Virginia Raggi è il nuovo sindaco di Roma31 min read

20 Giugno 2016 Politica -

Virginia Raggi è il nuovo sindaco di Roma31 min read

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L’avevamo annunciato in tutte le salse e così è stato: Virginia Raggi domina il ballottaggio e diventa il primo sindaco donna di Roma e il primo sindaco a 5 Stelle di Roma. La Raggi vince con oltre il 67% dei voti, Giachetti si ferma al 32%. Una serata storica per il Movimento 5 Stelle.

7 giugno

Elezioni comunali Roma 2016: chi vince al ballottaggio?

Post 5 giugno. Finita la sbornia dei numeri e delle liste, rimangono 10 giorni di campagna elettorale tra Virginia Raggi e Roberto Giachetti per l’elezione a sindaco di Roma. I sondaggi sono stati rispettati, la candidata del Movimento 5 Stelle ha fatto il pieno insieme alla sua lista, Giachetti è arrivato secondo con quattro punti di margine sulla Meloni. Per essere precisi, rispetto ai sondaggi la Raggi è andata meglio delle aspettative e Giachetti è più lontano di quanto potesse immaginarsi.

Chi vince al ballottaggio. A Roma non sembra esserci partita: Virginia Raggi viene stimata intorno al 54% contro il 46% di Giachetti. Se opinione pubblica e media sembrano tifare Pd, soprattutto per la questione Olimpiadi (in cui hanno messo in mezzo pure Francesco Totti, incredibile ma vero), la Raggi potrà contare su quasi 11 punti di vantaggio e il sostegno della candidata arrivata terza Giorgia Meloni, che insieme a Salvini aveva già dichiarato l’appoggio alla Raggi. Qualcosa Giachetti potrebbe recuperare, ma i numeri dicono che non c’è partita e che Virginia Raggi diventerà il primo sindaco donna di Roma. E il primo sindaco di Roma a 5 Stelle.

Data ballottaggio amministrative di Roma il 19 giugno

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6 giugno

Elezioni comunali Roma 2016: sfida aperta Meloni-Giachetti per il secondo posto

Aggiornamento ore 8. Si conferma la netta vittoria della candidata del Movimento 5 Stelle, Virginia Raggi, come ampiamente preannunciato dai sondaggi, che questa volta ci hanno beccato in tutte le città coinvolte nelle amministrative. Per il secondo posto la spunta Roberto Giachetti, che dopo un iniziale spavento si consolida dietro alla Raggi e approfitta della divisione a destra. Meloni e Marchini fuori dal ballottaggio dunque, e destra lepenista che non sfonda nonostante la candidata forte.

Risultati.
Virginia Raggi 35,4 %
Roberto Giachetti 24,8 %
Giorgia Meloni 20,7 %
Alfio Marchini 10,9 %
Stefano Fassina 4,46 %

Affluenza comunali Roma: 57,19%

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5 giugno

Exit Roma. Virginia Raggi si conferma l’indiziata numero uno per diventare sindaco di Roma. Nonostante una campagna elettorale non brillante, la candidata del Movimento 5 Stelle è in testa secondo i primi exit poll. Per la seconda piazza sfida aperta tra Giorgia Meloni e Roberto Giachetti, divisi da pochissimi punti percentuali. Fuori dai giochi Alfio Marchini.

Numeri romani.
Virginia Raggi 33-37
Roberto Giachetti 22-26
Giorgia Meloni 18,5-22,5
Alfio Marchini 10-14
Stefano Fassina 3-6

exit-poll-roma

22 maggio

Sondaggi elezioni comunali Roma: Virginia Raggi sempre davanti

Fassina riammesso. Proprio quando non ci sperava più Stefano Fassina è stato riammesso dal Consiglio di Stato alle elezioni comunali di Roma. La sua assenza avrebbe favorito probabilmente Giachetti, che ora torna nella mischia per guadagnarsi il ballottaggio.

La capolista. Sempre stabilmente in testa Virginia Raggi, che non è mai scesa dal gradino più alto dall’inizio delle elezioni. Un po’ per la fama di cui gode il suo partito, un po’ per le passate amministrazioni a Roma di centro destra e centro sinistra, un po’ perché la Raggi si presenta come il nuovo. Resta preoccupante la mancanza in tutti i candidati di un chiaro progetto su Roma, per quella che si presenta come una delle sfide più difficili da affrontare: prendere in mano una città reduce da anni di disastri. Il settimanale Espresso l’ha definito il circo romano, dove i teatranti si muovono davanti agli spalti vuoti: è assordante infatti il silenzio dei romani in queste elezioni, la società civile dopo anni di promesse non crede più alla classe politica. Quelli che ancora voteranno cercano il nuovo, che potrebbe chiamarsi Virginia Raggi.

Numeri romani. Dopo l’exploit Marchini in seguito all’appoggio di Forza Italia i sondaggi si sono stabilizzati: Raggi stabilmente davanti, Giachetti favorito per il ballottaggio – in cui viene dato sicuramente perdente, dopo l’endorsement di Salvini alla Raggi in caso di sfida con il Pd sembra impossibile per Giachetti vincere al secondo turno – dietro a battagliare e a togliersi voti a vicenda Meloni e Marchini, con la prima leggermente in vantaggio. Il numero di indecisi è ancora molto alto, il che dà agli inseguitori Meloni e Marchini molte speranze per il rush finale.

Mejo er Colosseo? Se come sembra i 5 Stelle dovessero farcela, Roma potrebbe rappresentare un durissimo banco di prova, in vista anche delle nazionali. Fallisse a Roma, probabile che il Movimento verrebbe sepolto di critiche da cui difficilmente potrebbe risollevarsi in vista della sfida a destra e sinistra. Al di là delle simpatiche tesi complottiste della Taverna (“vogliono farci vincere a Roma”), per Renzi e Salvini potrebbe non essere necessariamente essere un male perdere a Roma. Una città che meriterebbe decisamente di più rispetto a quello che stanno mettendo in campo i futuri candidati.

