Sondaggi Europee 2014: Pd avanti, Alfano fuori4 min read

19 Marzo 2014 Mondo Politica Politica interna -

Sondaggi Europee 2014: Pd avanti, Alfano fuori4 min read

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sondaggi europee 2014Mancano ancora due mesi alle elezioni europee che si terranno il 25 maggio prossimo. Difficile dunque azzardare previsioni sull’esito delle consultazioni, tanto più in una competizione dove conta molto, in virtù della tripla preferenza, l’eventuale composizione delle liste. Ci provano comunque in questi giorni alcuni dei più importanti istituti demoscopici, vediamo nel dettaglio le rilevazioni effettuate e la loro media.

Sondaggi europee 2014: avanti Pd, dietro Forza Italia e Movimento 5 Stelle

In base alle rilevazioni (grafico in basso) il PD sarebbe saldamente in testa, seguito da FI e M5S che si contenderebbero il secondo posto. Sulle sorti elettorali del partito di maggioranza relativa peserà ovviamente, da qui a maggio, il giudizio sull’operato di Governo. Se alle mirabolanti promesse del rottamatore non seguiranno i fatti è facile prevedere un drastico calo di consensi.

Forza Italia dovrà invece vedersela con i guai del Cavaliere, già dichiarato ineleggibile da Bruxelles e interdetto ieri definitivamente dai pubblici uffici da una sentenza della Cassazione. Non bisogna infatti dimenticare l’effetto traino -si parla in media di 2,7 milioni di voti- che la candidatura di Berlusconi a capolista nei cinque collegi ha sempre costituito.

È ovvio che per il vecchio centrodestra è sempre possibile tentare di trasformare il vulnus della candidatura impossibile nella solita tiritera vittimista del complotto dei poteri forti contro il povero Caimano, nel tentativo di compattare il cosiddetto “esercito di Silvio”. Non è un caso che sia già partita la raccolta firme de il Giornale per la candidatura “disobbediente” del leader.

sondaggi europee 2014

Per quanto riguarda Grillo, il Movimento 5 espelle potrà misurare sul campo la reazione del suo corpo elettorale agli scossoni che hanno agitato il non partito negli ultimi mesi. La sensazione, viste le percentuali attribuite al Movimento e considerato come sia stato in passato sottostimato il suo consenso, è che lo zoccolo duro del 20/25% non abbandonerà Grillo, forse per intima condivisione delle strategia autoritaria messa in atto dalla diarchia che tiene saldamente le redini dei 5 stelle.

Se le preferenze possono risultare un ostacolo per una forza politica che ha fatto della mancanza di quadri intermedi solidi (a parte, ovviamente, l’ubiquo Di Battista) la sua ragion d’essere è pur vero che è difficilmente ipotizzabile, in un elezione che vedrà verosimilmente avanzare tutte le forze antieuropeiste del continente, una debacle del più numericamente autorevole movimento no-euro di casa nostra.

Oltre lo sbarramento del 4% dovrebbero andare la Lega e la lista Tsipras, forse favorita nei sondaggi per aver presentato in anticipo le proprie liste, piene di nomi di rilievo, provenienti dalla società civile, soprattutto nei collegi del Nord Ovest e del Centro, sempre che i saggi (da i quali si sono già defilati Camilleri e Flores D’Arcais) riescano a tenere insieme le tante e rissose anime che la compongono e che, ovviamente, si riescano a raccogliere le firme necessarie a presentare la candidatura entro il termine stabilito, ostacolo non da poco in regioni come la Val D’Aosta e nelle Isole.

Sondaggi europee 2014: a rischio Nuovo Centrodestra, Fratelli d’Italia e il Centro di Monti, Casini, Giannino e Tabacci

Brutte notizie per gli Alfaniani e per Fratelli d’Italia, che pur avvicinandosi entrambi alla soglia fatidica non riuscirebbero ad eleggere i propri rappresentanti al parlamento di Strasburgo. Ipr rileva anche (inserendovi l’Udc ed attestandola al 3%) la lista Alde che, richiamandosi al gruppo che riunisce (ad oggi) i liberaldemocratici europei, dovrebbe riunire Montiani, Tabacciani, i Fare di Giannino, il Pli vari ed eventuali.

In realtà Casini potrebbe essere orientato a portare in dote il suo 1,8 % ad una lista centrista con il Ncd di Angelino Alfano, lista che dovrebbe (si sa che la politica, come l’amore, non è scienza esatta) raggiungere lo sbarramento a livello nazionale e a quel punto fregare all’armata di Tsipras il settimo (posto che i primi 6 vengano ripartiti equamente fra i tre partitoni maggiori) eletto delle Isole o magari nel collegio meridionale, tutte zone dove i due partiti possono contare su svariati ras delle preferenze.

Ancora più difficile ovviamente azzardare il numero dei parlamentari eletti da ciascuna delle forze in campo. Stando alla tabella su 73 posti disponibili il PD dovrebbe eleggere circa 25 deputati, tra i 18 e i 20 i due inseguitori, tra i 3 e i 5 la Lega e l’Altra Europa.

Sugli eletti peseranno però, oltre le mosse degli outsider Alfano e Casini, le preferenze e quindi i nomi in lista espressi da ciascuna formazione nonché la ripartizione per collegio delle percentuali conseguite nazionalmente. Insomma il totoeuropee rischia di essere ancora un mero, benché interessante, dibattito sul sesso degli angeli.

Immagine| Formiche.net

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Quest'anno ho fatto il blogger, il copywriter, il cameriere, l'indoratore, il web designer, il dottorando in storia, il carpentiere, il bibliotecario. L'anno prossimo vorrei fare l'astronauta, il rapinatore, il cardiochirurgo, l'apicoltore, il ballerino e il giocatore di poker prof.
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