Pensavo fosse il Vietnam, era solo il Pigneto2 min read

7 Gennaio 2015 Uncategorized -

Pensavo fosse il Vietnam, era solo il Pigneto2 min read

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udinese-roma
@eurosport

– Oh allora sto 2015 volevo esse bravo…
– E invece?
– C’avevo un sacco de buoni propositi su come affronta’ i prossimi mesi di campionato….
– Tipo?
– Tipo mangiare più sano il giorno delle partite che fosse davanti alla tv o allo stadio, dire meno parolacce, non rimpiangere la Coppa d’Africa, non parlare degli arbitri, essere più freddo e razionale davanti a casi limite, o dubbi o opinabili, poi…
– Sì vabbè quanto sei durato?
A che minuto ha segnato Astori?
– Al diciottesimo…
– Eh, diciotto minuti allora.
– Poteva anda’ peggio, dai…
– Può sempre andar peggio.
– Che poi te, no, che dici?
– Di che?
– Tu come l’hai vista?
– A casa sul divano, se semo scritti dodicimila messaggi non te ricordi? So’ passati 50 minuti!
– No dico la palla. Era dentro o no? Era gol o no?
– Non lo so, Marchegiani alla fine che ha detto?
– Che era fori, poi che non se capiva, poi l’immagine non era chiara, poi che nel 2015 ste cose non possono ancora succedere…
– Se non se pronuncia Marchegiani allora io nemmeno prendo una posizione.
– Boh su Sky stanno ancora ad aspetta’ Mangiante, l’hanno mandato dietro la porta a guarda’ se la prospettiva tra i due pali era in linea con l’asse terrestre, considerata pure la luna piena de sti giorni… pareva che stava a partì pe’ il Vietnam.
– Ma chi?
– Mangiante!
– Che poi Udine lo poteva esse, in effetti…
– Che?
– Er Vietnam nostro.
– Cioè?
– De noi romanisti intendo.
– beh sì. Potevamo rimanerci impantanati. Poi sai quando ne uscivi?
– Ma infatti non ne uscivi.
– Stasera se la vedemo la Juve?
– No, perché farci del male? Piuttosto vado a cena al Pigneto, guarda.
– Un altro Vietnam, pure quello.
– Eh ma da qualche parta la dovemo comincia’ a vince sta guerra.
– Un altro buon proposito?
– No no, nei buoni propositi c’ho messo che voglio vince un’altra cosa.
– ?
– Eh!
– Ah! Me pare giusto.

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Anche noto come Coso. Classe 1981, attualmente in vita. Nasce brutto e povero e non potendosi permettere di cambiare vita chirurgicamente è costretto a vendere il suo corpo al giornalismo, ma nessuno se lo compra. Casca, si rialza, non se rompe. È tipo il pongo. Scrive cose, fa lavatrici.
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