Le dieci sorprese calcistiche del 20157 min read
Reading Time: 7 minutesIl calcio è uno sport bellissimo perché è capace di sorprenderci sempre. Non esistono leggi scritte né copioni da recitare alla lettera. Il calcio è istinto, stupore e colpi di scena. Oppure fuochi d’artificio, capaci di incendiare tutto o tenerci col naso all’insù. Sempre. Nonostante tutto. Parlare di un anno di calcio significa partire da questo presupposto, e coglierne l’essenza attraverso il senso più profondo della parola “sorpresa”, dentro e fuori dal campo. Non c’è età che tenga o mostri sacri da proteggere su un altarino perenne: tutto è in discussione e tutto può succedere.
Il preambolo ci introduce ad uno dei tanti bilanci finali che leggerete nelle prossime settimane. Il 2015, un po’ come il 2014, il 2013 o il 1982, è stato un anno sull’altalena. A differenza di qualunque altro anno, tuttavia, in modo diverso e per motivi differenti.
Noi ne abbiamo individuato dieci, e ora ve li proponiamo in ordine sparso, senza inutili classifiche.
Le dieci sorprese calcistiche del 2015
#1. Buffon escluso dalla top 59 del Pallone d’oro
Pensavo di essere stato bravo.
Qualcuno l’ha definita una “buffonata”, e non ha tutti i torti. Un giudizio è di per sé soggettivo, ma c’è un limite a tutto. La Fifa, escludendo uno dei migliori portieri del mondo (se non il migliore in assoluto), nonché vincitore di due titoli (scudetto e Coppa Italia) e finalista di Champions League, l’ha oltrepassato abbondantemente. Buffon è stato escluso dalla lista dei 59 candidati al Pallone d’oro senza alcuna giustificazione credibile. Se poi si pensa che al suo posto è stato inserito un portiere dalla discutibili qualità (Ospina), il semisconosciuto australiano Luongo, il giapponese Okazaki e il Messi del Ghana Atzu, la frittata è fatta. Tutto il mondo ha pensato che Buffon sia stato bravo, la Fifa no.