Zio Vanja, Piccolo Teatro: il Cechov “da camera” di Emiliano Bronzino2 min read

28 Maggio 2014 Cultura -

Zio Vanja, Piccolo Teatro: il Cechov “da camera” di Emiliano Bronzino2 min read

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Zio VanjaFormatosi alla corte di re Luca Ronconi, Emiliano Bronzino dal 4 all’8 giugno torna lì dove la sua carriera ha avuto inizio – ossia al Piccolo Teatro Studio – con la sua personale regia di Zio Vanja di Cechov.

Optando per una messinscena dell’opera “da camera”, che si concentra solo sui cinque protagonisti del celebre testo dell’autore russo, Bronzino ci parla di quella Russia in cui le nuove generazioni non riescono a trovare il proprio posto, sono schiacciate da quelle precedenti e sono costrette a pagare i loro conti.

Un chiaro espediente insomma per parlare dell’Italia di oggi e di quella società, che è la nostra, ormai priva di speranza nei confronti del futuro e dunque votata al fallimento.

In Zio Vanja Bronzino accentua la differenza di età dei cinque personaggi sul palco per “mettere in risalto la lotta di una generazione che cerca disperatamente di crearsi il proprio futuro senza riuscirci” – per usare le stesse parole del regista.

In questo modo consente al pubblico, analizzando al microscopio i protagonisti, di immergersi completamente nell’azione scenica, al punto di superare il confine della quarta parete e di immedesimarsi in quella storia fatta di parole non dette, incomprensioni, equivoci, piccole azioni e allusioni a significati profondi che, irrimediabilmente, non arrivano mai a manifestarsi.Zio Vanja

[quote align=”center” color=”#999999″]“Il pubblico si trasforma nell’apparizione di quell’umanità futura cui si riferisce Cechov nelle sue opere: quell’umanità che siamo noi, immaginata dai suoi personaggi come finalmente libera, migliore, felice” (Emiliano Bronzino).[/quote]

Un altro esempio di come il teatro possa riuscire a essere quanto mai attuale e di come ancora oggi possa avere un potente effetto di catarsi, mettendoci di fronte a una realtà a volte anche più dura e cruda di quella che vogliamo vedere.

Zio Vanja, Piccolo Teatro Studio, dal 4 all’8 giugno. Biglietti da 25 € a 22 €.

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A 10 anni ripetevo le formule magiche delle mie eroine dei cartoni animati credendo che mi sarei trasformata in qualcuno. Ma non è mai successo. Poi ho iniziato col teatro: mi commuovevo per gli attori. Ho creduto che avrei fatto quel mestiere. Ma non è mai successo. Dopo una laurea in Beni culturali e una specializzazione alla Paolo Grassi, vedo tutti gli spettacoli teatrali e dopo fatico a tornare in me. E questo succede sempre.
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