Scontro tra Grillo e Repubblica: vero conflitto o caso di dissing?2 min read

14 Gennaio 2014 Politica Politica interna -

Scontro tra Grillo e Repubblica: vero conflitto o caso di dissing?2 min read

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qn-grillo

Ha sollevato un gran polverone il post che Beppe Grillo ha dedicato a Repubblica e Nazione, rei, a suo dire, di essere “serial killer della informazione contro il m5s”. Se la “svista” della Nazione (inserire il m5s nella quota “altri” in un grafico riservato alla composizione del parlamento) appare effettivamente ridicola e al limite della propaganda, un po’ meno sensata è sembrata la pretesa del Beppe nazionale di decidere font e posizione con cui l’edizione milanese de la Repubblica avrebbe dovuto ricordare ai suoi elettori che il M5s locale ha restituito la sua parte di rimborsi elettorali.

Altrettanto poco arguta ci è sembrata però la reazione di tutta una parte degli utenti dei social network pronti a scagliarsi contro Grillo ad ogni sua uscita, con le solite e ormai un po’ logore armi dialettiche dei rimandi al fascismo e al suo disprezzo per l’informazione e la cultura in generale, ma anche la risposta di Repubblica che mette insieme questo attacco e la gogna sui singoli giornalisti lanciata qualche tempo fa sullo stesso blog.

repubblica-grillo

Appare strano che Repubblica venga attaccata per una didascalia ad un grafico su un’edizione locale quando i suoi più autorevoli opinionisti non fanno, legittimamente, mistero del loro giudizio sul M5S espresso quotidianamente sulle pagine nazionali del giornale. Lontana però dal poter essere accusata di fascismo appare la richiesta fatta da Grillo di boicottare i due giornali: il boicottaggio è infatti un’arma autorevole della politica almeno, se non vogliamo risalire fino ai tempi di Lisistrata, dalla lotta degli Indiani per la loro indipendenza. Strano quindi che quelli di Repubblica non si accorgano di usare due pesi due misure.

Quanto all’efficacia del diktat grillino ci permettiamo di dubitare che nella platea dei lettori e seguaci del comico ci siano poi tanti dei circa cinque-seicentomila fedeli lettori del Repubblica cartaceo, ragione per la quale difficilmente la volontà di “colpirli nel portafoglio” avrà una sua effettiva realizzazione.

Diverso è il discorso per l’edizione on-line del giornale, stranamente non coinvolta nel tentativo di boicottaggi, che sembra invece aver subito un’impennata di visite da parte dei grillini, almeno a giudicare dal numero di commenti ai post di Repubblica che riportano link e riferimenti all’intervento del capo, così come tanti lettori di Repubblica saranno andati a curiosare fra le pagine del blog di Grillo alla ricerca del post incriminato.

Queste disfide, insomma, ci ricordano molto i cosiddetti dissing ovvero le rivalità in versi fra i rapper USA, spesso inventate dalle stesse case produttrici per spingere i fan dell’uno ad ascoltare anche le rime dell’altro, aumentando gli incassi di entrambi gli artisti coinvolti. Se non stessimo parlando del quotidiano italiano più venduto in edicola e del blog politico più letto in Italia qualche dubbio ci verrebbe, o no?

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Quest'anno ho fatto il blogger, il copywriter, il cameriere, l'indoratore, il web designer, il dottorando in storia, il carpentiere, il bibliotecario. L'anno prossimo vorrei fare l'astronauta, il rapinatore, il cardiochirurgo, l'apicoltore, il ballerino e il giocatore di poker prof.
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