Big in Japan: TwinBee6 min read

3 Aprile 2015 Giochi -

Big in Japan: TwinBee6 min read

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TwinBee original flyerOgni appassionato di videogiochi che si rispetti conosce, almeno di nome, Gradius, lo sparatutto fondamentale di Konami: si tratta di uno di quei titoli che hanno ridefinito il proprio genere d’appartenenza per sempre.

Eppure, se ci mettiamo a curiosare tra le classifiche di vendita di quegli anni, salta all’occhio che c’è uno shooter di Konami che ha superato abbondantemente il milione di copie totalizzate da Gradius sul suolo Giapponese: TwinBee, un titolo così popolare che Nintendo decise di rilasciarlo come capostipite della sua serie di “vecchie glorie” per GBA Famicom Mini, al posto di un Super Mario Bros. o, per l’appunto, un Gradius.

Hai detto TwinBee?

Nell’arcipelago nipponico questa saga relativamente sconosciuta è partita come shoot’em up per poi abbracciare generi disparati fino a diventare una presenza trasversale nella produzione mediatica giapponese con anime, OAV, cd-drama e quant’altro: it’s so easy when you’re big in Japan.

Ma cos’è Twinbee?

Tutto parte con uno sparatutto a scorrimento verticale sviluppato nel 1985 da Konami per Bubble System, il suo sistema da sala giochi, lo stesso che faceva girare Gradius.

twinbeeLa particolarità? TwinBee sostituisce le più canoniche ambientazioni belliche e spaziali in favore di un nippo-fantasy fortemente influenzato dall’estetica degli anime anni ’80, traendo evidente ispirazione dai primi lavori di Akira Toriyama come Dr. Slump & Arale e dal terzo lungometraggio di Hayao Miyazaki Castle in the Sky (in italiano Laputa – Castello nel cielo), film che ebbe un incredibile impatto sull’immaginario nipponico e la cui ingombrante ombra traspare in filigrana anche nella rappresentazione dell’inevitabile “civiltà perduta degli antichi” di turno in due pietre miliari dei JRPG come Chrono Trigger e Xenogears.

Il particolare sottogenere di sparatutto zuccherosi a tinte pastello a cui è ascrivibile TwinBee è noto come Cute ‘em up, ed i suoi rappresentanti più famosi in occidente sono probabilmente Fantasy Zone di Sega e Sexy Parodius della stessa Konami (contraddistinto da un tono più satirico e ammiccante) ma anche altri esponenti del genere, come Pocky & Rocky, Cotton 100%, Gunbird e Deathsmiles hanno conseguito negli anni lo status di cult-hit.

twinbee
Breve cronologia dei titoli di TwinBee

 

Nei tre shooter originali dell’epoca a 8-bit TwinBee (TwinBee, Moero! TwinBee e TwinBee 3) i piloti delle puccettose astronavi intente a raccogliere campane magiche in scenari coloratissimi non avevano dei connotati precisi, ma la loro riuscitissima caratterizzazione in occasione della realizzazione del primo titolo a 16-bit, Detana!! Twinbee, aprì la serie a nuove possibilità.

TwinBeePastel, Light e gli altri personaggi disegnati dalle abili mani del popolarissimo character designer Shuzilow HA divennero improvvisamente più famosi dell’ottimo gioco di cui erano protagonisti, cogliendo Konami stessa di sorpresa.

Come è canonico per il mercato giapponese in questi casi, l’effige dei nostri eroi iniziò ad essere riprodotta su articoli disparatissimi, dai condimenti per il riso agli assorbenti, mentre addirittura la doppiatrice di Pastel divenne una idol: pensate a fenomeni come Pokèmon per avere un’idea della trasversalità della fama di TwinBee all’epoca.

Pop'n-TwinBee

Così, dopo un doveroso e riuscitissimo approdo su Super Nintendo con Pop’n TwinBee, sicuramente il più rifinito tra gli episodi shoot’em up della serie, Konami inizia a sperimentare altri generi.

Innanzitutto il platform, indiscusso signore delle preferenze dei giocatori degli anni ’90, con lo spassoso e coloratissimo TwinBee: Rainbow Bell Adventure, sempre per Super Nintendo.

È un gioco di piattaforme tuttora godibile (e rilasciato la scorsa estate sulla Virtual Console di WiiU) che combina elementi più esplorativi alla Mario, con una rapidità di azione alla Sonic e meccaniche di volo già collaudate in un altro ottimo titolo di Konami, Rocket Knight Adventures. I personaggi selezionabili possiedono tutti diverse peculiarità, forze e debolezze ed è possibile affrontare l’avventura in 2 giocatori… Divertimento assicurato.

