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“Nel 1970 decide di lasciare Milano, il lavoro, gli affetti, il figlio, per mettere il proprio corpo nella lotta del popolo greco contro la dittatura dei colonnelli. Muore il 2 settembre, a 31 anni, per un difetto del congegno a orologeria dell’esplosivo che sta collocando in una macchina sul retro dell’ambasciata statunitense di Atene, il “cervello” della dittatura”.
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