La Bruxelles che non ti aspetti tra arte, fumetti e cioccolato10 min read

9 Gennaio 2018 Viaggi -

La Bruxelles che non ti aspetti tra arte, fumetti e cioccolato10 min read

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@Cristina Giuntini

Oggi voglio raccontarvi il mio viaggio a Bruxelles, una città talmente scontata da risultare inaspettata. Scelta come destinazione ad Agosto, per puro caso, basandoci sulla convenienza dei voli da prenotare all’ultimo momento, ci ha visti partire non eccessivamente convinti e tornare entusiasti di quella sorprendente esperienza.

Lo ammettiamo: a noi, viaggiatori bombardati da promesse di mete più esotiche e/o trendy, Bruxelles appare solo come la città della Comunità Europea, del lavoro, della serietà. Un’immagine grigia e pesante che la capitale belga non merita: urge un radicale cambio di look.

Perché Bruxelles è una città interessante, divertente e ricca di curiosità da scoprire.

Pocket Nius: da sapere in breve

1. Bruxelles è facilissima da raggiungere sia in treno (se avete tempo) che in aereo da qualsiasi città europea: basta solo fare un giro sul web e confrontare le diverse offerte. Ryanair vola sull’aeroporto di Charleroi, ma non fatevi impressionare dalla distanza: una comoda navetta vi condurrà fino in centro con più o meno un’ora di viaggio.

2. L’offerta alberghiera è grande e varia e anche in questo caso non avrete problemi. Se volete alloggiare in pieno centro e non vi preoccupa la dimensione davvero minima delle stanze, vi segnaliamo una curiosità: l’Hotel Mozart, ispirato probabilmente al “Ratto dal serraglio” visto il suo opulento stile arabeggiante.

3. Per usufruire dei comodi trasporti pubblici e per entrare gratis in 39 fra musei e attrazioni, c’è la Brussels Card, che si può avere per 24, 48 o 72 ore. La card comprende una lista di esercizi, quali negozi, bar e ristoranti, presso i quali è possibile ottenere sconti semplicemente presentandola.

4. La visita di Bruxelles non può prescindere dall’Atomium, splendido risultato dell’Esposizione Universale del 1958 e, come spesso succede, sopravvissuto al suo breve destino e assurto a simbolo della sua capitale. Non economicissimo, ma suggestivo, il ristorante panoramico, dove vengono presentati tablet al posto dei menu. A due passi, Mini Europe farà la gioia dei bambini di ogni età.

5. Alcune destinazioni molto interessanti, da visitare in giornata con il treno, sono la suggestiva Bruges, con lo straordinario Beffroi nella Piazza del Mercato e i canali da girare in barca; l’elegante Anversa, dinamica e giovane e la splendida Gand, dagli imponenti edifici di epoca medievale.

Il mio viaggio a Bruxelles

Bruxelles è architettura

Tutti noi, più o meno, abbiamo in mente un’immagine della Grand Place, con la torre centrale del Municipio bene in vista. Bene, quello che pensate non è niente in confronto alla realtà. Rimarrete letteralmente schiacciati dall’imponenza della torre municipale (non per niente detta torre inimitabile) e vi ritroverete a girare su voi stessi diverse volte nel tentativo di afferrare ogni minimo particolare degli edifici che vi circondano: statue, guglie, decorazioni…

La Grand Place (Grote Markt in olandese/fiammingo, una delle lingue ufficiali del Belgio) comprende anche la Maison du Roi, attuale sede del museo cittadino e le splendide case delle corporazioni. Il momento migliore per vederla? Certamente il 15 Agosto, giorno in cui viene completamente ricoperta dall’infiorata.

Se dopo questa esplosione di gotico avete voglia di dare al vostro viaggio a Bruxelles un sapore più art nouveau, ricordate che questa è la città di Victor Horta, che ha lasciato qui innumerevoli testimonianze della sua arte architettonica. Oltre al Museo Horta vi sono innumerevoli siti in stile art nouveau da poter visitare: la casa Tassel, la casa Autrique, la casa Hannon. Non c’è da annoiarsi.

Bruxelles è Manneken Pis

Manneken Pis
@Cristina Giuntini

Birichina, maliziosa, la statua più irriverente d’Europa e, forse, del mondo è in realtà il simbolo del coraggio militare dei belgi. Leggende raccontano che il bambino rappresentato sia stato sorpreso a orinare durante la fase cruciale di una battaglia o addirittura sopra a una bomba. Non sapremo mai la verità; fatto sta che Manneken Pis, poco più di un bambolotto posizionato in cima a una fontana, è talmente celebre e rispettato da possedere perfino un guardaroba, regalato da capi di Stato, associazioni ed enti ufficiali di tutto il mondo.

