The Last Door: una lettera d’amore a Lovecraft3 min read

27 Ottobre 2014 Giochi -

The Last Door: una lettera d’amore a Lovecraft3 min read

Reading Time: 3 minutes

The Last Door[divider scroll_text=”Casuale non troppo”]

Ah, il New England della fine del XIX secolo. Grandi spazi incontaminati, tanti intellettuali intraprendenti… e misteri ed orrori oltre ogni immaginazione.

Se avete mai letto o in qualche modo apprezzato il lavoro di H.P. Lovecraft, dovete assolutamente dare un’occhiata a The Last Door, gioco rivelazione dello scorso anno ad opera dello studio indipendente The Game Kitchen.

Questi ragazzi seguono una semplice quanto insolita filosofia creativa: producono soltanto giochi a cui vorrebbero giocare.

Per quanto possa sembrare scontato, è fin troppo semplice allo stato attuale dell’industria buttarsi sui soldi facili e sfornare l’ennesimo clone di Candy Crush o di Clash of Clans.

Fortemente voluto e finanziato dal pubblico, invece, The Last Door è un esempio di quanto si possa ottenere quando il talento e la passione vanno di pari passo. Un’avventura punta&clicca come non se ne vedevano da anni, servita in una pixellosa salsa horror.

Dimenticatevi però le onnipresenti ondate di zombie alla The Walking Dead; The Last Door vi regalerà un terrore molto più genuino, una subdola inquietudine che vi accompagnerà dal primo all’ultimo click, modellata ad arte come raramente si è visto in un videogioco.

Per riuscire in questo intento, il gameplay è ridotto all’osso: non dovremo far altro che cliccare con il tasto sinistro per muoverci, osservare, o comunque interagire con qualunque cosa attiri la nostra attenzione o sia nel nostro inventario. Questa semplicità di comandi ci permetterà di concentrarci il più possibile sulla narrazione, per immergerci ancora di più nelle peripezie del nostro protagonista.

The Last Door
Sono certo che non può succedermi niente di male in questo corridoio buio all’interno di una casa abbandonata in mezzo al nulla…

Anche la difficoltà del gioco in sé è tenuta strettamente sotto controllo: a differenza dei punta&clicca vecchia scuola, infatti, gli sviluppatori si sono dati molto da fare per impedirci di restare bloccati a lungo, cosa che inevitabilmente rovinerebbe l’esperienza di immedesimazione così faticosamente conquistata.

Ci sono riusciti suddividendo il gioco in diversi capitoli, limitando così lo spazio da esplorare, ed eliminando dall’equazione quello che spesso si chiama pixel-hunting, ovvero la necessità di passare intere sessioni alla ricerca di quel minuscolo pixel fuori posto nella speranza che esso segnali un oggetto nascosto.

Il risultato è un’esperienza di gioco che, pur essendo molto semplice, è assolutamente memorabile.

Il sonoro di The Last Door

Nessun elemento è stato trascurato, a cominciare dalla colonna sonora. The Last Door, infatti, include un soundtrack originale ad opera di Carlos Viola che da solo vale il prezzo del biglietto. Se non fosse che il biglietto è gratis!

I ragazzi di The Game Kitchen hanno capito benissimo che il sonoro è una parte importantissima di ogni esperienza horror che si rispetti e hanno tentato il colpo grosso ingaggiando un ottimo compositore per la realizzazione della colonna sonora. Inutile dire che i fatti gli hanno dato ragione.

Personalmente, The Last Door OST è uno dei miei sottofondi musicali preferiti, a prescindere dalla situazione che sto vivendo.

The last door
Che carini, gli stanno cavando gli occhi!

Probabilmente il miglior Casual Game del 2013, The Last Door merita di essere giocato e apprezzato da tutti coloro che amano un sano brivido dietro la schiena.

Ma anche da tutti gli altri.

P.S.: Per giocare dovrete registrarvi al sito ufficiale, è gratis e non porta via tempo. Io stesso finora non ho ricevuto alcuno spam a causa sua.

CONDIVIDI

Matematico, scrittore e cantante dilettante, ha lavorato come Quality Assurance tester per Crytek Budapest e coltiva l'aspirazione di assurgere all'agognato titolo di Game Designer. Parla di tutto, con tutti, il difficile è farlo stare zitto.
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

TORNA
SU