Speciale Cucina Natalizia Spagnola: viaggio gastronomico4 min read

19 Dicembre 2014 Cucina -

Speciale Cucina Natalizia Spagnola: viaggio gastronomico4 min read

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cucina natalizia spagnola
@Manel

[divider scroll_text=”Dieta Mediterranea: tradizioni cucina natalizia spagnola”]
Parlare della cucina natalizia spagnola è davvero un piacere, perché mi fa sentire al contempo un po’ a casa e un po’ nell’esotico: vi si ritrovano certi cibi presenti anche in Italia, ma cucinati in modo un po’ diverso, cosa che stimola la nostra curiosità.

Data la varietà di piatti regionali, è difficile fare un discorso unico ma questa rubrica di cucina ama le sfide, così mi cimento in una sintesi estrema.

Dovendo definire questo tipo di cucina delle feste in una parola, direi: sapida.

Ingredienti molto usati sono: vino bianco, cognac, limone, zafferano, pinoli, mandorle, e poi aglio e porro ed erbe in quantità, il tutto annaffiato da abbondante olio d’oliva. A predominare il gusto salato, con note di agrodolce e retrogusto piccante.

Le portate costanti nel Natale spagnolo sono: antipasto molto vario (opzionale), prima portata con vari tipi di zuppe di carne o frutti di mare, seconda portata con ricco piatto di carne o pesce, preferibilmente accompagnato da una salsa e con contorno di patate e verdure varie. Infine, dolci prevalentemente secchi, molto ricchi e zuccherini, soprattutto a base di mandorle e comuni a tutte le regioni.

Ma entriamo ora più nello specifico della Cucina Natalizia Spagnola

Nelle zone centrali e desertiche della Spagna, come l’Aragon, prevale il consumo di carne. Per cui si avranno svariati pezzi di carne di agnello (ternasco locale, particolarmente tenero) o di vitello, il maialino da latte, e non manca mai il tacchino stufato con varie salse. Molto diffusa quella di mandorle. Il dolce tipico sono le Frutas de Aragòn: gelatine di frutta ricoperte di cioccolato fondente, davvero molto dolci ma sontuose.

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Ternasco @Mover el Bigote

In Catalogna e nelle Isole Baleari la prima portata è tradizionalmente la sopa de galets: una zuppa di pollo con dentro grosse pipe rigate ripiene di carne di maiale piccante. La seconda portata è il redondo: vitello stufato tagliato in fette rotonde in un sugo di peperone, cipolla, vino, cognac, brodo di carne, aglio e alloro. Di solito con contorno di piselli, funghi, carciofi e carote.

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Sopa de Galets @Frikjan

In Galizia è tipico iniziare con un antipasto di polipo, cucinato in modi svariati, tra cui ovviamente alla gallega. La Vigilia è tradizione mangiare baccalà con cavolfiori pastellati (come anche nel centro e sud Italia) fritti ma in salsa di mandorle, vino, aglio e noce moscata. Poi protagonisti sono i frutti di mare. Ma è anche molto diffuso il cappone ripieno di mele glassate e castagne: il più ambito è il Capòn de Villalba, che a mele e castagne aggiunge al ripieno uva passa, pinoli, prugne, pancetta e carne di maiale piccante. Infine, una altro secondo è il Lacàn con grelos: un pezzo intero di prosciutto, cotto in pentola, con radicchio, patate e salsicce. Il dolce tipico è la Tarta de Santiago (a base di mandorle polverizzate e uova, e con l’aggiunta di cannella, limone e zucchero a velo) e i Filloas (specie di crepes fatte con acqua, latte, uova e farina di grano o di miglio).

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@Javier Lastras

In Andalusia si può iniziare con le Canastillas de ensaladilla (tartine con crema di patate, maionese, tonno e carota guarnite con gamberi e olive nere) o con il Patè de aceitunas (tartine con patè di olive nere, aglio, acciughe, capperi e limone, guarnite con prezzemolo e pomodorini). Poi il Consommè andaluz: zuppa di frutti di mare con brodo di pollo, funghi, cipolle, timo, alloro, un po’ di riso, salsa di pomodoro, carote, brandy e paprika. Come secondo c’è l’imbarazzo della scelta tra il pesce al forno oppure la tasca di pollo ripiena con carne di maiale piccante, pancetta, champignon, prosciutto crudo, mela, uva passa, uova e origano. Altrimenti c’è il cosciotto di agnello al forno, passato poi in padella con una salsa di patate, uova, burro, panna, aglio, vino bianco, alloro, rosmarino e limone.

Per quanto riguarda i dolci, in tutta la Spagna si mangiano Mantecados (dolcetti ripieni di mandorla, cannella, ma anche di limone, cocco e ciccolato), Bonbòn (praline di cioccolato), Polvones (biscottini ripieni di pinoli, mandorle ecc.), croccanti, marzapani e torroni.

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Polvones@Wikipedia

Non vi nascondo che queste peregrinazioni nella cultura gastronomica spagnola mi han messo un certo languorino e a voi?

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Nata milanese, naturalizzata scozzese, morta veneziana, risorta in riva al Piave. Con alle spalle 12 traslochi e 2 lauree (lingue e arti visive), l'ex poetessa della classe non ha ancora capito cosa farà da grande, intanto si interessa di quasi tutto, a fasi. Qui è amante di cause perse, tipo comunicare.
4 Commenti
  1. pier

    Gustosissimo il polpo alla gallega (tutto l'anno in verità, mica solo a Natale!)

  2. Eva

    Qué rico el ternasco y las frutas de Aragón!!! Muy interesante tu artículo.

    • Chiara Vitali

      verdad, puedo confirmar que el ternasco es especial. las frutas de Aragòn tambièn me gustan, pero son un poco dulces.

  3. Giuseppina

    Val la pena di prender nota di queste ricette per una prossima festa!

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