Consultate il calendario appeso al cancello che lo circonda: se sarete fortunati, potrete assistere a una delle sue “vestizioni”. Poi spostatevi di qualche passo per visitare il piccolo museo che ospita una parte dei suoi vestitini: non potrete fare altro che meravigliarvi davanti a tanta varietà e ricchezza. Del resto, regalare un vestito a Manneken Pis è un vero e proprio affare di Stato: bisogna presentare un progetto, farlo approvare e seguire ferree regole di realizzazione.

Se Manneken Pis è il simbolo per eccellenza di Bruxelles, non tutti conoscono gli altri due “membri della famiglia”. In pieno centro, in Impasse de la Fidelité, si trova la “sorellina” Jeanneke Pis, un’altra fontana sullo stile del Manneken, che rappresenta la fedeltà. È invece una semplice statua Het Zinneke, in Rue des Chartreux, il cagnolino di famiglia.

Bruxelles è Magritte

Eleganti gentlemen volanti, bombette, nuvole e mele (fu proprio Magritte a ispirare a Paul McCartney, collezionista, il simbolo della Apple, la casa discografica dei Beatles): se tutto questo vi suona familiare, siete amanti della pittura di René Magritte. La vostra prima tappa sarà, quindi, il Musée Magritte. Situato nella Place Royale, accanto al palazzo reale, è la degna cornice per la pittura dell’artista belga e ne ospita alcuni fra i maggiori capolavori in un percorso cronologico che parte dalle “opere alimentari”, ossia i lavori pubblicitari che l’artista eseguiva per potersi mantenere.

Casa Magritte Bruxelles
@Cristina Giuntini

Se siete veri appassionati, però, sarete ancora più ansiosi di raggiungere, con la metropolitana e una camminata di dieci minuti, il Musée Rene Magritte. Si tratta della casa dove l’artista ha vissuto più a lungo e dove ha realizzato la maggior parte delle sue opere. Lì si ha veramente l’impressione di entrare nella vita personale del pittore e della sua amata Georgette, che per anni divisero questa singola unità abitativa a tre piani con altre due famiglie. Una chicca imperdibile è il lampione davanti alla porta d’ingresso, proprio quello che Magritte raffigurò in vari suoi quadri.

Bruxelles è fumetto

Siete fan delle avventure di Tintin? Oppure preferite il cinico realismo di Gaston Lagaffe o la pacata ironia di Le Chat? Sia come sia, se siete appassionati di fumetti saprete certamente che il Belgio ne è, a buon titolo, la patria. In nessun altro posto come a Bruxelles la passione per le bandes dessinées è tanto ben rappresentata ed esternata.

La vostra meta principale sarà, ovviamente, il Centre Belge de la Bande Dessinée. Ospitato in un edificio art nouveau, il museo è interessante per grandi e piccini e spazia da Yellow Kid ai Puffi. Mentre passeggiate nel centro della città, aguzzate la vista: innanzitutto per scorgere i tanti murales dedicati ai personaggi dei fumetti (soprattutto Tintin) che si trovano nei vicoli laterali, ma anche per infilarvi in uno dei tanti negozi a tema che troverete. Perderete la testa fra pubblicazioni in olandese, francese e inglese, action figures, poster, gadget e chi più ne ha più ne metta.

Infine, cercate di organizzare il vostro viaggio a Bruxelles per l’inizio di Settembre: è allora che si tiene il Festival del Fumetto, il vero paradiso di ogni appassionato.

Bruxelles è gastronomia

“Ah, ecco: i cavoletti di Bruxelles!” vi ho sentiti esclamare. Eh no. Spiacente di deludervi, ma non ne troverete a quintali come forse pensate: magari, occasionalmente, nel menù di qualche ristorante, ma non è detto. In effetti, la denominazione “cavoletti di Bruxelles” deriva dal fatto che, a quanto pare, le prime coltivazioni di questi particolari ortaggi si sono avute nei dintorni della città belga. Questo, però, non vuol dire che ne siano diventati un piatto tipico, al contrario. A dirla tutta, non capita di mangiarli spesso neppure da noi, vi pare?

