Video Top 5 Sport: Zanetti ai saluti, il “Tractor” cavalca verso il tramonto3 min read
Reading Time: 2 minutesChe l’annuncio fosse molto vicino lo avevamo capito una decina di giorni fa. A un evento su Malta, di cui Zanetti è diventato testimonial, il capitano argentino ha gentilmente declinato l’invito dei cronisti presenti, trincerandosi nel silenzio. “Solitamente risponde ai giornalisti anche quando è in Argentina e lo chiamano di notte a causa del fuso, ma adesso non crede sia il momento”, dice un ragazzo dell’entourage al ‘Botinero’, uno dei due ristoranti aperti a Milano da Zanetti. Un segno della sua appartenenza alla città in cui è diventato uomo, marito, padre, campione. Lascia, dice, perché “è il momento giusto”. Racconta, a ‘La Naciòn’, di sentirsi ancora “in forma”, anche se le sue presenze stagionali sono scese da 48 a 11, con due gare da giocare. Certe cavalcate, figlie di una muscolatura prodigiosa, del lavoro sul campo (conoscete qualcun altro che si è allenato il giorno del matrimonio?) e dell’amore per la squadra di cui è capitano e simbolo rimarranno l’emblema del suo gioco. Un calcio da ‘Tractor’, il suo, come da storico soprannome. La Top 5 video della settimana è un doverso omaggio di saluto.
5 – 1995/’96, Serie A; Inter-Cremonese 2-0 e Cremonese-Inter 2-4: i primi due gol in Italia, entrambi contro i grigiorossi e superando avversari in serie. Allo ‘Zini’, per fermarlo, un avversario ricorre invano a un tentativo di placcaggio rugbistico. Sono gli anni del moto perpetuo sulla fascia destra, con Roberto Carlos a fargli da parallelo mancino sul lato opposto del campo. Compagni e tifosi ne sottolineano benevolmente la tendenza a passare poco il pallone durante i suoi “strappi”. Lui, intanto, cavalca.
4 – 2009/’10, Serie A; Siena-Inter 0-1: tanto piccola è la sgroppata quanto importante è il risultato prodotto. Zanetti che parte in verticale e scarica per Milito in mezzo a un mare di maglie. L’Inter vince il secondo dei tre trofei stagionali, soffrendo a suo modo. Lo zampino del numero 4 c’è.
3 – 2002/’03, Champions League; Inter-Bayer Leverkusen 3-2: la giocata al 34′ del primo tempo è la vera chicca della partita, più dei gol realizzati. Si contano cinque avversari che tentano di fermarlo, in un fazzoletto di campo. Zanetti ne esce palla al piede e conclude l’azione con un lancio di trenta metri sul piede di Crespo. Tanto per aggiungere qualcosa di più a un repertorio in cui l’apertura da centrocampista non è mai stata il pezzo forte.
2 – 2010/’11, Coppa Italia; Inter-Palermo 3-1: l’ultimo trofeo conquistato. Zanetti ci mette la ciliegina, azionando la gamba all’86’ e facendosi tutto il campo. Alla soglia dei 38 anni e dopo un’intera partita. Qualche primavera in meno e magari sarebbe andato direttamente in porta.
1 – 1995/’96, Serie A; Hellas Verona-Inter 0-1: un gol bello, semplicemente bello. Importante per una domenica, perché proietta l’Inter momentaneamente in testa al campionato. Un primato che dura poco. Non è un pomeriggio che entrerà di prepotenza nella storia personale di Zanetti, ma è la prodezza tecnicamente più rilevante e un emblema del suo stile calcistico.
Mauro
Seconda maglia agghiacciante nel 96/97
Mattia Todisco
Dopo aver vinto una Coppa Uefa in simil-grigio il resto passa in carrozza.
dav1de
Che spettacolo. Un grandissimo giocatore, oltre che un fantastico Capitano.
Antonio Soares
un ammirato saluto dal tifoso bianconero. giocatore straordinario, mai scorretto, di grande dignità nelle vittorie e nelle sconfitte. il connazionale Osvaldo Soriano sarebbe il più indicato a scriverne. complimenti anche all'autore per la scelta dei video. a presto, Javier
dav1de
Pensare che Zanetti segnava con l'Inter nel 95 è pazzesco: avevo meno della metà degli anni che ho adesso.
Ema
Finisce tutto ciò che la parole amore possa significare dentro il calcio.
Mattia Todisco
A San Siro previsti fazzoletti umidi, lui ha già cominciato ieri sera sul palco del "Premio Gentleman" davanti a centinaia di persone che si sono alzate in piedi ad applaudirlo. Domani, se tanto mi dà tanto, piange che nemmeno a Madrid.