Video Top 5 Sport: banane, scimmie e maglie a terra per dire no al razzismo2 min read

30 Aprile 2014 Uncategorized -

Video Top 5 Sport: banane, scimmie e maglie a terra per dire no al razzismo2 min read

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@calciostreaming
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I tifosi del Villarreal sono scivolati su una buccia di banana. A lasciarla a terra è stato Dani Alves, il cui gesto contro l’atto di razzismo subito ha fatto il giro del mondo. Nei giorni in cui la Nba, attraverso il nuovo commissioner Adam Silverdecide per la radiazione del proprietario dei Clippers per le sue frasi contro gli afroamericani, l’Europa si interroga sulla crescita di un fenomeno non ancora seppellito come quello razzista. Il brasiliano del Barcellona entra di diritto nella Top 5 dei giocatori che più hanno fatto rumore reagendo a episodi di questo genere.

5 – Marco André Zoro; nel novembre 2005 diventa protagonista di Inter-Messina quando decide di abbandonare il campo in risposta agli ululati razzisti a lui rivolti dalla Curva Nord del Meazza. Compagni e avversari lo convincono a riprendere la partita, ma la sua scelta apre una breccia nell’opinione pubblica.

4 – Kevin Prince Boateng; fatto più recente ma analogo a quello di Zoro. Con la differenza che il ghanese in campo non ci torna e l’amichevole tra Milan e Pro Patria finisce dopo una manciata di minuti. Il centrocampista è oggi un simbolo della lotta al razzismo, ma ha deciso di accasarsi in Bundesliga, lasciando la Serie A.

3 – Roberto Carlos; gli lanciano una banana in campo, ma lui non la mangia. Protagonisti in negativo i tifosi dello Zenit. Il brasiliano abbandona il campo e si siede in panchina. Resterà comunque in Russia per parecchio tempo, facendo anche l’allenatore dell’Anzhi.

https://www.youtube.com/watch?v=u6IwvOlcRds

2 – Dani Alves; il brasiliano finisce in seconda piazza, il suo gesto è forte e gli ha portato fortuna. Sotto 2-0 il Barcellona ha vinto in rimonta a Villarreal.

https://www.youtube.com/watch?v=bXJqkzHPgRM

1 – Samuel Eto’o; primo perché sempre in prima fila nella lotta al razzismo e autore di una personale protesta altrettanto geniale rispetto a quella di Dani Alves. “Correrò come un nero per vivere come un bianco”, è una sua celebre frase, famosa quanto l’esultanza con tanto di gesti scimmieschi per prendere in giro di tifosi del Saragozza. Per tutta la partita al giocatore erano state lanciate noccioline, con ogni genere di insulto annesso. Ripete l’esultanza una volta segnato un gol, fondamentale, in Champions League contro il Chelsea.

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Realizzatore di sogni parzialmente mancato, giornalista sportivo riuscito. Segno che qualcosa è andato per il verso giusto, dai venti in poi. Sostenitore convinto della necessità di pensare e divulgare, meglio se in un pub, peggio se in discoteca. Scrittore per diletto, con la fortuna di vivere del mio lavoro.
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