Sfiducia verso i leader politici: i sondaggi della settimana3 min read
Reading Time: 3 minutesSettimana dura per tutta la politica italiana. L’accesissimo tema della riforma dell’articolo 18 ha infiammato il dibattito politico. Dalle accuse mosse al premier di voler cancellare le norme a tutela dei lavoratori, alla replica dello stesso Presidente del Consiglio che invita le opposizioni, i sindacati e i membri del suo partito a “non ripararsi dietro barriere ideologiche”.
Renzi sconta il suo atteggiamento scendendo sotto il 50% dei consensi dopo diverse settimane. Rimane a debita distanza dai diretti avversari, che comunque non si salvano dall’andamento negativo generale, ma è un chiaro segnale di quanto i primi dubbi sull’operato del Governo stiano incidendo direttamente sulla popolarità del segretario del PD. Per buona parte del partito la sua leadership non è messa in discussione, ma da una minoranza di parlamentari c’è sorta una vera e propria opposizione alle ultime proposte di riforma.
Anche l’ex-segretario Bersani è tornato ad alzare la voce dopo il prolungato periodo di riposo forzato causa problemi di salute. Il PD rimane a quota 40,5% nelle intenzione di voto degli italiani, ben oltre la soglia del trionfo delle ultime europee. Ma il Partito Democratico rischia nuovamente di spaccarsi di fronte ai temi cardine e il Governo potrebbe cercare in altri schieramenti politici i voti necessari a portare avanti le proprie iniziative.
Proprio per questo motivo, si torna a parlare di una possibile alleanza con Forza Italia: la struttura tipicamente liberista della proposta di riforma sull’articolo 18 sembra poter trovare facilmente l’appoggio dei parlamentari di Berlusconi. Il partito dell’ex-premier potrebbe quindi tornare a giocare un ruolo chiave nel processo riformatore che Renzi vuole mettere in atto ed è improbabile che si lasci sfuggire questa occasione. Già i sondaggi di questa settimana sembrano riflettere questa eventualità, premiando FI con il 16% di preferenze (+0,2%).
Neanche il Cavaliere comunque viene risparmiato dal trend decrescente generale dei leader e si assesta al 16% di popolarità, davanti solo ad Alfano (12%). In Parlamento, però, a contare non sono i sondaggi, ma i numeri. E Forza Italia ha quelli necessari per tenere su il Governo.
Per quanto riguarda Grillo e il suo Movimento, la settimana non ci regala molte novità. I 5 stelle perdono lo 0,3% arenandosi al 20,2%, mentre il loro leader segue l’andamento negativo e si ferma al 19% assieme al tanto contestato segretario della Lega Matteo Salvini. Risultato negativo non sorprende più di tanto visto l’andamento a rilento della raccolta fondi per finanziare l’evento #Italia5stelle che si terrà al Circo Massimo di Roma dal 10 al 12 Ottobre.
I parlamentari 5 stelle continuano la linea dura contro il Governo, ma per il momento questa opposizione tenace non paga. Probabile l’elettorato si aspetti delle iniziative più decise e incisive nei confronti del governo. Ultimamente i 5 stelle affrontano anche una certa sottoesposizione mediatica rispetto a Renzi. Da vedere se l’appuntamento di Ottobre al Circo Massimo servirà a portare un po’ di aria nuova e trovare nuove energie per coloro che si definiscono “unica vera opposizione al Patto del Nazareno”.