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@piazzapulita

Data elezioni amministrative 2016: quando si vota

Si voterà il 5 giugno 2016, con gli eventuali ballottaggi il 19 giugno.

10 maggio

Sondaggi elezioni comunali Roma: Virginia Raggi scatta in avanti

Raggi leader. Gli ultimissimi sondaggi sulle elezioni comunali di Roma dicono di una Virginia Raggi candidata del Movimento 5 Stelle in fuga, dietro è bagarre per riuscire ad arrivare al ballottaggio. Dove comunque resta super favorita la Raggi, solo Marchini pare potrebbe tenerle testa nella sfida a due.

Corsa a tre. Dietro la Raggi è corsa apertissima tra Giachetti, Giorgia Meloni e Alfio Marchini. Giachetti ha perso parecchio, pagando una campagna elettorale piuttosto bizzarra e il brutto periodo attraversato dal Partito Democratico, sfiancato da continui scandali. La Meloni sembra tenere il ritorno forte di Marchini, che è sempre lì e ha le carte per compiere il sorpasso finale. A destra è battaglia per decidere chi sia il candidato “utile”, quello più forte e che ha più chance: riuscire a passare per il candidato con più possibilità di vincere potrebbe spostare diversi a voti nell’area di Meloni e Marchini. Per questo da una parte Giorgia Meloni continua ad invitare “ad andare al voto senza guardare i sondaggi ma col cuore”, dall’altra Marchini non perde occasione per sottolineare come i sondaggi lo diano unico candidato vincente al ballottaggio contro la Raggi.

Numeri romani. Virginia Raggi comanda con il 28% e a meno di clamorosi colpi di scena è l’unica certa di arrivare al ballottaggio. Segue Giachetti con il 22%, in calo di ben due punti rispetto a una settimana fa, mentre la Meloni guadagna qualcosina su Marchini (20 a 19). Tra i partiti in testa il Movimento 5 Stelle con il 28%, tallonato dal Pd con il 27%, più lontani Fratelli d’Italia (11%), Lista Marchini (9%), Forza Italia (6,5%), Sel (6%) e Lega (2,5%).

Caso Fassina. Ultimo con un buon 7,5% è Stefano Fassina di Sinistra Italiana, che vede a rischio la sua candidatura per irregolarità nelle liste. Fassina ha già annunciato ricorso, ma in caso dovesse essere respinto, i suoi voti si disperderebbero soprattutto a favore di Giachetti. Come dire, oltre il danno la beffa. Secondo i rilevamenti di Index per Piazza Pulita infatti metà degli elettori di Fassina (un 3,5%) dice che in caso di bocciatura della lista non andrà a votare, un 2% voterebbe a favore di Giachetti e un 1,5% voterebbe per la Raggi. Questo 2% potrebbe anche essere il margine decisivo che permetterà a Giachetti di avere la meglio su Meloni e Marchini. Staremo a vedere.

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@piazza pulita

5 maggio

Sondaggi elezioni comunali Roma: Marchini frena la rimonta della Meloni

Marchini pari con Meloni. Ne avevamo parlato appena uscita la notizia dell’appoggio di Forza Italia a Marchini, e così è stato. Gli ultimi sondaggi dicono che Marchini raggiunge Giorgia Meloni, ne frena la rincorsa a Raggi e Giachetti e si pone come terza forza per diventare sindaco di Roma.

Destra contro destra. Intendiamoci: di strada Alfio ne deve ancora fare parecchia. Sono ancora tanti i punti che lo dividono da Giachetti, secondo, e la Meloni è tutt’altro che rassegnata a fare da comprimaria a destra. Il risultato più probabile, ad un mese dalle elezioni, è che la lotta sanguinosa a destra non faccia che mandare al ballottaggio Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Con buona pace della sicurezza mostrata in televisione dalla Meloni.

Numeri romani. Gli ultimissimi dati dicono Meloni e Marchini appaiati al 19,5%, Giachetti in calo al 24,5% e Virginia Raggi al 26,7%. È proprio il trend calante della candidata 5 Stelle, protagonista di una campagna elettorale piuttosto avara di contenuti e proposte, a far sperare la destra romana. Partita con un grande vantaggio, la Raggi sembra non sta riuscendo a gestire il margine, che resta sostanzioso. Mentre la Raggi beneficia del periodo in crescita del Movimento 5 Stelle nazionale, al contrario la disputa romana sta portando la destra nazionale divisa e litigiosa a perdere consensi.

Sondaggi elezioni comunali Roma: sfida Raggi - Giachetti - Meloni - Marchini

28 aprile

Sondaggi elezioni comunali Roma: Bertolaso si ritira, Forza Italia si schiera con Marchini

Dichiarazione di guerra a Salvini e Meloni. “Forza Italia compatta, Bertolaso rinuncia”. Eccola qui, la zampata di Berlusconi: Bertolaso si ritira, Forza Italia appoggia Marchini che a questo punto potrebbe scalzare Giorgia Meloni da candidato forte della destra a Roma.

Meloni e Salvini furiosi. Probabilmente se lo aspettavano, eppure non l’hanno presa benissimo. La Meloni ora sa bene che non potrà più utilizzare l’argomento del voto utile, perché Marchini con i voti di Forza Italia potrebbe attestarsi intorno ai suoi numeri, portandole via anche qualche elettore scontento di Bertolaso. La mossa di Berlusconi, definita “epocale” da Casini, potrebbe segnare anche una svolta nazionale di Berlusconi verso il centro, ma è ancora presto: Berlusconi, Meloni e Salvini fino a prova contraria restano alleati a Milano e a livello nazionale. Roma però sarà un banco di prova importante per il futuro del centro destra.

