Trattoria Popolare di Milano, recensione4 min read

6 Novembre 2015 Cucina Viaggi -

di -
antropologa e comunicatrice

Trattoria Popolare di Milano, recensione4 min read

Reading Time: 4 minutes
trattoria popolare di milanoDi trattorie a Milano ce ne sono molte, ma di Trattoria Popolare (di nome e di fatto) forse una sola.

Non soltanto si chiama “popolare”, ma lo è e ambisce a diventare luogo di semplice convivialità, di progettazione e pure di buon cibo. Qui c’è una storia e ci sono persone che hanno tanto da dire. Siamo andati a provarla per raccontarvi questa esperienza che si muove tra l’ambizione di un progetto socio-culturale e una deliziosa gastronomia a km zero.

Trattoria Popolare di Milano, recensione

Durante la nostra visita parliamo con Anna, co-responsabile della Trattoria e con il cuoco, Andrea. E non ci perdiamo neanche una chiacchierata con i nostri vicini, agevolati dalla disposizione dei tavoli (3 grandi tavolate) e dal caldo suggerimento di Anna a sederci “accanto a qualcuno”.

La prima cosa che colpisce sono i prezzi del menù. Nessun piatto supera i 7-8 euro, i primi sono sui 4 euro, i contorni e i dolci intorno ai 3 euro. Nessun fronzolo neanche nella scelta dei piatti del giorno che Andrea crea seguendo strettamente la stagionalità dei prodotti. Il menù che abbiamo scelto* prevedeva un primo al ragù, fusilli al pesto di Pantelleria, arrosto all’aceto balsamico e due piatti su cui ho persuaso il cuoco a lasciarci le ricette: le verdure ripiene vegetariane e ilpollo al curry tailandese. Poi anche due contorni diversi, panna cotta al caffè e crema di yogurt e mascarpone con cioccolato. Accompagnato da ottimo vino della casa.

La tavolata comune è il simbolo [anche] di accessibilità.

Oltre il cibo della Trattoria Popolare

“Ma il cibo è solo una scusa”, ci dice Anna raccontandoci del vero ambizioso progetto dietro la Trattoria. “Si tratta infatti delle persone dietro la trattoria, e quelle dentro, che ci preme far emergere. Stiamo cercando di trasformare l’idea della Casa del Popolo (un progetto di Ospitalità) in qualcosa di moderno e di altro. Gite sociali, concorsi artistici, concerti, spazi e attività dedicate ai bambini e alle madri. Abbiamo adeguato lo spazio di questa ex fabbrica per cominciare dal mangiare assieme, con tavoli grandi in legno e sedie vicine, e continuare coinvolgendo le persone anche su altri piani. Una nuova socialità urbana, se così si può dire”.

Il progetto della Trattoria Popolare è un progetto dell’Arci Traverso che coinvolge Anna e una ventina di membri che collaborano da aprile 2015.

“L’ideale” ci racconta Anna “sarebbe un’associazione partecipata che dia lavoro e sostenibilità alla trattoria e che promuova attività culturali e sociali che coinvolgano tutti coloro che vengono a mangiare, anche solo una volta. Vogliamo dei soci attivi che partecipino, non solo dei clienti, in una sorta di nuova forma di auto-organizzazione”.

Esistono anche altri posti a Milano dove si può magiare con pochi euro e assistere ad eventi culturali. Ma alla Trattoria Popolare è la qualità del cibo e del servizio che devono fare la differenza. Si tratta di una vera e propria trattoria.

“Non si rinuncia alla qualità e ad un servizio di buon livello solo perché siamo una associazione”, spiegano Andrea e Anna.

Il menù della Trattoria Popolare di Milano è importantissimo: solo così le persone possono avvicinarsi a noi e magari essere anche coinvolte, come soci, in altre attività. La possibilità, per esempio, di sperimentare cene a offerta libera puntando sulla presa di coscienza del valore del cibo e sulla responsabilità di ognuno di noi.

trattoria popolare di milano

Qual è il segreto per mantenere prezzi e qualità?

Andrea non vuole essere chiamato chef: “È un titolo troppo altisonante: qui ci chiamiamo per nome e io sono il cuoco. Scegliamo aziende solo locali. Molte materie prime che utilizzo per le ricette sono povere, come moltissime erbe aromatiche, tanta verdura e spezie. Seguiamo la proposta dei fornitori in base alla stagionalità produttiva e non chiediamo altro.

Siamo dei fieri collaboratori della Rete degli Orti metropolitani o Libere rape metropolitane, il network dei community garden milanesi. E ci riforniamo da un’ottima azienda agricola locale, Cirenaica, che produce carni suine e bovine di qualità ed è ispiratrice del marchio del Parco del Ticino.

In questo modo, cambiamo settimanalmente il menù a seconda di cosa è disponibile e cerchiamo di inserire sempre almeno un piatto vegetariano e se possibile anche uno vegano. Certo, sono i primi mesi di rodaggio ma per il momento tutto sembra andare a bene”.

Come avete iniziato?

“Le idee c’erano già da un po’” dice Anna “e le persone anche. Il crowdfunding messo in piedi apposta per la Trattoria Popolare di Milano ci ha aiutato molto. Abbiamo raggiunto circa 10.000 euro grazie non solo agli amici ma anche agli amici di amici e al web. Una buona parte dei soldi raccolti sono serviti per ristrutturare e adeguare gli spazi della ex-fabbrica”.

Adesso, dopo una seconda ristrutturazione, la trattoria funziona a pieno ritmo ed è online il menù e il calendario della stagione di eventi/incontri culturali proposti. Speriamo siano interessanti, per partecipare alla vita associativa, oltre che per mangiare bene a buon prezzo.

Trattoria Popolare di Milano

Via Ambrogio Figino, 13 (zona Piazzale Accursio) 20156 Milano
https://www.facebook.com/TrattoriaPopolare

Ogni sera dalle 18 alle 24
Chiuso il lunedì e a rischio la domenica!

Abbiamo visitato la Trattoria Popolare di Milano in estate, ecco perché il menù era fortemente estivo, poi purtroppo c’è stato un incendio accidentale che ha portato ad una chiusura temporanea della trattoria per cui ho aspettato a pubblicare questo articolo. Attualmente la Trattoria è rinnovata, aperta e in pieno ritmo. E chiaramente il menù è adeguato alla stagione.

CONDIVIDI

Antropologa e progettista, per Le Nius è project manager, content manager e formatrice. Nella vita studia e comunica progetti di cooperazione, in particolare progetti di sviluppo che fanno leva sui patrimoni culturali. Si interessa di antropologia dei media, è consulente per il terzo settore. info@lenius.it
1 Commenti
  1. Paolo Dell'Oca

    Gran posto, accogliente e a buon mercato: sono rientrato a casa soddisfatto per la cena. E con un ritratto a matita nella borsa, dono di un avventore con cui mi sono intrattenuto a conversare per buona parte della serata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

TORNA
SU