Perché Riccardo Scamarcio non è un Accorsi qualsiasi3 min read

20 Marzo 2016 Cultura -

Perché Riccardo Scamarcio non è un Accorsi qualsiasi3 min read

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scamarcio accorsi

Sono rimasta molto delusa da come la mia cerchia sociale ha recepito la notizia della fine della storia d’amore tra Valeria Golino e Riccardo Scamarcio. Come se fosse un mero gossip tra attori. Come se Riccardo Scamarcio fosse uno Stefano Accorsi qualsiasi.

Le implicazioni dietro questa notizia (sì, è vero, è stata smentita, ma la crisi sembra tutt’altro che rientrata, visti i recenti sviluppi) sono numerose e tutte molto interessanti. Per capirle bisogna partire, appunto, da Stefano Accorsi.

Accorsi è stato, per noi adolescenti fine anni novanta, quello che Riccardo Scamarcio è stato nella generazione successiva. La versione cinematografica di Tre metri sopra il cielo infatti esce quasi dieci anni dopo quella di Jack Frusciante è uscito dal gruppo.

Tra citazioni colte dal Giovane Holden, un riferimento ai Cure e uno a Jimi Hendrix, la figura del giovane Alex D. che collimava a rima baciata con Accorsi, gli ha spianato la strada verso una carriera impegnata.

Scamarcio, che interpreta uno che si chiama Step, il quale si innamora di una che si chiama Babi, la quale ha a sua volta un’amica che si chiama Pallina, ex fidanzata di Pollo – che poi muore – ha un esordio un tantinello più complicato, in un pubblico non femminile e che superi i 16 anni e mezzo.

Mentre Accorsi si portava dietro quell’aura di bello e impegnato, modello di riferimento della generazione di Santa Maradona, Scamarcio invece era un frivolo belloccio da non tenere in considerazione: qualche gradino più su di Gabriel Garko, per carità, ma decisamente al di sotto di Claudio Santamaria.

E invece poi arriva Valeria Golino. Che lo purifica dalle scorie di cozzalone andriese che continuava a emanare e lo trasforma dal somaro intollerante alla scuola che era all’uomo elegante, impegnato e soprattutto fedele che abbiamo imparato ad apprezzare negli ultimi anni.

Intanto Stefano Accorsi passa da Giovanna Mezzogiorno (41 anni, oggi) a Laetitia Casta (37 anni, oggi) per poi approdare a Bianca Vitali (23 anni, oggi) in un percorso che ogni decennio riparte dal via.

Ognuno ha le proprie debolezze: io sono allergica alla polvere del gesso, Accorsi riesce ad instaurare relazioni durature solo con donne in un’età compresa tra i 23 e i 33 anni. E allo scoccare del trentaquattresimo anno, ecco che lui rimette indietro le lancette.

Con questo metodo, al di là di ogni previsione, Accorsi ha fatto sua l’inquietante profezia di Bart, proprio nel film cult Santa Maradona:

Quindi, per tirare le somme, io vorrei dedicare una lode a Riccardino Scamarcio, che da solo sta scardinando molti dei peggiori luoghi comuni della modernità sessista. Ribaltando quel cliché dell’uomo maturo che sta tanto bene con una (molto) più giovane.

Certo, mi direte, facile ribaltare il cliché quando la donna in questione è Valeria Golino: bellissima, magnetica e potente. Mica tua zia, insomma.

Ma se vi guardate intorno vi riuscirà facile capire quanto sia sempre più frequente il fugone dell’uomo medio di fronte ad una donna che dimostri, chessò, anche solo l’autonomia di saper montare da sola una libreria Billy.

Come se non bastasse, Riccardino è anche pronto a ricoprire il ruolo scomodo del maschio abbandonato. Da una donna potente. E pure più grande di lui. Una rivoluzione nella narrazione sentimentale, direbbe un qualunque frequentatore della Scuola Holden.

Pensate cosa vi pare, ma per accettare tutto questo a mio avviso ci vuole una sensibilità rara e pure il coraggio di una visione che vada oltre la norma. Manco uno che si vanta da anni di anticonformismo come Johnny Depp ci è riuscito. Altro che Tre metri sopra il cielo.

Immagine | Social World Film Festival

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I momenti più significativi della mia vita sono stati: quando, a dieci anni, ho interpretato Mary Poppins nel musical Mary Poppins e quando ho indovinato la definizione di integrale agli orali della maturità. Sono insegnante (non di matematica, of course) e ho una particolare predisposizione per i casi umani. Temo che le due cose siano collegate.
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