Welfare aziendale: buoni acquisto contro inflazione e carovita3 min read

10 Agosto 2022 Uncategorized -

Welfare aziendale: buoni acquisto contro inflazione e carovita3 min read

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I dati ISTAT relativi al mese di giugno non sono certo incoraggianti per quanto riguarda l’aumento dei prezzi, il quale ha segnato un +8% generale; per quanto riguarda gli aumenti effettivi che pesano sulle tasche dei consumatori durante la spesa quotidiana, l’aumento segnalato è lievemente superiore e raggiunge il +8,3%.

L’inflazione non sembra voler arrestare la sua corsa, tanto che gli esperti prevedono un ulteriore aumento dei prezzi nei prossimi mesi. Questi dati fanno tremare la popolazione, la quale si vede obbligata, per affrontare il futuro più prossimo, a tagliare spese anche non superflue, rischiando così di abbassare il proprio tenore di vita e, naturalmente, di dare un colpo mortale all’economia.

Per venire incontro a questi problemi e dare una mano al proprio team di lavoro, le imprese possono mettere in atto soluzioni di welfare aziendale volte a contrastare il carovita e la crescita esponenziale dei prezzi.

Il welfare aziendale anti-inflazione, per combattere il carovita

Aiutare i propri dipendenti a superare questo difficile momento storico è possibile, mettendo in atto un piano strategico di welfare aziendale che sia capace di fornire tutto ciò che occorre per permettere loro di continuare a vivere serenamente, senza dover rinunciare alla salute, a un’alimentazione sana, ma neanche alla qualità del tempo libero.

I fringe benefit possono inoltre aiutare ad alimentare il mercato, evitando un blocco totale dell’economia e spingendo avanti i consumi. Tra i migliori per raggiungere in modo efficace entrambi i fini vi sono i buoni acquisto cartacei o digitali, i quali consentono ai dipendenti di acquistare ciò di cui hanno bisogno senza dover ricorrere ai soldi dello stipendio e senza aumentare il reddito tassabile.

Perché è importante aiutare i dipendenti a combattere il carovita

L’inflazione riguarda tutti, andando a intaccare il reddito da lavoro anche di chi guadagna lo stretto necessario per garantirsi un’esistenza serena e dignitosa.

Dai generi alimentari alla benzina, tutto ha subito aumenti considerevoli, causando una perdita di potere d’acquisto che si ripercuote negativamente sull’umore e, di conseguenza, sul rendimento lavorativo del team.

Per non perdere la forza lavoro e aiutare a superare questa difficile fase, mantenendo alta la motivazione, è necessario mettere in atto strategie di welfare che convincano le persone che lavorano in azienda a non lasciare il posto per uno magari più vicino a casa o in cui vengano proposte condizioni migliori, come stipendi più elevati, smart working, orari flessibili e interessanti benefit.

Per riuscire a rimanere concorrenziali in questo periodo, le imprese hanno bisogno di stimolare al massimo il proprio team, aiutandolo a contrastare il carovita e l’inflazione.

I buoni acquisto per il welfare anti-inflazione

I buoni acquisto, proprio come i buoni pasto, possono aiutare le imprese e i dipendenti a superare la doppia crisi causata dall’aumento dei prezzi e dalla crescente stagnazione dell’economia.

Utilizzabili per acquistare svariati tipi di beni, questi buoni non concorrono a creare reddito e risultano molto convenienti tanto per i datori di lavoro quanto per chi li riceve.

Esistono varie tipologie di buoni acquisto, sia cartacei che digitali, utilizzabili anche online; a seconda della tipologia scelta, possono essere usati presso tutti i negozi convenzionati non solo per fare shopping, ma anche per acquistare generi alimentari oppure per fare benzina. Si pongono dunque come un aiuto concreto tanto per le famiglie, le quali non si vedono così costrette a rinunciare a beni o servizi per risparmiare sullo stipendio, quanto per il commercio. Distribuendo benefit sotto forma di buoni acquisto, si favorirà infatti l’acquisto di vari tipi di beni, aiutando l’economia a non stagnare e allontanando, per quanto possibile, lo spettro della stagflazione.

Solitamente i buoni acquisto presentano una data di scadenza entro la quale devono essere utilizzati per non essere persi.

Perché convengono a livello fiscale

I buoni acquisto sono dei fringe benefit e, come tali, offrono interessanti vantaggi fiscali alle aziende che scelgono di elargirli ai loro dipendenti. Non essendo considerati compensi in denaro, ma in natura, risultano esenti da contributi fiscali e non concorrono a formare reddito fino a un massimo di 258,23€ all’anno a collaboratore. Trattandosi di spese per lavoro dipendente, le aziende possono inoltre scalarle totalmente dal reddito imponibile pagando così meno tasse.

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