Diamo i numeri. A questo punto la situazione potrebbe presentarsi così: restano super favoriti Raggi e Giachetti, dietro le due destre. Vedremo nelle prossime rilevazioni se l’effetto Marchini darà i suoi frutti e la Meloni si ritroverà dietro al nuovo candidato scelto da Forza Italia. Certo che, se le voci che danno uno Storace in ritirata a favore di Marchini fossero confermate, il cielo a destra per Meloni e Salvini diventerebbe fosco di nubi.

Virginia Raggi 27%
Roberto Giachetti 25,5%
Meloni 18,4%
Marchini 18,2%

27 aprile

Sondaggi elezioni comunali Roma: Meloni in rimonta

Numeri romani. Gli ultimissimi sondaggi confermano il duello in vetta tra Virginia Raggi e Roberto Giachetti, nettamente davanti al gruppone di centro destra, ma evidenziano anche una tendenza – almeno nell’ultimo mese – favorevole ai candidati più forti di centro destra, Giorgia Meloni e Alfio Marchini. Raggi al 27%, Giachetti al 25,5%, Meloni al 18,4%, Marchini all’11,2%.

Destra divisa e in rimonta. Come abbiamo visto qui sotto, nonostante le giravolte di Berlusconi tendano a condannare la destra ad un inutile terzo posto, i candidati considerati più forti al momento nello schieramento, Meloni e Marchini, sono dati in rimonta con un +3 punti nell’ultimo mese. Sarà tutto il parlare che se ne fa, sarà la possibilità per entrambi di essere endorsati all’ultimo da Berlusconi e ritornare competitivi per il ballottaggio.

Berlusconi decisivo. Nonostante i proclami della Meloni, che sostiene di essere sicura di vincere (“lo sente dalla ggente ai mercati”), sia Marchini che Meloni sembrano molto forti in caso di ballottaggio ma a meno di recuperi clamorosi a quel ballottaggio ci arriveranno solo con l’appoggio di Berlusconi. E pare proprio questo il gioco di Silvio: da una parte sembra incomprensibile la figuraccia a cui andrà incontro con Bertolaso ultimo dei candidati a destra (peggio solo il fascistissimo Storace), dall’altra però l’ex cavaliere sta dicendo a Salvini e Meloni, i suoi potenziali rottamatori: senza di me non andate da nessuna parte.

I duellanti. Raggi e Giachetti sono più cauti e sembrano cercare di gestire il vantaggio: Giachetti sale e scende in base anche al momento del Partito Democratico, la Raggi perde un punto, pagando probabilmente la carenza di proposte concrete e impattanti sui romani. Resta in ogni caso la favorita numero uno, anche solo per il fatto di appartenere ad un Movimento che non ha mai governato Roma, a differenza di centro destra e centro sinistra.

sondaggi elezioni comunali roma 2016: al voto il 5 giugno
@piazzapulita

25 aprile

Sondaggi elezioni comunali Roma: Berlusconi ci ripensa un’altra volta

Giravolta. Salvini e Meloni si erano illusi di avercela fatta, di essere riusciti a far cambiare idea a Silvio Berlusconi su Roma. E Berlusconi, almeno a sentire le indiscrezioni, si era quasi convinto: poi la retromarcia. Nonostante le pressioni e le spaccature dentro Forza Italia, nonostante numeri da partitino minuscolo, si va avanti con Bertolaso.

Il re non è ancora nudo. Silvio Berlusconi è uno che ha sempre ascoltato i sondaggi: per decidere su cosa comunicare e quale direzione prendere. Questa volta, no. Perché? In parte la spiegazione la dà lo stesso Berlusconi con una lettera a Il Giornale, il suo giornale dove rivendica i motivi che lo spingono ad andare avanti.

Noi siamo i moderati. La coalizione ha vinto solo quando ha parlato agli italiani con il nostro linguaggio.

“Noi non siamo «la destra”. Berlusconi rivendica la natura moderata del partito, e lo fa per differenziarsi da Meloni e Salvini, rappresentanti di una destra populista e anti europeista. Ma c’è un problema: Berlusconi “dimentica” che Meloni e Salvini sono i suoi alleati in quasi tutte le altre città e a livello nazionale. E dimentica che la Meloni, a leggere i sondaggi, ha il doppio dei voti di Bertolaso.

Rivoluzione liberale. Berlusconi ripercorre le cause che hanno portato Forza Italia a non poter completare la famosa rivoluzione liberale: i giudici, la sinistra, “i giornaloni”. È sempre la stessa narrazione: c’è un piccolo problema Silvio, sono passati 22 anni dal 1994.

Bertolaso e il re. È il finale della lettera che fa capire bene il succo del solito discorso trito e ritrito: Bertolaso non si tocca anche se viene dato al 5% perché l’ho scelto io.

La verità è che siamo persone libere, abituate a discutere e poi a trovare una sintesi. Sintesi della quale il Presidente di Forza Italia è sempre stato ed è ancora l’unico responsabile e l’unico garante.

L’inarrestabile declino di un uomo solo al comando. Questa volta, pare arrivato il momento e Meloni e Salvini l’hanno capito benissimo.

21 aprile

Sondaggi elezioni comunali Roma: i dubbi di Berlusconi

Forza Italia ai minimi storici. Gli ultimi sondaggi avrebbero convinto Berlusconi che Bertolaso è la scelta sbagliata: più si avvicinano le elezioni amministrative a Roma più scendono i consensi per l’ex capo della Protezione Civile. Addirittura Termometro Politico parla di un Bertolaso al 5%, con Forza Italia al 6%. La fine di un partito.