Parliamo piuttosto di moules-frites, il vero piatto tradizionale belga. Si tratta di un piatto estremamente semplice: cozze bollite e patatine fritte. Niente di più e niente di meno, ma lo troverete ovunque, sia come street food che come piatto principale nei ristoranti più accreditati. Non avete che da scegliere e… rimpinzarvi.
Quanto alla birra, meglio fermarci alla parola, perché ci sarebbe da scrivere un vero e proprio trattato. Inciamperete in una birreria a ogni piè sospinto. Anzi, avrete a disposizione anche esercizi più “raffinati” nei quali scegliere fra innumerevoli possibili assaggi. Qualche suggerimento, comunque, ve lo diamo in questo articolo. Cin cin!

Bruxelles è dolce

Ovviamente, avete subito pensato al cioccolato. Ed è ovvio: il cioccolato belga è fra i più rinomati al mondo e durante il vostro viaggio a Bruxelles ne potrete trovare di tutti i tipi e per tutte le tasche, dal più raffinato a quello più terra, terra. Non è possibile contare e nominare tutte le cioccolaterie che si incontrano in una passeggiata per il centro della capitale belga: possiamo solo consigliarvi di aprire il portafogli e di non dimenticare nessuno dei parenti e amici rimasti a casa con l’acquolina alla bocca. Da segnalare l’outlet della Neuhaus, ma fate attenzione alle scadenze. Se, però, volete davvero il top del top, accomodatevi da Pierre Marcolini.

Bruxelles gaufres
@Cristina Giuntini

Se siete dei veri golosoni non potrete, però, perdervi le gaufres. Si tratta, né più né meno, di quelli che da noi si chiamano waffel, ma in giro per Bruxelles ne troverete di farciti in tutti i modi: panna, cioccolato, frutta, creme di vario tipo, perfino con cioccolatini o snack appoggiati sopra! Se avete voglia di un light lunch, da Waffle Factory ne trovate anche di salate.

Qualcosa di meno cioccolatoso? Provate gli speculoos, i biscotti tipici del Belgio. Sono biscotti molto semplici, con un deciso gusto di cannella, con i quali viene prodotta anche una crema spalmabile davvero deliziosa. Ricordate, però, che il massimo del gusto belga è la tavoletta di cioccolato agli speculoos: provare per credere!

Bruxelles è shopping

Certo, ogni grande città che si rispetti offre molte possibilità per lo shopping, ma, per quanto riguarda Bruxelles, vogliamo darvi un paio di consigli particolari. Il primo riguarda gli appassionati di musica e soprattutto i nostalgici del vinile. Buone notizie per voi: non saprete come fare a portare a casa tutti i vostri acquisti, una volta che vi sarete stancati di entrare e uscire da tutti i negozi di vinile del centro! A Bruxelles il disco in vinile ha veramente avuto la tanto sospirata ripresa che speriamo arrivi presto anche da noi.

Il secondo consiglio potrebbe tornarvi utile per mamme, nonne e zie rimaste a casa, ma anche per voi stessi, se avete gusti un poco rétro: Bruxelles abbonda di pizzo fatto a mano. Fra tovaglie, tende, cuscini e accessori di vario tipo, perderete facilmente la bussola.

Infine, Bruxelles è anche la sede della Comunità Europea. Ve n’eravate già dimenticati? Allora vuol dire che sono proprio riuscita a farvi cambiare idea sulla colorata, divertente, affascinante capitale belga. Buon viaggio!

5 link per saperne di più

1. Il + divertente

Per respirare l’atmosfera del Festival del Fumetto e rendervi conto di quanto le bandes dessinées siano importanti per i belgi, guardate questo breve filmato.

2. Il + birichino

È inverno, Manneken Pis ha freddo! Questo servizio della TV belga mostra la sua vestizione e presenta un piccolo assaggio dei suoi vestitini.

3. Il + artistico

Venite con noi a casa di Rene Magritte e respirate tutta l’atmosfera romantica e surrealista nella quale il grande artista ha vissuto.

4. Il + goloso

Imparate l’arte del cioccolato belga da un mȃitre chocolatier: potete tentare di emularlo o semplicemente prendere appunti per i vostri acquisti.

5. Il + musicale

Con la sua voce suggestiva e la sua canzone suadente, ha portato il Belgio al quarto posto in classifica all’Eurovision Song Contest dello scorso Maggio: si chiama Blanche, e canta “City lights”.

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Fiorentina per nascita, pratese per residenza, cittadina del mondo per vocazione. Ama viaggiare, studiare le lingue, scrivere racconti, cantare, ballare, la musica, il teatro, i musei, l’arte. Scrive per ogaeitaly.net e recensisce libri per sololibri.net. Il suo peggior difetto è essere curiosa della vita. O è un pregio?
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