Viaggio a Londra: partire ai tempi della Brexit5 min read

28 Marzo 2017 Viaggi -

Viaggio a Londra: partire ai tempi della Brexit5 min read

Reading Time: 5 minutes

Viaggio a Londra Tower Bridge
@Davide D’Amico via VisualHunt.com

Prendiamola come un’attrazione turistica questa Brexit, al pari della statua dell’Eros a Piccadilly Circus (che Eros non è) o alle cabine telefoniche rosse (che telefoni pubblici non sono più). Prendiamola come una scusa per venire a vedere che da questa parte della Manica, almeno per adesso, tutto è rimasto come prima, e che la paura confusa del mio collega spagnolo che non voleva andare in vacanza l’estate scorsa per timore di non potere più rientrare nel paese era infondata, soprattutto se mischiata al dato di fatto che si fa sempre fatica a trovare un suddito di Sua Maestà dietro il banco a servirti un caffè o una birra.

Certo, Theresa May sembra quanto mai impaziente di avviare le pratiche per l’abbandono dell’Unione, ma il processo si prospetta lungo e tutt’altro che semplice. Ora ci si è messo pure il nuovo referendum sull’indipendenza della Scozia a complicare ulteriormente le cose e a rendere il quadro ancora più ingarbugliato ed imprevedibile.

Viaggio a LondraC’è da dire che nonostante la sparizione dai radar di Nigel Farage, qualche rigurgito nazionalista ancora si percepisce qua e là, ma il sentire generale di una città che per vocazione ed esigenza rimane multietnica è riassunto con invidiabile sintesi dalla mano anonima che ha aggiunto due parole al cartello di questa via.

Per adesso l’unico effetto tangibile della Brexit è stato l’abbattimento della Sterlina quasi al pari dell’Euro, cosa che rende meno dispendiosa una vacanza nella capitale inglese. Ho detto meno dispendiosa, non economica, perché il salasso che un viaggio a Londra provocherà al vostro estratto conto sarà comunque doloroso, ma tutto sommato questo è il momento giusto per venire (o tornare) almeno per un weekend a Londra, che rimane, è giusto sottolinearlo nonostante i fatti di Westminster, una città con un altissimo livello di sicurezza. Quindi niente paura.

Non c’è dubbio che questa città meriti di essere visitata, ma ancora di più di essere ri-visitata, perché dopo il canonico viaggio a Londra per fare i turisti fra Buckingham Palace, il Big Ben (che alla fine non è poi così alto), il London Eye e il Tower Bridge, Portobello Road e la casa con la porta azzurra di Hugh Grant a Notting Hill, Londra merita una seconda o terza visita più approfondita.

Viaggio a Londra Notting Hill
@visualpanic via VisualHunt.com

Nella capitale britannica ci vorrebbe un weekend lungo solo per i musei: National Gallery, British Museum e TATE Modern portano via un giorno per uno (e se poi vi avanza tempo potete fare un salto pure al Victoria and Albert). A Londra i musei hanno la fortuna di essere gratis ma soprattutto immensi: ecco perché questo tipo di weekend richiede una preparazione psicofisica pari a quella che serve per correre la maratona in programma ad aprile.

Un buon English Breakfast (o un po’ di pub crawling tra le migliori birrerie di Londra) è d’obbligo prima di affrontare le sale piene di opere d’arte della National Gallery o la massa di persone perennemente accalcate intorno alla Stele di Rosetta al British Museum.

La TATE Modern prendetela con calma, come una passeggiata, perché in ogni caso non ce la farete a vedere tutto in una volta sola. Concedetevi un drink al bar dell’ultimo piano con vista sul fiume e rimanete qualche attimo con gli occhi all’insù nella sala della turbina.

Viaggio a Londra Tate Modern Museum
@Konrad Lembcke via VisualHunt.com

Se avete organizzato il vostro viaggio a Londra bramando l’ebbrezza di una partita di calcio come si deve, non avete che da scegliere: a Londra ci sono circa una quarantina di squadre di club, dalla Premier League fino alle leghe più basse. Meglio evitare Arsenal, Chelsea, Tottenham e West Ham, a meno che non siate fan sfegatati e disposti a pagare un biglietto per la partita anche più del volo dall’Italia. Scegliete un club di seconda fascia come il Fulham (che ha uno stadio bellissimo, con una tribuna ancora in legno come una volta), il Crystal Palace o il Queen’s Park Rangers, ma evitate il Milwall, che vanta una delle tifoserie più agitate del paese (se avete visto Green Street Hooligans sapete di cosa parlo).

Per trovare un biglietto vi basta visitare la sezione ticket sul sito della squadra che volete andare a vedere: i prezzi e la disponibilità variano da partita a partita (a seconda che si tratti di un incontro di cartello o meno); gli abbonati hanno la prelazione sui biglietti e quindi vi toccherà aspettare che aprano la libera vendita dei tagliandi rimasti. Un po’ complicato, ma sempre meglio che avere la tessera del tifoso. Con un prezzo contenuto potete trovare degli ottimi posti, e godere in pieno dell’atmosfera che si respira il giorno della partita, dentro e fuori lo stadio.

Poi, se volete farvi perdonare dopo avere trascinato la vostra fidanzata ad un’appassionate Watford – Sunderland 0-0, quello che fa per voi è uno dei musical in programma nei teatri del West End. E non preoccupatevi se vi siete addormentati davanti a La La Land, vi assicuro che visto dal vivo un musical lascia a bocca aperta anche i più insospettabili.

Viaggio a Londra Globe Theatre
@ho visto nina volare via VisualHunt.com

Al momento va ancora per la maggiore Lion King, ma la scelta è immensa: basta sfogliare le opere in cartellone.
Se poi amate il teatro, e in particolare Shakespeare, al Globe trovate sempre qualche rappresentazione del Grande Bardo, a volte pure in italiano.

Invece se volete venire a Londra senza una ragione particolare, ma solamente per scoprire qualche paesaggio inaspettato, un angolo nascosto da andare a scovare senza l’aiuto di Google Maps, o un itinerario fuori dagli schemi da affrontare rigorosamente a piedi, ancora meglio. Ne conosco alcuni ben collaudati e per tutti i gusti che presto vi racconterò.

CONDIVIDI

Nato in provincia nel 1981. Dopo anni passati a minacciare di farlo, finalmente si trasferisce a Londra in tempo per godersi gli Hipsters, il Royal Wedding, le Olimpiadi e la Brexit. Nel 2016 ha pubblicato il romanzo “novantaquattro” per la Nativi Digitali Edizioni.
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

TORNA
SU