Meloni si, Meloni no. Per questo Berlusconi sarebbe sul punto di cambiare idea: nelle ultime 24 ore prendeva sempre più corpo l’idea di una Federazione delle destra che convogliasse su Giorgia Meloni, la candidata che i sondaggi accreditano come possibile sfidante di Roberto Giachetti, Pd, e Virginia Raggi, Movimento 5 Stelle. Prendeva corpo, dicevamo, perché Berlusconi sembra poco convinto di cedere su tutta la linea a Meloni e Salvini: potrebbe rappresentare il segno dell’inarrestabile declino dell’ex leader del centro destra.

Idea Alfio. Ecco allora balenare, sempre secondo indiscrezioni, un ritorno all’idea originaria di Berlusconi: appoggiare Alfio Marchini, accreditato intorno al 12/13%, e unico candidato dato come vincitore in un possibile ballottaggio con Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle, ad oggi favorita numero uno per diventare sindaco di Roma. Ovviamente la scelta di Berlusconi sarebbe un ulteriore stacco da Meloni e Salvini, che hanno già dichiarato di considerare Marchini “di sinistra”.

Numeri romani. Ricordiamo intanto lo scenario descritto attualmente dai sondaggi su Roma: in testa Virginia Raggi dei 5 Stelle con il 27,5% dei voti, segue Roberto Giachetti con il 24%, terza Giorgia Meloni al 17%. Alfio Marchini è dato tra il 10 e il 12%, poi via via tutti gli altri (Fassina al 6%, Storace al 3%).

Ballottaggi. I sondaggi dicono che al ballottaggio Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle è sempre vincente, tranne nella sfida con Marchini. Roberto Giachetti del Pd, al contrario, perderebbe sia contro la Raggi che contro la Meloni.

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11 aprile

Sondaggi elezioni comunali Roma: Raggi in testa, seguono Giachetti e Meloni

Sfida Raggi – Giachetti – Meloni. Gli ultimissimi sondaggi Ipsos sulle elezioni comunali di Roma 2016 dicono che Virginia Raggi e il movimento 5 Stelle restano i grandi favoriti di queste elezioni romane: la Raggi infatti è nettamente in testa con il 27,5% delle preferenze ed ha allungato il margine su Giachetti, che sarebbe fermo al 22,5%. Balzo in avanti anche per Giorgia Meloni, che arriverebbe al 20%, insidiando Giachetti e la partecipazione del Partito Democratico al ballottaggio. Più staccato Bertolaso con il 12%, seguono via via tutti gli altri con Marchini al 6,5%, Ignazio Marino (dovesse candidarsi) al 4% e Stefano Fassina al 3%.

Duello a destra. Uno dei dati che spiccano di più è il consenso raggiunto a destra con Giorgia Meloni, che, se sommato a Bertolaso, sarebbe nettamente davanti. Negli ultimi giorni si sono rincorse mille voci su Berlusconi che scarica Bertolaso, Bertolaso che scarica Forza Italia, la Meloni che prova a convincere Berlusconi, Bertolaso che fa un ticket con Marchini, eccetera. Al di là delle pressioni, forti, su Berlusconi perché ritiri il suo candidato, Bertolaso sembra intenzionato ad andare avanti da solo. Certo è che se la Meloni dovesse andare al ballottaggio, avrebbe dalla sua tutti i voti da destra che presumibilmente Bertolaso gli porterà via al primo turno. Il se è d’obbligo, al momento infatti la destra divisa non arriva al ballottaggio, almeno secondo gli ultimi sondaggi.

I numeri dei partiti. Il Movimento 5 Stelle è nettamente il primo partito della capitale, con il 29,8% dei gradimenti, staccato il Pd con il 24,8%. Non un brutto risultato per i democratici, se pensiamo che escono dalla gestione Marino e dallo scandalo di Mafia Capitale. Sull’onda del consenso per Giorgia Meloni bene anche Fratelli d’Italia, primo partito a destra con l’11,8%, davanti a Forza Italia (11%). Lega Nord e Sel sono ferme al 3,6%, Lista Marchini al 3,4%, Ncd-Udc al 2,2%.

Chi vince al ballottaggio. Interessanti anche le simulazioni in caso di ballottaggio: la Raggi batterebbe sia Giachetti (55,4% a 44,6%) che Meloni (50,9% vs 49,1%), la Meloni vincerebbe contro Giachetti (53,7% vs 46,3). A leggere i sondaggi IPSOS, insomma, pare proprio che il prossimo sindaco di Roma sarà donna.

31 marzo

Sondaggi Roma 2016: sfida Raggi – Giachetti, segue più lontana la Meloni

È un testa a testa Raggi – Giachetti: questo dicono praticamente tutti i sondaggi sulle elezioni comunali di Roma del 2016, che si terranno il 5 giugno.

Sondaggi Roma Winpoll. Gli ultimissimi sondaggi su Roma (commissionati a Scenari Politici – Winpoll per l’Huffington Post) vedono Giachetti davanti con il 26,6%, segue a brevissima distanza con il 25% la candidata del Movimento 5 Stelle Virginia Raggi: terza e più staccata Giorgia Meloni con il 17,7%, via via gli altri con u risultato molto deludente per Bertolaso (10,5%) e Marchini (8,9%), che difatti stanno pensando di correre insieme.

Sondaggi Roma La Repubblica. La Repubblica dà altri numeri, che si discostano da Scenari Politici: per la testata di Scalfari sarebbe in testa Virginia Raggi con il 22%, seguirebbe Giachetti con il 21,3.

