Il Sig. Solo e il suo nuovo album: un sound sospeso3 min read

Del Sig. Solo ho un ricordo ben preciso: era il 18 agosto del 2012, erano sicuramente passate le due di notte e, nonostante l’ora tarda, c’era un caldo insopportabile. Io stavo scrivendo un messaggio sul telefono (cercando di dare un senso alle mie parole che, dopo una così bella serata, risultavano vuote e prive di significato), finché mi sono tipo beccata una gomitata lancinante nel fianco e il telefono è volato via dalle mie mani.

Una scena da film, perché nel momento in cui mi sono voltata per sbraitare sulla persona che mi aveva appena colpita rovinosamente, mi sono resa conto che non era uno sconosciuto tra tanti: il gomito criminale era quello del Sig. Solo e della sua Tennent’s.

[quote align=”center” color=”#999999″]Mi ha prontamente chiesto scusa, lo ricordo benissimo. [/quote]
Ma io, intontita dal dolore e incapace di proferire verbo per un misto di stanchezza, dolore ed emozione, ho risposto con un sorriso. Ho raccolto il telefono precipitato nell’erba umidiccia, ho alzato la testa e lui non c’era più.

Nelle campagne sperdute del Brindisino, quella sera, c’era stato il concerto di Dente e della Brunori Sas. Insieme. Nella mia “vita (non così) segreta di una (non più) teenager radical chic” un simile evento può essere considerato pari a, che so, una finale di Champions League giocata e vinta in casa. E sono legata e affezionata ad ogni singolo ricordo e dettaglio della serata.

Tra questi, il Sig. Solo: cioè colui che, con una tastiera e tutta la genialità che caratterizza ogni buon arrangiatore, ha contribuito a rendere bello quel concerto e tanti altri come quello.

E se ve lo siete fatto sfuggire sino ad ora, perché magari Dente è il morboso cantante preferito della vostra ex ragazza e non lo sopportate, adesso avete una splendida occasione per recuperare. Questa occasione è un album e si chiama Sexsation.

Sexsation: ultimo album del Sig. Solo & the Superstars

Sexsation è il disco del cantautore il cui vero nome è Andrea Cipelli, uscito il 3 marzo del 2015 per la label bolognese Garrincha Dischi.

Il Sig. Solo non è nuovo di questo mondo. Con esattezza, torna sulla scena musicale indie a ben 7 anni di distanza dall’esordio discografico (con Il centro è commerciale) e lo fa in una nuova formazione: con lui, i ricci alla Telespalla Bob di Gianluca Gambini (batterista di Dente), Marco Delazzari e Andrea Maffini. E con un album in cui fatti e oggetti sono apparentemente avulsi dal contesto temporale attuale, ma sospesi in una dimensione e un soul vagamente anni 70 e un po’ Casa Vianello.

Un disco che sa essere insinuante e lezioso, ma mai troppo sdolcinato. Giri di corde piacevoli e allegri guidano una voce nuova e singolare per la sua particolarità. Sexsation è leggero e interessante, ben arrangiato e pulito e promette una più che gradevole ora di buon ascolto. In sostanza: un bel sound che si fa perdonare anche i rancori passati, tipo le gomitate nello stomaco.

Prendete e ascoltatene tutti.