Teatro Elfo Puccini stagione 2014-20154 min read
Reading Time: 3 minutesDopo quanto fatto con il Piccolo Teatro di Milano, eccomi oggi per presentarvi la stagione 2014-2015 – intitolata Tre volte teatro – di uno dei miei teatri preferiti, l’Elfo Puccini, che conferma la sua vocazione di teatro d’arte contemporanea.
Un cocktail perfetto di grandi artisti e nuove leve popolerà infatti i tre palchi (sala Shakespeare, sala Fassbinder e sala Bausch) dell’Elfo facendo convivere il tragico col divertimento più sfrenato e intelligente e con la riflessione sulla società contemporanea, sfruttando tutti i linguaggi tipici della performance dal vivo: teatro, musica e danza.
Di seguito alcuni degli appuntamenti imperdibili: per consultare l’intero calendario della stagione vi invito a visitate il sito del teatro.
Teatro Elfo Puccini stagione 2014-2015
PRODUZIONI
Il vizio dell’arte di Alan Bennett, regia di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia: il nuovo ed esilarante testo dell’autore di The History Boys è un gioco di teatro nel teatro che, mettendo in scena sogni, paure e vizi segreti di attori, scrittori e compositori, intende dimostrare che la scena è come la vita.
Improvvisamente l’estate scorsa di Tennesse Williams, regia di Elio De Capitani, con Cristina Crippa, Elena Russo Arman e Cristian Giammarini: in scena si fronteggiano due figure femminili, una madre tiranna e follemente perbenista che si batte per difendere la memoria del figlio, e la giovane cugina, messa a tacere nell’inferno di un manicomio.
L’ignorante e il folle di Thomas Bernhard, con Ferdinando Bruni, Ida Marinelli, Corinna Augustoni, Luca Toracca: una soprano sull’orlo di una crisi di nervi, un anatomopatologo maniacale e satanico che disseziona la vita come un cadavere, un padre annebbiato dall’alcol. Ovvero: quando l’arte e la ricerca della perfezione conducono alla follia.
La tempesta di Shakespeare, regia di Ferdinando Bruni: versione per attore solo, fantocci, figure animate e musica dell’ultima opera di Shakespeare. Ferdinando Bruni è un mago Prospero in palandrana e cilindro, esuberante, istrionico, multiforme.
OSPITALITà
Cinque allegri ragazzi morti, dall’omonimo romanzo a fumetti di Davide Toffolo, regia di Eleonora Pippo e con le musiche dei Tre allegri ragazzi morti: la storia horror-romantica di 5 liceali trasformati in zombie in una sorta di musical da camera.
Vocazione di Danio Manfredini: una riflessione sull’essere attore oggi al servizio di un teatro privo di compromessi.
Amadeus, con Tullio Solenghi, di Peter Schaffer: l’attore comico indossa un’insospettabile maschera tragica interpretando Salieri, divorato dalla gelosia per Mozart.
Polvere, Dissonorata, La borto di Saverio La Ruina: una personale dedicata ad uno degli artisti più premiati della scena italiana che con i celebri Dissonorata e La borto, servendosi di pochi elementi scenici, ha dato vita a indimenticabili donne del sud, offese, ma orgogliose. Con il nuovo Polvere, sposta l’attenzione sull’uomo, poiché è soprattutto suo il problema della violenza sulle donne.
Sei personaggi in cerca di autore, regia di Gabriele Lavia: il regista definisce questo testo “Il più importante di tutti i tempi. Che ci interroga sul fondamento stesso del teatro: la contraddizione e la discordanza tra l’attore e il personaggio e l’impossibilità a fare dei due una sola unità”. Come perderlo?
I vicini di Fausto Paravidino, un noir che gioca con le nostre paure quotidiane facendo a pezzi i rapporti di coppia e di buon vicinato. Sembra quasi opera di David Lynch.
Orfeo ed Euridice di César Brie: Orfeo tenta disperatamente di salvare la sua amata dal mondo dei morti. Un grande classico che per il regista si trasforma in un’occasione per riflettere sul rapporto tra amore e perdita.
Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi, di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari: Teatro delle Albe-Ravenna Teatro porta sul palco la vita della donna premio Nobel per la Pace nel 1991.
La misteriosa scomparsa di W di Stefano Benni, regia di Giorgio Gallione, con Ambra Angiolini: se dopo Non è la Rai avete rivalutato la ragazzina prodigio degli anni ’90 al cinema, questa è l’occasione per promuoverla anche sul palco.
Nessi di Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi: l’imperdibile chiusura di stagione con il funambolo della parola sempre in fuga dai luoghi comuni, alla ricerca dell’invisibile.
RIPRESE
Frost/Nixon di Bruni/De Capitani: lo scoop, ancora attuale, che ha cambiato la storia del giornalismo.
Still Life di Ricci/Forte: Un urlo che esplode contro omofobia, bullismo e repressione della fantasia, per tutti i ragazzi che hanno abdicato.
FESTIVAL, RASSEGNE E CONCERTI
Milanoltre: 28° edizione del festival dedicato alla danza italiana e internazionale.
Nuove storie: appuntamenti con autori, registi e gruppi emergenti in sala Baush. In altre parole: il futuro del teatro.
Paolo Fresu e Uri Caine: tre grandi concerti ogni volta diversi per aprire l’Elfo al mondo della musica jazz.
Tre sale, tre generazioni di teatro (passato, presente e futuro), tre formule di abbonamento che vi consiglio di valutare (coppia, prima settimana e più tre): tre volte teatro insomma.