di esclusione dell’America Latina e dei Caraibi.

Nel 2012 la regione ha sperimentato un forte rallentamento economico che ha inciso gravemente sulle politiche sociali dei vari paesi. Ancora una volta, le prime a pagare la crisi sono state le fasce più marginalizzate della popolazione e tra queste appunto le comunità afrodiscendenti.

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