X Factor 9: l’eliminata del quarto Live Show4 min read

13 Novembre 2015 Cultura -

X Factor 9: l’eliminata del quarto Live Show4 min read

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X Factor 9 quarto live showDopo aver dato voti a concorrenti e giudici, manca all’appello (e, di conseguenza, ai miei più o meno spregevoli pareri) solamente una persona: Alessandro Cattelan. A cui, ovviamente non si può rimproverare un bel nulla. A parte le mise.

Scherzi a parte, oggi invece ho un’altra cosa importante da dire: anni fa, quando ero una giovincella delle scuole superiori, ho firmato una petizione su Change.org per il trasferimento del Vaticano in Groenlandia (o qualcosa di improponibile sullo stesso livello, insomma). Ecco, da quel fatidico giorno, il mio indirizzo e-mail è tempestato di appelli e inviti a firmare petizioni online su questioni assurdamente varie e talvolta decisamente strambe: da una spregiudicata richiesta di un nuovo album a Niccolò Contessa de I Cani, fino alla richiesta di una scorta per Antonino Cannavacciuolo, passando per la ambitissima approvazione di una legge che permetta di preparare, vendere e consumare cibo all’interno dei mercati italiani.

Così, quando stamattina alle 4.55 il mio sonno profondo è stato disturbato dall’ennesima notifica di Change.org ho pensato due cose:

1- è arrivato il momento di cancellare la mia iscrizione dal suddetto sito;
2- prima di farlo, lancio una petizione a tema X Factor 9:

Come diavolo è possibile che non si canta quasi mai una canzone in italiano?

X Factor 9 quarto Live Show: serata a tema Electro Dance

X Factor 9 quarto live showQuella di ieri sera è stata una puntata particolare ma decisamente poco entusiasmante: la serata era incentrata tutta sulla musica electro dance, vista anche la presenza del super mega patriarca del genere: Giorgio Moroder.

Non mi è chiarissimo il motivo per il quale questa trovata sia confermata di anno in anno, visti i pessimi risultati: i cantanti, o comunque buona parte di essi, si esibiscono con memorabile scazzo, evidente sin dalle assegnazioni.
Così, con memorabile scazzo anche per quanto riguarda noi telespettatori, ci siamo sorbiti tre orette belle intense di musica di merda, allietate fortunatamente da coreografie divertenti con protagonisti praticamente tutti: da Elio che fa la lap-dance alla danza robotica di Leonardo.

La serata si è conclusa, ovviamente, con un’eliminazione: quella di Margherita, inevitabilmente ridimensionata rispetto alle più rosee prospettive suscitate alle audizioni. Il ballottaggio con Luca, che è comunque insopportabile e capace di cantar bene solo un certo tipo di canzoni (Say something portata al ballottaggio, per esempio), non poteva avere esito diverso: si va al Tilt e tocca al pubblico salvare il fastidioso teen idol Luca. Margherita ci saluta, commossa.

Tenerezza.

X Factor 9 quarto live show

Ma torniamo al punto cruciale della questione: ieri tutte le esibizioni, TUTTE, prevedevano canzoni in  inglese. E ci sta pure, visto che il tema electro dance in Italia non esiste o se esiste fa cagare. O, in ogni caso, è limitato a un certo numero di nomi che io assolutamente non conosco e che, probabilmente, cantano in inglese.
Diciamo pure che per una serata come quella di ieri non vi fosse scampo. Ma, in generale, di canzoni in italiano, quest’anno, neanche l’ombra.

Quasi che ci tocca rimpiangere la Cabello e Simona Ventura.

La verità è che non può essere altrimenti, se i giudici sono quelli che sono: e cioè due pop star internazionali che è già tanto se parlano la nostra lingua, un rapper con una particolare predisposizione per la musica svedese e un Elio che deve inevitabilmente cercare di stare al passo con le mie più ottimistiche aspettative.

Allora, cari signori che gestite magnificamente questo splendido programma che io ammiro tantissimo e che allieta tutti i miei tristi giovedì sera padovani, se proprio i giudici non ne vogliono sapere, almeno si può organizzare una serata a tema ‘cantiamo in italiano’? Così mi fate felice.

Facciamo come a Sanremo, però meglio.

Dai Sky, facciamolo questo piccolo sforzo: perché poi, inevitabilmente, finisce che alla fine del talent uno fa un album con un nome originale quando una pera e ci schiaffa dentro una canzone che si chiama #FUORICEILSOLE. Che io non lo sapevo, ma pare che quando sia usano questi cavoli di hashtag è doveroso essere ignoranti, e mandare al diavolo pure la grammatica italiana (ogni riferimento a Lorenzo Fragola è puramente casuale).

Sarà pur vero, come dice Fedez, che ciò che vende meglio e di più qui in Italia è in inglese. Ma ricordiamocelo che sti qua devono sfondare qui da noi, prima che nel resto del mondo.
E dalla musica italiana c’è tanto da imparare, basta saperla andare a cercare. E se non lo sapete fare, leggete tutti i miei bei consigli.

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Da biologa pentita, procedo in direzione contraria al buon senso e mi rifugio a Milano per studiare Scienze della Comunicazione, dopo anni di vagabondaggi alla ricerca della pace interiore. Così, la riscopro nella Tequila, nei concerti al Magnolia, nelle canzoni coi finali tristi, nelle newsletter di Rockit e nelle pagine del Rolling Stone. Adoro ossessivamente X-Factor e odio il fatto che Sanremo coincida con la sessione invernale.
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