Varese-Palermo: da emigranti a conquistatori3 min read

30 Marzo 2014 Uncategorized -

Varese-Palermo: da emigranti a conquistatori3 min read

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varese-palermoI Pedones portano bene al Palermo e, in trasferta a Varese, non tradiscono le aspettative conquistando i 3 punti che mantengono a distanza di sicurezza l’Empoli e avvicinano sempre più il traguardo della serie A.

Il cielo è terso e il sole è caldo. I 19 gradi varesini spingono a fare un giro per quella che, documenti di identità alla mano, risulta essere la città natale dei Pedones senior.

Dopo aver attraversato corso Matteotti, ed essere passati davanti alla sede dell’INPS (sede di lavoro del nonno Nello e causa della parentesi parentale varesina) arriviamo nella fascistissima piazza Monte Grappa. E lì scatta la prima birra con amici d’infanzia paterni, ben pasciuti e goderecci.

Percorso un altro breve tratto a piedi, arriviamo al ristorante e dopo un pranzo fugace (si fa per dire) a base di pollo e bacon, verdure grigliate e patatine fritte, concludiamo con un caffè con gelatino d’accompagnamento (lo chiamano “dai dai” e io, prendendolo come un invito, ho mangiato il mio, quello di mio padre e quello di un amico che l’aveva abbandonato). Sono le 14.15. È il momento di andare allo stadio.

Siamo ospiti dei padroni di casa, tribuna centrale. Era da tempo che non vedevo una partita dal vivo. Cibo buono, bella compagnia, giornata meravigliosa, manca soltanto una bella vittoria del Palermo perché tutto sia perfetto.

E invece la partita si mette subito male: al 14’ il bomber Pavoletti batte Sorrentino grazie ad una pregevole torre di Oduamadi. Il Palermo decide allora di fare il Palermo e al 31esimo pareggia con Vazquez, lo stesso giocatore che nei 15’ precedenti aveva sprecato due buonissime occasioni, facendo presagire una prestazione scadente.

L’argentino si fa invece trovare al posto giusto sulla respinta del portiere avversario su tiro di Daprelà e la mette dentro. Ed è sull’1-1 che si chiude il primo tempo.

La ripresa si apre con un Palermo in avanti che tenta di chiudere la partita. È però la squadra di casa che va per prima vicina al raddoppio, mancando una grande occasione con Pavoletti. E il calcio, si sa, spesso presenta un conto salato. Al 64esimo infatti il Palermo passa con il neo-entrato Belotti che di testa insacca la rete del 2-1.

varese-palermo-gol

Il Varese si demoralizza e i rosanero prendono possesso del campo e del gioco per una quindicina di minuti finché, proprio nell’ultimo quarto d’ora, succede di tutto: all’85esimo, dopo un normalissimo contrasto di gioco tra Rea e Belotti, viene espulso il giocatore del Varese. Non ho visto nulla. Voglio il replay. Ma sono allo stadio, e il replay non c’è.

Anche se in 10, la squadra di casa, spinta dal pubblico, si fa sotto e ha due occasioni da gol sventate per un soffio da super-Sorrentino (si potrebbe dire “due parate da Oscar” ma sarebbe una battuta scontata).

C’è anche un gol del Varese ma viene annullato per evidente fuorigioco (non l’abbiamo visto solo io, perché ero distratto, e i tifosi di casa perché erano di parte).

Il Palermo comunque regge l’urto con un po’ di fortuna fino al 95’ quando la seconda espulsione di un troppo irruento Blasi anticipa di qualche secondo il triplice fischio finale.

Il Palermo può finalmente festeggiare i tre punti fuori casa con i 300 supporter palermitani presenti allo stadio.

I Pedones, sazi e soddisfatti, si avviano allegri verso la stazione, in attesa del treno che li riporterà a Milano dopo una giornata intensa ma, ora possiamo dirlo, davvero perfetta.

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A Palermo sin dal '600, sono un clan familiare sparso in giro per lo Stivale. Si riuniscono periodicamente presso il desco della nonna Ninetta. Il maggiore è emigrato a Milano per laurearsi in Comunicazione. Tra le sue passioni il teatro e i babbaluci al picchiopacchio della nonna. Ha fondato Plan Be. L'altro cugino quest'anno ha fatto il blogger, il copy, il cameriere, l'indoratore, il dottorando, il carpentiere, il bibliotecario. L'anno prossimo vorrebbe fare l'astronauta, il cardiochirurgo, l'apicultore e il ballerino.
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