Al ballottaggio resta favorita Virginia Raggi. I sondaggi indicano una tendenza al di là dei numeri, lo sappiamo bene, e ci dicono che al ballottaggio sarà sfida Partito Democratico-Movimento 5 Stelle: chi sono i favoriti? Ad oggi la favorita resta Virginia Raggi, che in caso di ballottaggio ha già l’appoggio di Giorgia Meloni, e quindi di buona parte dell’elettorato di destra. Questi sondaggi su Roma non fanno ancora i conti con la possibilità discesa in campo di Ignazio Marino, l’ex sindaco defenestrato dal Pd, che dopo aver presentato ieri il libro Un marziano a Roma e aver accusato Renzi di stare con le lobby, pur non avendo possibilità di vincere potrebbe togliere più di qualche voto a Roberto Giachetti. Ma non solo, il profilo da outsider di Marino potrebbe ricompattare i suoi elettori, alcuni dei quali potrebbero essere transitati nei 5 Stelle.

Sondaggi Roma 2016: duello Raggi - Giachetti
@newsrss24

21 marzo

Sondaggi elezioni comunali Roma 2016: avanti Raggi, segue Giachetti

I sondaggi Index Research per Piazza Pulita descrivono uno scenario probabile, anche se siamo ancora ad inizio campagna elettorale e i numeri potrebbero cambiare sensibilmente. A vedere i numeri però Movimento 5 Stelle e Partito Democratico si giocheranno al ballottaggio il Comune di Roma: la destra divisa non sembra in grado di competere con tanti candidati.

Virginia Raggi al 28%, Roberto Giachetti al 25%, terza Giorgia Meloni al 15 %, seguono Bertolaso al 12% e Marchini all’8%. Inutile fare le somme, ma è indubitabile come i voti di Meloni insieme a quelli di Bertolaso potrebbero portare ad un terzo incomodo che non ci sarà. Berlusconi ancora oggi ha picchiato duro, circoscrivendo Lega e Meloni a lepenisti ed ex fascisti. Le cose stanno sfuggendo un po’ di mano all’ex cavaliere, se pensiamo che i “cosiddetti ex fascisti” sono i suoi alleati a livello nazionale e in tutte le altre città.

sondaggi elezioni comunali roma 2016
@index research

16 marzo

Elezioni comunali Roma 2016: caos nel centrodestra

Oggi Giorgia Meloni potrebbe rendere nota ufficialmente la propria candidatura alle elezioni comunali di Roma, una mossa che getta definitivamente nel caos il centrodestra romano. A far saltare il banco è stato Matteo Salvini, che rifiutando la candidatura di Bertolaso, proposta da Berlusconi, ha di fatto aperto una crepa che si è ingigantita con il passare dei giorni. Da una parte Forza Italia e Berlusconi non intendono tornare indietro – sarebbe una clamorosa ammissione di inferiorità rispetto all’ingombrante alleato Salvini- dall’altra il leader della Lega Nord ha voluto mettere in chiaro chi comanda oggi a destra.

Forza Italia e Lega nei sondaggi nazionali si equivalgono, c’è un leggero vantaggio della Lega, è evidente però che la situazione romana e la scelta della Meloni avranno ricadute pesanti: in primis su Roma, in seguito sulle alleanze nazionali. Senza l’appoggio della Giorgia romana e di Salvini le possibilità di Bertolaso diminuiscono e non di poco, resta da vedere quali scorie lasceranno le parole di Berlusconi (“La Lega a Roma prende l’1,5%, possiamo farne a meno.

Sondaggi elezioni comunali Roma 2016: è rottura tra Berlusconi e Salvini nel centodestra
@skytg24

Siamo stufi dei professionisti della politica”) e la risposta di Salvini (“A Roma ho più voti di Berlusconi”) sul panorama nazionale, già poco compatto a destra. Se la Meloni come previsto si candiderà, a poco saranno serviti i “cauti” suggerimenti di Bertolaso e dello stesso Berlusconi:

Meloni sindaco? Una mamma non può dedicarsi a un lavoro così terribile

L’idea che la Meloni decida di candidarsi a tre mesi dalle elezioni dà l’idea della confusione che aleggia su queste comunali. Senza contare che a contendere i voti a destra ci sarà anche Marchini, appoggiato da centro e Nuovo centrodestra. Staremo a vedere chi tra Meloni e Bertolaso riuscirà a spuntarla tra gli elettori di centrodestra, si fa sempre più realistico uno scenario che vede andare al ballottaggio Giachetti del Pd e Virginia Raggi, candidata del Movimento 5 Stelle. Intanto Il Giornale di Berlusconi, tramite le parole di Alessandro Sallusti, avvisa Salvini:

La sola spiegazione possibile sta nella fretta. La fretta di eredi possibili o presunti di prendere il posto di un padre che in realtà gode di buona salute e ha ancora tanta voglia di fare. È l’errore già fatto da Fini ed Alfano coi risultati, per loro, ben noti.

Tradotto: Salvini ha fretta di prendere il posto da leader a destra, ma Berlusconi non ha nessuna intenzione di mollare.

8 marzo

Sarà sfida Virginia Raggi contro Roberto Giachetti per il sindaco di Roma?
@left

Sondaggi elezioni comunali Roma: sarà duello PD-Movimento 5 stelle?

Mentre i media favoleggiano di un’alleanza romana tra Lega Nord e Movimento 5 Stelle e il Mago Otelma ci fa sapere che vincerà Virginia Raggi, nell’attesa delle gazebarie del centrodestra che dovrebbe sbloccare le perplessità della Lega su Bertolaso, il Partito Democratico ha scelto il suo candidato: Roberto Giachetti ha stravinto le primarie con oltre il 60% dei voti.