TwinBee Rainbow Bell Adventures

Le campanelle onnipresenti nel gioco sin dall’esordio della saga resero abbastanza inevitabile anche un exploit nel genere puzzle, nella fattispecie TwinBee Taisen Puzzle Dama, un clone di Puyo Puyo e Puzzle Fighter con i beniamini della serie impegnati ad impilare rainbow bells dello stesso colore per scatenare combo contro l’avversario ed ostruire la sua metà dello schermo.

Il titolo, di per sé godibile, ebbe una pedestre – benché impreziosita dall’estesa traccia vocale resa possibile dalla capienza del formato CD – realizzazione tecnica sulla neonata PlayStation, un hardware che Konami non aveva ancora imparato a sfruttare con la maestria con cui l’avrebbe padroneggiato negli anni successivi (Hello Hero, Metal Gear Solid).

TwinBee-YahooDopo il curioso CD-Rom multimediale per Windows95 TwinBee PARADISE (contenente screensaver, icone e omake vari) e il ritorno alle origini shoot’em up per festeggiare il decimo anniversario della serie con il delizioso seppur breve TwinBee Yahho, ultimo titolo realizzato dal team originale di Detana!! Twinbee, Konami decise che era ora di esplorare più in dettaglio il colorato reame di Melora… e quale genere si prestava meglio a questo scopo di un RPG?

TwinBee-RPGTwinBee RPG per PlayStation, pur non rientrando in alcun modo tra i titoli più tecnicamente validi per la console, con le sue texture semplici e colorate riesce a riproporre l’atmosfera e l’iconico stile grafico della saga in mondo piuttosto convincente.

L’avventura ha inizio quando il protagonista Kurt viene risucchiato nel televisore mentre è intento guardare un episodio della (fittizia) serie tv di TwinBee. Trovata l’astronavicella di Light, abbandonata, inizia la sua missione di rimettere insieme tutta la cricca e scoprire cos’è successo questa volta alla Principessa Melora.

TwinBee RPGLe meccaniche di gioco riprendono spudoratamente quelle del classico SNES Chrono Trigger, semplificandole e l’estrema facilità del titolo, chiaramente pensato per i più piccoli, ha l’inaspettato pregio di renderlo accessibile anche a chi non padroneggia la lingua giapponese – assolutamente da provare per i fan della serie.

TwinBeeCon all’attivo due cortometraggi animati, una mini-serie di OAV (cartoni animati creati per il mercato home video, caratterizzati da una maggiore qualità tecnica rispetto alle serie tv) e una dozzina di tankobon di manga, la popolarità di TwinBee tramontò lentamente insieme a quella dell’estetica dell’epoca che l’aveva prodotta, di cui rimane uno dei prodotti più emblematici ed evocativi. Tuttavia, i personaggi della serie apparvero in seguito come guest stars in molti giochi Konami, alcuni dei quali giunti anche da noi (ad es. Sexy Parodious e Konami Krazy Racers), e magari li avete anche utilizzati senza sapere bene chi fossero.

Per chi fosse stato reso particolarmente nostalgico o curioso dalla lettura di queste righe, non è difficilissimo reperire qualche titolo della serie sui servizi di digital delivery europei:

Pop’n TwinBee e Rainbow Bell Adventures sono disponibili sulla Virtual Console di WiiU

TwinBee è disponibile come 3D classic sull’eshop di Nintendo 3DS

Detana!! TwinBee è disponibile su XboxLive (come parte di Game Room) e sul PSN giapponese

TwinBee Portable, compilation che contiene diversi episodi della serie, è disponibile per PSP e Vita sul PSN giapponese

TwinBeeKonami Krazy Racers è disponibile su iOs e Android con il titolo Krazy Kart Racing

Infine, per chi volesse approfondire la conoscenza della serie, invito a gironzolare sul sito TwinBee Land.

E, fino al prossimo post, buon geek-out!

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Mercante di parole giramondo. Mentre si dedicava allo studio delle humanae litterae nascosto dentro una giara di rupie, è naufragato sulle coste dell’arcipelago giapponese dov’è scampato alla morte venendo colpito in testa da un funghetto 1UP. Ha divorziato dai carboidrati complessi e benché si possa pensare che sia pigro, tecnicamente è solo impostato in modalità risparmio energetico perché mangia solo cibo ipocalorico.
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