Sardine a Lisbona: weekend tra feste popolari e cultura4 min read

22 Maggio 2014 Viaggi -

Sardine a Lisbona: weekend tra feste popolari e cultura4 min read

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Sardine a Lisbona - Miradouro HP
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Sarà l’aria della primavera, sarà la voglia di svago primaverile, ma per una volta ho deciso di lasciare il Birrofilo Anonimo alle sue ricerche e approfittare dell’occasione della finale di Champions League per darvi qualche consiglio su Lisbona, nel caso in cui – sulla scia dell’entusiasmo calcistico – qualcuno non decida di avventurarsi nella capitale del Portogallo.

Sardine a Lisbona: grandi feste per una grande città

Il periodo migliore per andare a Lisbona è certamente giugno: l’intera città per un mese festeggia le Festas de Lisboa, autodefinendosi la capitale di un mondo al rovescio, a partire dall’essere orgogliosamente al sud e al margine dell’Europa.
Le iniziative sono moltissime e coinvolgono tutti gli spazi chiusi e aperti della città con concerti e spettacoli, inaugurazioni, mostre, incontri, tutti all’insegna dell’andar em festa.

Ma tra le più belle e sicuramente più disarmanti per lo spirito semplice e spensierato è la Festa della sardina, un’entusiasmante festa di piazza che occupa tutte le vie del quartiere vecchio (il nucleo è all’Alfama), dalla cattedrale alla Casa dos Bicos, con griglie più o meno improvvisate da ristoratori e da abitanti del quartiere, pronti a servire senza sosta cicciosissime sardine alla brace perché, ricordatevi: [quote align=”center” color=”#999999″]A sardinha è de todos![/quote]

Nel caso aveste possibilità di andare a Lisbona in un altro periodo ricordate che nelle piccole piazze di quartiere sono numerosi i venditori con i propri furgoni attrezzati di griglia: sardine alla brace e lumache di mare sono davvero imperdibili!

Weekend a Lisbona: tra contrasti e colori

A parte il buon cibo, Lisbona è una città sorprendente nei suoi mille contrasti: perfetta nei palazzi restaurati di recente, splendenti grazie alle piastrelle in ceramica policroma (i celebri azulejos), tanto quanto cadente negli edifici rovinati dal terremoto del 1755 o caduti in abbandono, ricordo di uno splendore che fu.

I suoi contrasti sono ovunque, a partire dalla conformazione su colline e dislivelli talmente forti che gli ascensori di Lisbona sono famosissimi, come l’Elevador de Santa Justa, costruito nel 1898 e frutto dell’architettura del ferro di fine secolo, affascinante (e un po’ temibile) nella sua altezza sconsiderata e nelle sue forme neomedievali. Dal cuore della Baixa usatelo per raggiungere il Chiado.

Prendete anche l’Elevador da Bica, funicolare sgarrupata che si inerpica per il Bairro Alto, ex-quartiere bohémien oggi fulcro della vita notturna lisboeta, con cui potete raggiungere il Miradouro de Santa Catarina e godervi la città dall’alto. A proposito di punti panoramici a Lisbona: altro punto altissimo, con vista mozzafiato sulla città, è il Miradouro de São Pedro de Alcântara, da cui potete riconoscere tutti i punti di interesse grazie alla mappa dipinta sugli azulejos, a partire dal Castelo de São Jorge.

In cerca di altri contrasti e monumenti sorprendenti, lasciate il centro e camminate lungo il fiume Tago, dove potete trovare il Monumento alle scoperte (1960), proteso verso l’acqua che ha dato l’avvio a innumerevoli viaggi, e la possente Torre di Belém (1520), frutto di un altro clima di esplorazioni… in anticipo di qualche secolo.

Weekend a Lisbona: stupore «manuelino»

Ma se volete restare senza fiato addentratevi nel monumento «manuelino» per eccellenza: il Monastero dos Jeronimos (dal 1502) (Praça do Império), voluto appunto da re Manuele I, ancora una volta nel clima delle entusiasmanti scoperte di Vasco da Gama. Elementi architettonici che fanno invidia sia al gotico che al neogotico, altezze vertiginose e colonne esili come fusti di fiori di campo, ma soprattutto pietra scolpita come se fosse finissima decorazione di pasticceria: non esistono parole che possano descrivere quanto quest’arte sia inaspettata e sorprendente. Null’altro si può aggiungere, se non che dopo essere stati a Lisbona vedrete l’intera Europa con occhi nuovi.

Sardine a Lisbona - tram Bairro Alto HP
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Weekend a Lisbona: dove dormire

Jardim de Santos Hostel: ostello semplice e raffinato come un azulejo (Largo Vitorino Damásio, 4). Dalla stanza matrimoniale ai dormitori da 10, i prezzi includono wi-fi, caffè, colazione, uso cucina e armadietti.

Musei a Lisbona: l’anima antica e l’anima moderna

Vi consigliamo in particolare il Museu Nacional de Arte Antiga (Rua Janelas Verdes, 1249) e il Museo Calouste Gulbenkian (Avenida Berna, 45/A).

Lisbona, dove mangiare baccalà

A cinque minuti a piedi dal Museo di Arte Antica, non perdetevi l’Antiga Padaria de Lisboa  (Rua do Olival, 36), più moderna di quanto il nome lasci pensare…

Lisbona, dove comprare baccalà

Se dopo averlo assaggiato volete provare a cucinarlo a casa, fate acquisti alla Conserveira De Lisboa (Rua dos Bacalhoeiros, 34).

Lisbona, se vi manca la birra

Il Museu da Cerveja (Terreiro do Paço – Ala Nascente – nn. 62-65) è forse un po’ turistico, ma molto interessante nella sua dimensione tra il didattico, l’espositivo e la degustazione.

Lisbona, un libro in tasca

Tabacaria di Fernando Pessoa
Candide, o l’ottimismo di Voltaire (manco a dirlo)

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Alla passione per l'arte e l'iconografia unisce quella per la storia e la cultura umanistica, con competenze che cerca quotidianamente di trasformare in un lavoro socialmente riconosciuto... Non riuscendoci sempre, mantiene vive le sue passioni grazie a viaggi ed esplorazioni culturali, spesso in compagnia del fidanzato cuoco, che l'ha condotta sulla (cattivissima) strada del buon cibo e delle birre artigianali.
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