Verso Livorno-Vicenza: finalmente la vittoria in casa2 min read

10 Novembre 2015 Uncategorized -

Verso Livorno-Vicenza: finalmente la vittoria in casa2 min read

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Finalmente. Possiamo solo dire questo dopo un bel 3-0 in casa, maturato nella mezz’ora del primo tempo, senza soffrire e colpendo ripetutamente in modo cinico e concreto. Così si fa: era quello che volevamo, e soprattutto era quello che dovevamo fare. Passare un bel pomeriggio sereno, nel quale si sfata il tabù del Menti, approfittando – per una volta – di un avversario chiaramente in difficoltà. Il quale è arrivato con un allenatore nuovo, Mangia, che ha avuto la bella idea di schierare tre punte e lasciarci le autostrade libere in difesa. Bravi noi ad approfittarne e a rifilare tre sberloni, chiudendo la partita.

Magari fosse sempre così.

Verso Livorno-Vicenza: grinta e cuore

L’importante ora è mettere da parte tutto – la gioia della vittoria, il clima più che sereno, le foto su Instagram (dove abbiamo persino intravisto il desaparecido Pozzi) – e pensare a proseguire la striscia a Livorno, ripartendo da quello che di buono si è potuto vedere, e tenendo conto di chi avevamo davanti. A destra il trenino Laverone/Sbrissa/Vita ha lavorato egregiamente, asfaltando a più riprese Antonini. Dietro Sampirisi si sta adattando sempre di più da centrale, mentre davanti Raicevic conferma di essere il centravanti che ci serviva per sostituire Cocco. Va detto però che non è stata proprio la nostra miglior partita, e che non siamo proprio entrati in campo al 100%.

Visto che a Livorno, anche se non ha senso parlare di scontro diretto, sarà tutta un’altra storia, meglio mettere le cose in chiaro: qui, per accumulare punti al più presto, occorre mettere in campo – dal primo all’ultimo minuto – e anche in allenamento tutto. Grinta e cuore, e speriamo che anche chi non sta giocando stia dando il massimo, pronto a subentrare e a far vedere di meritare questa maglia. Lasciando stare Pozzi (prima vediamo e poi critichiamo) e Pazienza (l’abbiamo già visto abbastanza) pensiamo a Pettinari, Modic e Rinaudo, per dirne qualcuno. Magari a gennaio andranno a giocare da qualche altra parte, ma fino ad allora per questi colori bisogna dare tutto, anche se non si gioca…

A proposito.. Nel frattempo non possiamo poi non sottolineare che ancora una volta sul fronte societario si rallenta invece di accelerare. La scadenza – di cui tutti parlavano – per la vendita doveva essere a fine ottobre, invece ancora una volta si sposta ancora tutto a data da destinarsi. Vediamo se almeno per gennaio – sul mercato un po’ bisognerà intervenire – qualcosa sarà cambiato, magari con l’intermediazione di un Comune che i soldi per mettere un po’ a posto lo stadio li ha dovuti spendere. La domanda è una: si vuole investire o no, su questo Vicenza? Noi, che la curva cerchiamo di riempirla sempre, lo stiamo già facendo.

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Collettivo della curva sud del Romeo Menti, teatro delle imprese del Lanerossi Vicenza. Qui saremo la sirena d’allarme per un calcio moderno alla deriva: in trasferta ci portiamo il cabernet, non la tessera. Allo stadio andiamo con la sciarpa biancorossa, non i bastoni. Potrà cambiare il clima ed il cielo, mai la nostra bandiera, biancorossa per sempre.
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