Come le primarie di Milano e di Napoli anche quelle di Roma hanno visto polemiche tra il partito e la minoranza. Questa volta ad innescare parole aspre è stato Roberto Speranza, facendo notare che la metà degli elettori delle scorse primarie ha disertato i gazebo. A Speranza ha gentilmente risposto per le rime il presidente del Partito Democratico Matteo Orfini, attribuendo -poco verosimilmente- la precedente affluenza (quando fu eletto Marino) alla presenza di truppe cammellate legate a mafia capitale e “ai rom”.

Nel 2013 c’era il Pd delle truppe cammellate di quelli che sono stati arrestati e delle file di rom

Giachetti si aggiunge quindi a Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle (che resta nei sondaggi primo partito) e Marchini (appoggiato da centro, fittiani e qualcuno sussurra Salvini) nella corsa al Campidoglio, aspettando Bertolaso. La Sinistra Italiana candiderà Stefano Fassina, ex viceministro dell’economia nel governo Letta, che sembra non avere alcuna possibilità di essere eletto. Tanto più che convince poco anche a sinistra: di qui il nome di Massimo Bray, Ministro dei Beni Culturali sempre del governo Letta.

Elezioni Roma 2016 data: 5 giugno

Le elezioni per eleggere il sindaco al Comune di Roma si terranno il 5 giugno 2016. Eventuale e probabile ballottaggio sarà il 19 giugno 2016

26 febbraio

virginia-raggi-5-stelle

Virginia Raggi è la candidata sindaco del Movimento 5 Stelle

Le consultazioni on line del Movimento 5 Stelle hanno stabilito che sarà Virginia Raggi la candidata del Movimento alla conquista della città di Roma. La Raggi, classe 1978, è sposata con un bimbo di tre anni e mezzo, è avvocato e soprattutto è romana de Roma.

A leggere dalla sua presentazione nel blog di Beppe Grillo, le note più politicamente interessanti sono la sua appartenenza ai Gruppi di Acquisto Solidale, di cui diventa referente insieme al marito, l’iscrizione sin da piccola al Children International Summer Villages e il volontariato all’interno di alcuni canili municipali di Roma (Casa Luca, Muratella e Porta Portese). Poi l’incontro con il Movimento 5 Stelle. Le sue prime parole nella conferenza stampa che dà ufficialmente inizio alla campagna elettorale sono state:

Che effetto fa essere candidata? Un bell’effetto. Per la prima volta a Roma c’è un candidato sindaco donna e per la prima volta Roma può avere un sindaco donna

La Raggi dovrà vedersela contro candidati “più pesanti” come Giachetti (primarie permettendo), Marchini e Bertolaso, ma parte con una bella dote: secondo i sondaggi infatti il Movimento 5 Stelle sarebbe ad oggi il partito più votato dai romani. Riuscirà la Raggi a convincere gli elettori 5 Stelle che può essere la candidata giusta per far ripartire una Capitale offesa, dilaniata e affossata dagli ultimi decenni di affarismo e malapolitica? L’occasione è ghiotta.

Elezioni comunali Roma 2016: a che punto siamo?

Il centro-sinistra

Il PD è attualmente impegnato ad organizzare le proprie primarie, alle quali si sono al momento presentati ben cinque candidati: il vice-presidente della Camera dei Deputati Roberto Giachetti, l’onorevole Roberto Morassut, già assessore ai tempi del sindaco Veltroni, l’ex-deputato dell’Italia dei Valori Stefano Pedica, oggi militante attivo fra le fila del PD, il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi, candidato per il “Centro Democratico”, ed infine Gianfranco Mascia, portavoce romano dei Verdi e leader del “Popolo Viola” che organizzò in No Berlusconi Day del 2009.

Il favorito assoluto per le primarie è Giachetti ma la candidatura di Morassut potrebbe rappresentare una sfida imprevista per l’uomo di Renzi. A questi cinque candidati si affiancherebbe anche l’uomo di Sel Stefano Fassina, ma è probabile che l’ex-viceministro dell’economia corra per conto proprio. Fassina è uscito dal PD nel 2015 in seguito ai netti contrasti con Matteo Renzi trovando una nuova sistemazione in Sel. I rapporti fra lui e la nuova dirigenza del partito non sono mai stati ricuciti e, vedendo anche le differenti posizioni che separano PD e Sel in ambito nazionale, è probabile che Fassina si presenterà direttamente come candidato sindaco alle elezioni comunali. Tuttavia, Giachetti lo ha più volte invitato a rivalutare la propria posizione e di pensare alla possibilità di concorrere alle primarie del centro-sinistra assieme a Sel. Per il momento l’invito è stato rispedito al mittente, ma il PD continua a premere per ricompattare la coalizione di Sinistra almeno in ambito locale. I sondaggi non sono benevoli col partito di Renzi e per gareggiare alla pari col Movimento 5 Stelle sta cercando nuovi e vecchi alleati in vista delle amministrative.

Il centro-destra

I leader della coalizione di centro-destra Matteo Salvini per la Lega, Berlusconi per Forza Italia e Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia, stanno cercando di trovare candidato comune sia in vista delle comunali di Roma che per quelle di Milano. Accantonati i nomi di Guido Bertolaso, voluto da Berlusconi ma osteggiato dagli altri, e quello della Meloni, a causa della sua gravidanza, il candidato su cui al momento si punta per una convergenza è Alfio Marchini, eletto nel Consiglio Comunale romano nel 2013 dopo essersi presentato alle amministrative come candidato sindaco. Il successo che sta ottenendo da indipendente con la sua lista civica e il fatto di essere un candidato esterno ai partiti sono fattori che potrebbero contribuire a convincere anche le correnti più scettiche all’interno dei partiti. Una decisione definitiva non è comunque ancora stata presa e gli scettici rimangono.

