Vidal-Lichtsteiner in bilico: la Juve tenta la rivoluzione4 min read

28 Luglio 2014 Uncategorized -

Vidal-Lichtsteiner in bilico: la Juve tenta la rivoluzione4 min read

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@Calciomercato24
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La Juventus ha raccolto la sfida: vincere e rinnovarsi. Tre volte campione d’Italia con Antonio Conte alla guida, la Signora vuole un altro giro di valzer ma a prenderla per mano potrebbero essere protagonisti diversi da quelli degli ultimi anni. Il primo volto nuovo sarà quello in panchina, Massimiliano Allegri, forse con una difesa a quattro e non più a tre, sicuramente con un reparto avanzato rinnovato nelle seconde linee e un centrocampo rafforzato. Pereyra e Romulo sono due dei migliori giocatori, per rendimento, usciti dall’ultima stagione. Un segnale alle rivali, dopo i venti milioni spesi per Morata, ma anche un campanello d’allarme per chi spera in una rivoluzione morbida. Le sirene suonano per tutti e a certe cifre il nostro campionato fatica a competere. Il brasiliano del Verona potrebbe quindi diventare più di un semplice vice-Lichtsteiner, prendendo in tutto e per tutto il posto della svizzero a destra. Il rinnovo contrattuale dell’accordo in scadenza il prossimo anno è diventato un affare complicato, così come i dialoghi con Arturo Vidal per evitare che il cileno faccia i bagagli in direzione Manchester. Lo United, che ha appena superato la Roma in amichevole, ha aperto il portafoglio a dismisura, creando apprensione anche in chi (come il Chelsea di Mourinho) si è rinnovato in egual misura.

Sessanta milioni sono tanti. L’offerta dei Red Devils deve trovare conferma in un fax che a Torino aspettano per valutare pro e contro, ma con una cifra simile le possibilità sarebbero enormi. Si potrebbe rimpiazzare il claudicante Barzagli, uscito distrutto dai Mondiali, piuttosto che assicurarsi l’erede di Buffon o prendere qualcuno che garantisca alla mediana lo stesso contributo di Vidal, pagato 10,5 milioni tre stagioni fa. Calcoli che la Juventus sta facendo per non farsi trovare impreparata nel caso in cui il centrocampista dovesse premere per l’addio. Senza Conte, infatti, il gruppo sta ricreando le certezze che il tecnico pugliese aveva portato, non è detto che tutti vogliano accollarsi questo sforzo.

@calciostreaming
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Il guaio, per la competitività del nostro calcio, è che a muoversi e rafforzarsi sono sempre le dominatrici dell’ultima stagione. Mentre Lotito era impegnato a far convergere mezza Serie A sulla candidatura di Tavecchio per la Figc, la Roma (contraria al presidente della Lega Dilettanti al pari della Juventus) si è presa Astori con una telefonata. Dal pomeriggio alla sera, complice l’indecisione del giocatore, il Cagliari ha trovato l’accordo e ufficializzato la cessione, scatenando la contestazione dei tifosi biancocelesti. Ora a Sabatini serve cedere qualche gallo di troppo presente nel pollaio, come Destro o più probabilmente Ljajic. Difficile che ci siano altri colpi di grande livello, la Roma si sente più che preparata con la squadra attuale.

Pur con alcune frizioni interne causate da alcuni malumori, il Napoli sta provando a trattenere tutti i migliori e ad investire su difesa e centrocampo. Valon Behrami, causa mancato accordo a giugno con l’Inter per la valutazione del cartellino, resterà probabilmente in Campania per giocarsi le sue chances, mentre Dzemaili potrebbe partire lasciando spazio al futuro investimento in mediana. Un profilo che non ha ancora un volto preciso, a un mese dalla fine del mercato. Ogni discorso potrebbe essere rimandato alla qualificazione in Champions, da conquistare attraverso i playoff.

@Joao Bourbon
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Si sta muovendo bene la Fiorentina, che ha preso Basanta per la difesa e potrebbe trattenere la stellina Bernardeschi. Il ragazzo, nelle prime amichevoli estive, sta confermando le qualità per cui Prandelli lo aveva inserito tra i pre-convocati per il Brasile nonostante la militanza in B. Molto del futuro mercato dipenderà da Cuadrado: il colombiano ha estimatori, ma nessuna offerta concreta. Al momento è destinato a restare in viola.

Con grande parsimonia si stanno muovendo le milanesi. Il Milan ha rimediato due figuracce negli Stati Uniti, ma se non vende Robinho non compra nessuno. Con il brasiliano lontano da Milanello, l’accordo con Cerci è praticamente cosa fatta. Resta da convincere il Torino, impresa non facile considerando che Immobile è già stato ceduto e che i granata sono appena tornati nelle coppe europee. Difficile il ritorno di Taarabt, che il Qpr sta provando a tenere. Pochi soldi da spendere anche per l’Inter, sempre in cerca di un attaccante e della stretta di mano definitiva con il Cardiff per Medel. Potrebbe essere la settimana giusta per l’arrivo del cileno, mentre la punta promessa a Mazzarri dovrebbe arrivare a fine agosto. La carta Osvaldo, che in Inghilterra danno già in mano ad Ausilio, verrà giocata solo in caso di necessità. Al momento si cercano giocatori con caratteristiche meno da centravanti e più da attaccante in grado di muoversi su tutto il fronte.

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Realizzatore di sogni parzialmente mancato, giornalista sportivo riuscito. Segno che qualcosa è andato per il verso giusto, dai venti in poi. Sostenitore convinto della necessità di pensare e divulgare, meglio se in un pub, peggio se in discoteca. Scrittore per diletto, con la fortuna di vivere del mio lavoro.
3 Commenti
  1. dav1de

    Perché non prendiamo Destro? Osvaldo no no no!

  2. Mattia Todisco

    Perché di Osvaldo non pagheresti il cartellino se non tra un anno, mentre Destro costa e l'Inter (a meno che un'anima pia non viene a prenderci Guarin e/o Alvarez) non ha soldi.

    • dav1de

      Ok, quindi continuiamo a prendere ex giocatori di cui gli altri si vogliono liberare. Non dovevamo mica comprare un sostituto degno di Milito? In attacco siamo davvero inadeguati.

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