The Resistance: un Lupus in Tabula senza eliminazioni?3 min read

21 Maggio 2017 Giochi -

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The Resistance: un Lupus in Tabula senza eliminazioni?3 min read

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Confezione di The Ravenance
Immagine| raven-distribution.com

The Resistance è un gioco da tavolo per 5-10 persone, edito da Raven, in cui ad ogni giocatore viene assegnata un’identità nascosta: gli Alleati della Resistenza o le Spie, nemiche della Resistenza. Lo scopo dei membri della Resistenza è quello di completare 3 delle 5 missioni disponibili con successo, mentre le spie dovranno complottare per riuscire a sabotare almeno 3 missioni.

In modo analogo a quanto accade in Lupus in Tabula, in una fase preliminare un Leader (estratto a sorte) ordina che i giocatori tengano gli occhi chiusi, mentre le spie li aprono e si riconoscono tra di loro. A questo punto, inizia una fase di formazione della squadra, in cui il Leader deve scegliere le persone da mandare in missione. Se tutto il gruppo acconsente, allora ha inizio la fase della missione.

A ciascun giocatore designato vengono consegnate due carte, una successo e una fallimento.

La scelta di una delle due carte è il momento chiave del gioco: i buoni voteranno sicuramente sempre a favore del successo; invece le spie (se ce ne sono!) possono scegliere quale carta votare. Se la spia vuole mantenere un basso profilo, allora subdolamente voterà successo; altrimenti può “farsi notare” e guadagnare un punto a favore delle spie. Bisogna notare infatti che, tra le carte votate segretamente, basta una sola carta fallimento per far fallire una missione e pertanto le spie sono sempre in minoranza rispetto ai buoni (ad esempio, tra 8 giocatori ci sono solo 3 spie). Finito il turno, il ruolo di Leader passa in senso orario al giocatore successivo e si ricomincia la fase di selezione.

Carte di The Resistance
Immagine| raven-distribution.com

Il fatto che sia sufficiente una sola carta fallimento per sabotare la missione provoca un leggero vantaggio per chi gioca come spia rispetto ai membri della Resistenza. Cionondimeno, il gioco è molto divertente, soprattutto per gli accesi dibattiti che si sollevano tra i membri di una squadra quando una spia fa fallire una missione. Infatti, un buon giocatore-spia deve riuscire a convincere tutti gli altri giocatori a crederlo un loro alleato, in modo che possa esser scelto per le missioni successive.

Questo modo di giocare permette di evitare eliminazioni dei giocatori (diversamente da come accade in Lupus in Tabula), ma anzi ogni giocatore è sempre attivo e discutendo con gli altri deve provare a guadagnarsi la fiducia. Un passaggio importante, spesso però trascurato, è la formazione delle squadre: ricordarsi i componenti di una squadra in cui si è rivelata una spia è utile per evitare di risceglierla.

The Resistance: quindi?

In conclusione, The Resistance è il gioco perfetto* per chi adora gli spionaggi e i controspionaggi, i tradimenti e le manipolazioni, ed è adatto a chi sa destreggiarsi con l’arte oratoria e sa convincere gli altri giocatori. Difatti, come consiglio finale posso solo dirvi: non fidatevi di nessuno!

Materiali di The Resistance
Immagine| raven-distribution.com
Sotto la lente di Rayban

Materiale in dotazione: 3/5
Longevità: 2/5
Giocabilità: 5/5
Originalità: 4/5
Globale: 3/5

 

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Anche se il mio nick lo suggerisce, non sono implicato in nessuna vicenda oculistica. Cresciuto col Game Boy e la musica a 8-bit nelle orecchie, frequento un aspro corso di Ingegneria. Tuttavia mi piace trovare il tempo per giocare a qualcosa di nuovo, e raccontarvelo attraverso il filtro della mia lente.
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