I leader vorrebbero evitare in tutti i modi di ricorrere alle primarie temendo possano rappresentare un ulteriore occasione di divisione per l’intera coalizione. Lo stesso Salvini le ha definite una “proposta tardiva” specificando che mancherebbe il tempo effettivo per trovare ed organizzare adeguatamente le candidature. A spingere fortemente per le primarie è invece Francesco Storace: l’ex-Presidente della Regione Lazio ha già fatto sapere che correrà alle elezioni da solo, ma sarebbe pronto a partecipare ad eventuali primarie del centro-destra. Il leader de La Destra spera in questo modo di rientrare nella coalizione che lo ha allontanato col tempo, in quanto riconosciuto fra gli “impresentabili” da una parte consistente della base elettorale.

Il Movimento 5 Stelle

Le “comunarie” indette dal Movimento sono in pieno svolgimento: il 4 Febbraio sono scaduti i termini per presentare la propria candidatura e nelle prossime settimane si passerà alle prime votazioni per gli oltre 200 possibili candidati del M5S al Campidoglio. Fra questi i nomi più papabili sono quelli dei quattro consiglieri capitolini uscenti: Marcello De Vito, Virginia Raggi, Enrico Stefàno e Daniele Frongia. Di questi, però, solo i primi due sembrano avere reali chance di vittoria: De Vito è stato il candidato dei 5 stelle alle comunali del 2013 (dove ha ottenuto il 12,4% dei consensi) e il capogruppo del Movimento nell’opposizione a Marino; Virginia Raggi, avvocatessa di 37 anni, punta invece sull’ottimo lavoro svolto durante i due anni passati nel Consiglio Comunale e gioca molto sul fatto di poter essere la prima donna a rivestire la carica di sindaco della Capitale. I vertici del M5S stanno provando a gestire le primarie in modo tale da non provocare dubbi o incertezze fra i sostenitori riguardo l’equità delle votazioni, ma non tutti sono convinti dell’efficacia dei metodi utilizzati: in molti criticano l’eccessivo risalto che viene dato ai due favoriti e addirittura l’attivista storico Roberto Motta, nella rosa dei 200 candidati, si è beccato una sospensione dal Movimento per aver criticato il sistema di votazione on-line. La tensione rimane alta ma sia De Vito che Raggi proseguono indisturbati la propria corsa ed hanno iniziato anche a mobilitare la propria base in vista della competizione elettorale.

Sondaggi Elezioni comunali Roma 2016: Marchini, 5 Stelle, Giachetti

Malgrado non si abbiano ancora i nomi ufficiali per la corsa al Campidoglio, sono già usciti i primi sondaggi con le preferenze degli elettori capitolini: secondo un sondaggio di Termometro Politico realizzato fra il 18 e il 24 gennaio, se si votasse oggi il M5S sarebbero il primo partito col 29,1% delle preferenze; il PD da solo si fermerebbe al 26,3%, ma con i potenziali alleati raggiungerebbe il 29,1%; Sel da sola si ferma invece al 3,9%, mentre gli altri partiti di centro-sinistra non alleati del PD arrivano nel complesso al 6,4%; l’attuale lista indipendente di Marchini arriva all’8,2%; tutta la coalizione di centro-destra otterrebbe invece solo il 21% di preferenze (FI 6,9%, Lega 5,2%, Fratelli d’Italia 8,5%).

Per quanto riguarda invece i singoli candidati, l’Istituto Ipr Marketing conferma che Giachetti è il candidato favorito per i centro-sinistra e che il suo consenso potrebbe variare a seconda degli avversari dal 24% al 29%. Se Marchini corresse da indipendente, i suoi consensi si assesterebbero fra il 9% e il 12%, mentre se venisse appoggiato da tutto il centro-destra sarebbe il primo candidato con ben il 33%. Senza Marchini, il centro-destra si fermerebbe al 25% con la Meloni se Storace continuasse da indipendente, mentre con l’appoggio anche de La Destra arriverebbe al 30%. Con Storace candidato per la coalizione, il pronostico è del 29% delle preferenze. Sempre sulla soglia del 29% è il M5S con uno qualunque dei propri candidati. C’è il rischio quindi per il Pd di non arrivare nemmeno al ballottaggio.

(a cura di Matteo Margheri)

sondaggi elezioni comunali roma 2016
@termometro politico

12 novembre

Sondaggi elezioni comunali Roma
@ballarò

Grandi sono i cambiamenti sotto il cielo romano. Dopo le dimissioni (e le giravolte) di Marino, si delinea un tutti contro tutti dai risultati piuttosto imprevedibili. Ma andiamo con ordine, dando un’occhiata agli ultimi sondaggi Euromedia:

Marino candidato sindaco come indipendente non sfonda e si attesterebbe intorno al 7,2%, a riprova dell’impossibilità del buon Ignazio di vincere e governare senza un partito “pesante” dietro

– nel Partito Democratico targato Renzi grande è la confusione: come succede per Milano, anche qui potrebbe imporsi il modello nazionale, con l’esclusione della parte sinistra e l’alleanza con il Nuovo Centrodestra in quello che sarebbe già a tutti gli effetti un Partito della Nazione. I numeri a Roma per il Pd sono agghiaccianti: gli ipotetici candidati sono lontani anni luce dalla possibilità di vincere. Fabrizio Barca (Pd) si candidasse sarebbe al 15%, la Lorenzin (NCD) al 10%.

