Us Open 2014: la grande chance di Roger e Serena3 min read

27 Agosto 2014 Uncategorized -

Us Open 2014: la grande chance di Roger e Serena3 min read

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@jamaicaobserver.com
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Quando New York dovette organizzare l’Expo del 1939, si decise di bonificare la zona paludosa del Queen’s per crearci il Flushing Meadows Park, il secondo parco più grande della città. In quel parco, che per qualche anno ha ospitato anche la sede dell’ONU, si giocano (dal 1978) gli US Open di tennis, uno dei tornei più importanti del mondo, e il preferito di chi scrive.

Ringraziando Wikipedia che ha risolto il problema di una difficile introduzione, iniziamo a parlare degli italiani che saranno impegnati sul cemento americano, tra cui Seppi che ha brillantemente superato il primo turno ma verosimilmente sarà eliminato dal giovanissimo Kyrgios al secondo. Bene all’esordio anche Errani e Vinci che potrebbero finalmente fare un po’ di strada anche in un torneo singolare (ma non più del terzo turno).

C’è Camila Giorgi che dopo la semifinale a New Haven, in cui ha superato – tra le altre – la peggior numero 1 al mondo della storia del tennis (Caroline Wozniacki) è subito uscita al primo turno a Flushing Meadows. La conferma, se ne serviva una, della tendenza a prestazioni bipolari della giovane tennista fresca di best ranking.

Gli Us Open 2014 potrebbero essere anche il torneo di Flavia Pennetta, che sul cemento newyorkese ha sempre raccolto i suoi più bei risultati, soprattutto la semifinale quasi miracolosa raggiunta lo scorso anno. C’è da dire che il cammino di Flavia dopo il bellissimo successo a Indian Wells non è stato quello che ci si aspettava. Da allora è stata una collezione di primi e secondi turni, eccezion fatta per gli ottavi conquistati a Roma e Cincinnati che comunque non sono bastati per farla rientrare nella top ten del ranking WTA, cosa che a marzo sembrava certa quasi quanto la discesa in classifica del compagno Fognini.

Il ligure arriva da una stagione costellata dalla solita trama di alti e bassi, imprecazioni, insulti, momenti esaltanti e partite buttate via. Dallo sfogo contro il mondo a Monte Carlo ci ha messo un po’ per riprendersi, sciupando i Master sulla terra e mancando gli ottavi negli Slam per aver smesso di giocare nel quinto, decisivo, set. Eppure anche questa volta tiferemo per lui, anche se è dura immaginarlo oltre gli ottavi, deliri permettendo.

Facendo un salto tra i favoriti, continua il sogno del 18° Slam per i più grandi tennisti degli ultimi due decenni. Al femminile, tutto porta a un ennesimo trionfo di Serena Williams, anche se ultimamente i passaggi a vuoto della campionessa americana sono stati più frequenti del solito. Chiudere a zero Slam nel 2014 sarebbe un risultato inatteso e per certi versi clamoroso. Difficile trovare alternative di livello, ma occhio alle “solite” Sharapova, Radwanska, Halep o alla rientrante Azarenka.

@brownstoner.com
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Non poteva esserci un momento migliore in cui giocare uno Slam per Roger Federer, anche lui alla rincorsa del diciottesimo titolo tra i Major. Flushing Meadows è un torneo che ama, ha il pubblico dalla sua parte e soprattutto mancherà ancora Nadal, campione in carica alle prese con l’ennesimo infortunio di una seconda parte di carriera spesso interrotta da lunghi periodi di stop. Oltre all’assenza del rivale di sempre, Federer trova anche un Djokovic che sia a Toronto che a Cincinnati non è sembrato affatto in forma – non si spiegherebbe altrimenti la sconfitta subita con Robredo. Vista l’involuzione che sembra aver colpito Murray e l’inconsistenza a certi livelli di David Ferrer, altri nomi spendibili sono quelli di Wawrinka, il redivivo Tsonga o la nuova leva dei Raonic e dei Dimitrov.

La sensazione è che sarà difficile che Federer e Serena abbiano un’occasione più semplice per conquistare il “diciottesimo” di quella che si apre in questa settimana a New York. Sta a loro riuscire a sfruttarla.

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Statistico atipico, ha curato la sezione Sport e amministrato i profili social di Le Nius. Formatore nei corsi di scrittura per il web e comunicazione social, ha fondato e conduce il podcast sul calcio Vox2Box e fa SEO a Storeis. Una volta ha intervistato Ruud Gullit, ma forse lui non si ricorda.
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