Vudù, gioco in cui gli incantesimi prendono vita3 min read

6 Febbraio 2017 Giochi -

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Vudù, gioco in cui gli incantesimi prendono vita3 min read

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vudu gioco
facebook.com/RedGloveEdizioni

Prodotto dalla Red Glove, Vudù è un gioco da tavolo fuori dagli schemi, tanto originale quanto divertente, che richiede un buon mix di astuzia e malizia per riuscire ad essere i vincitori.

Come si gioca a Vudù

In Vudù impersoneremo malvagi stregoni che combattono a colpi di malefici, costringendo gli avversari a compiere mosse assurde e proferire versi strani. L’obiettivo è proprio quello di lanciare potenti maledizioni contro gli avversari, senza infrangere quelle da cui siamo stati colpiti.

Per scagliarne una bisogna ottenere una determinata combinazione di ingredienti, riportata su ogni carta, lanciando i 5 dadi a disposizione. La fine del turno è sancita dal passaggio della bambolina Vudù, un artefatto magico potentissimo che indica il mago di turno.

vudu giocoCi sono due modi per fare punti: giocando le maledizioni, avente ognuna uno specifico punteggio, oppure richiamando gli avversari non rispettano quelle che gli abbiamo scagliato. Difatti una maledizione resterà attiva finché non viene infranta. Sta a noi tenere a mente chi deve fare cosa, per sgamarli subito quando sbagliano!

Consiglio: evitate di ricordare agli altri se un giocatore non ha eseguito un’azione prevista da una maledizione lanciata da loro, in quanto a beneficiarne non sarete voi, ma l’avversario avvisato.

D’altro canto, noi stessi dobbiamo stare attenti a rispettare le maledizioni che ci affliggono: è comodo crearsi una scaletta mentale delle azioni da svolgere, sopportando stoicamente qualsiasi pena a cui siamo stati condannati.

Il testo sulle carte maledizione spiega in dettaglio a cosa sia sottoposto la vittima designata: esse costringeranno il giocatore a fare versi di animali, saltare sul posto, stare su una gamba sola, parlare in falsetto, e molte altre azioni buffe. Se all’inizio può sembrare facile, man mano che prosegue il gioco le azioni si sommano e si combinano, rendendo la partita sempre più avvincente.

Può capitare che a volte qualcuno si veda costretto ad eseguire un set maledizioni in condizioni proibitive. Vi converrà scagliare maledizioni alla persona più in difficoltà, in modo che non possa eseguirle: ad esempio se devo restare in piedi su una gamba sola mentre devo tenere entrambi i piedi sollevati, è chiaro che (fisicamente) non potrò soddisfarle entrambe, e sarò costretto ad infrangerne una per continuare a giocare.

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Esistono due ulteriori tipi di carte: quelle rosse sono le Maledizioni Permanenti, mentre le carte blu sono gli Artefatti.

Come i diamanti, una maledizione rossa è per sempre. Le carte Maledizione Permanente vengono immediatamente autoinflitte al giocatore che, capitato sulla corrispettiva casella, è costretto a pescarle. Di solito consistono in azioni vistose e/o buffe, e il non-compierle comporta delle penalità (scartare una carta, usare meno dadi,…). Sta a tutti gli altri avversari verificare che la vittima rispetti tale carta.

L’ultimo tipo di carte sono gli Artefatti, di colore blu; è facile sottovalutarle, ma possono rivelarsi preziose. Alcune possono cambiare il risultato dei dadi, oppure proteggerci da una maledizione (sicuramente l’uso più utile).

Insomma, anche se bisogna dimostrarsi subdoli e senza pietà per vincere agilmente a Vudù, è altrettanto vero che si gioca in modo spensierato e si instaura subito un clima scherzoso e piacevole, ed è un gioco adatto a tutti, grandi e piccini: da 3 a 6 giocatori, in una mezz’oretta si riesce a fare una partita. È acquistabile su Amazon*.

vudu gioco

Sotto la lente di Rayban

Materiale in dotazione: 5/5
Longevità: 4/5
Giocabilità: 5/5
Originalità: 5/5
Globale: 5/5

*il link contiene un codice di affiliazione di Le Nius, che ci permette di prendere una piccola percentuale sull’operazione nel caso lo acquistaste arrivando su Amazon da questa pagina. Il prezzo del gioco per voi rimane invariato.

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Anche se il mio nick lo suggerisce, non sono implicato in nessuna vicenda oculistica. Cresciuto col Game Boy e la musica a 8-bit nelle orecchie, frequento un aspro corso di Ingegneria. Tuttavia mi piace trovare il tempo per giocare a qualcosa di nuovo, e raccontarvelo attraverso il filtro della mia lente.
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