– nello scontento generale sembra avanzare la destra, che ha un problema non da poco: quello di presentare due candidati “forti”. I dati di Euromedia dicono infatti che Alfio Marchini (già candidato le scorse elezioni con una lista civica appoggiata da Casini) sarebbe in testa con il 25%, seguito dall’altro candidato di destra, Giorgia Meloni, al 23%. In realtà Marchini per il momento avrebbe rifiutato il corteggiamento di Berlusconi e sembra intenzionato ad andare da solo con una lista civica, mentre Salvini e Fratelli d’Italia si sono schierati apertamente con Giorgia Meloni. Da vedere cosa farà Forza Italia, che conta sempre di meno non solo a livello nazionale.

– un bella gatta da pelare ce l’ha anche il Movimento 5 Stelle, primo partito a Roma in tutti i sondaggi con il 30%. Il problema per i 5 stelle si chiama Candidato Sindaco. La candidata più probabile, l’avvocato Virginia Raggi, prenderebbe il 19%, oltre 10 punti di meno del Movimento. Tanti invocano Di Battista, ma il metodo di elezione dei 5 stelle impone (a rigor di logica) un rappresentante scelto con criteri diversi da visibilità e popolarità. Il rischio resta quello di giocarsi Roma, sbagliando un rigore a porta vuota.

sondaggi elezioni comunali roma
@www.federicodinca.it

14 ottobre

Sull’onda delle dimissioni di Marino e della bufera contro il Pd, da un lato accusato di non aver difeso l’ex sindaco, dall’altro di aver fallito nella scelta della classe dirigente romana, Ballarò in onda su Rai3 propone i suoi sondaggi su quale sindaco vorrebbero avere i romani. Ecco i risultati:

Sondaggi elezioni comunali Roma
@ballarò
Sondaggi elezioni comunali Roma
@ballarò

In testa Giorgia Meloni, la segretaria di Fratelli d’Italia, segue Marchini, ex candidato sindaco e uomo di centro che piace a Berlusconi. Al contrario dei sondaggi sui partiti, che vedono il Movimento 5 Stelle in testa, sui leader la destra romana sembra davanti. Da una parte perché né Partito Democratico né Movimento 5 Stelle hanno ancora fatto nomi, dall’altra potrebbe essere un effetto della politica nazionale, dove il centro destra è all’opposizione.

Dopo un primo momento in cui Renzi sembrava essersi ricreduto sulle primarie, pare che anche a Roma ci sarà il confronto elettorale interno al centro-sinistra: nomi ancora pochi, e se la voce su una candidatura di Rutelli (l’ennesima, dopo i 10 anni da sindaco e la sconfitta contro Alemanno) fosse vera, è scontato che la partita si giocherà tra la destra e i 5 Stelle. Ma dubitiamo Renzi sia così autolesionista, a meno che appositamente non lasci la patata bollente in mano ad altri. Per il momento, sono solo voci. Quello che ci dicono i sondaggi è che non compare nessun esponente del Pd, Marino escluso, nella parte in altro dei candidati più popolari.

9 ottobre

Ignazio Marino si è dimesso con riserva per volontà altrui, il Pd ha giocato sporco con quello che doveva essere il suo sindaco, prima commissariandolo poi scaricandolo e non si trova più un politico (neanche di Sinistra Ecologia e Libertà) che difenda Marino dall’assedio di stampa e opposizione.

Ora cominciano i giochi, e per Renzi saranno bocconi amarissimi. Il Campidoglio in questo modo è, per il Movimento 5 Stelle, un rigore a porta vuota. Come dicevano i sondaggi qua sotto già qualche mese fa.

Ultimi sondaggi elezioni comunali Roma: avanti il Movimento 5 Stelle

C’è sicuramente l’effetto Mafia Capitale, uno scandalo che sembra non avere mai fine e che ha quasi azzerato il PD romano, c’è l’incapacità della dirigenza di affrontare i continui scandali e gli attacchi strumentali e scaricabarile al sindaco Marino, ci sono gli errori piuttosto evidenti di Renzi alle elezioni regionali, dove ha candidato in Campania De Luca e in Liguria Paita, in barba alla Legge Severino. Conterà certamente l’impopolarità di Renzi in questo momento, tra una riforma della scuola non condivisa e l’abbandono del Partito Democratico di alcuni esponenti della minoranza.

Sarà sarà sarà…ma i sondaggi parlano chiaro: si andasse a votare oggi per il sindaco di Roma vincerebbe il Movimento 5 Stelle. I cittadini romani, nauseati profondamente da decenni di amministrazioni che si sono mangiate un sacco di soldi, tra corruzione e malaffare, in primis la giunta Alemanno, sembrerebbero propendere per un cambio radicale, un voto di protesta.

Questi sono gli ultimi dati: sia per Tecnè che per Ipr Marketing il Movimento 5 Stelle è avanti di sei punti rispetto al Partito Democratico. A prescindere dal candidato -si vocifera Di Battista ma lui ha smentito ieri sera, durante la trasmissione su La7, In Onda- i 5 Stelle sembrano aver seminato bene e lasciano alle altre opposizioni solo le briciole. Per Forza Italia e Lega, che hanno trovato l’accordo per il candidato comune Marchini (ex candidato di Casini alle scorse comunali), solo un 15% complessivo. Pochi voti anche per i Fratelli d’Italia della romanissima Giorgia Meloni.

Difficile dunque, visti i sondaggi, che Renzi continui la sua battaglia contro il sindaco Pd Marino: rischierebbe di perdere il governo della capitale. Ma con il rottamatore non si sa mai, il 2016 potrebbe riservare brutte sorprese per l’attuale sindaco, che resiste sotto il martello costante di maggioranza e opposizione.

Per sapere tutte le ultime sui sondaggi nazionali e locali clicca qui.

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Pro veritate adversa diligere.
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