Samuele Bersani in Puglia: incredibile emozione!3 min read

Tre concerti in sei giorni: è questa la mia personale ricetta della felicità. A tal punto che il caldo quasi tossico, la ghiaia che ti entra nelle scarpe, le urla dell’invasata affianco e il ragazzo davanti con il cappello “alla Mannarino” che ostruisce la tua visuale, sembrano quasi un piacere.

Ma ve ne racconto solamente uno, il più emozionante: Samuele Bersani che fa tappa nel mio paese in Puglia, e io ancora non ci credo. Una di quelle cose in cui non hai avuto neanche il coraggio di sperare, ed ecco che invece succede! In un’estate che volge inesorabilmente al termine, cosa c’è di meglio per chiudere in bellezza? Io non sto più nella pelle.

È stato bizzarro vedere le locandine del suo concerto un po’ ovunque: sui marciapiedi che percorrevo per tornare a casa ascoltando Spaccacuore, sulla spiaggia dove la notte di San Lorenzo cantavamo Replay, alle fermata dell’autobus che aspettavo per andare a scuola con la sua musica nelle cuffie. Per una sera, quella del 22 Agosto, il campetto da calcio della mia piccola città diventa vivo e bellissimo.

Alla fine di ogni concerto, penso sempre che sia stato il migliore in assoluto, poi torno coi piedi per terra. Però questa volta credo proprio di esserci andata vicina. Samuele fa musica da più di vent’anni e ha un repertorio vastissimo.

Conoscendone buona parte, non mi sono stupita nel vedere come Bersani riesca a far innamorare di sé fasce di età anche molto lontane: dai quasi quarantenni che declamano a memoria le centosessanta parole al secondo di Chicco e Spillo, fino ad arrivare alle giovanissime ragazze dagli occhi lucidi su En e Xanax.

La scaletta è costruita benissimo: non mancano i grandi classici, tra i quali Giudizi Universali strappa gli applausi più scroscianti. Bersani spiega che il ritornello esatto è “POTREI ma non VOGLIO fidarmi di te” mentre spesso è travisato dal pubblico che canta “VORREI ma non POSSO”. È un artista meticoloso e ci tiene a preservare il senso di una canzone bellissima e tristissima.

C’è Canzone legata all’amicizia e alla stima reciproca con Dalla. Bersani racconta il periodo particolarmente difficile che stava attraversando quando Lucio gli consigliò di capitalizzare il dolore, di trasformarlo in qualcosa di utile e duraturo. Così è nata Canzone, così nascono i capolavori.

Spiritoso e ironico, con il suo stile alternativo, il capello lungo e la cadenza emiliana è in splendida forma: racconta aneddoti e curiosità ad un pubblico rapito, poi, si fa portare il ‘foularino arancione’ perché ha freddo e ha paura che gli resti la ‘voce da gita’.

Samuele Bersani è un artista brillante e una persona genuina, infatti ringrazia tutti: il pubblico e anche i ragazzi che hanno lavorato per lo spettacolo. Capace di spaziare dalla sfera privata, mai così in primo piano, alle contraddizioni che caratterizzano l’Italia, “stivale ridotto a pantofola”, il cantautore di Cattolica non parla solo d’amore, ma inserisce di continuo spunti di critica sociale che lo rendono una delle voci più interessanti del panorama musicale italiano.

Nella scaletta c’è spazio per Cattiva, una critica dura nei confronti della sciagurata amministrazione delle notizie da parte dei mass media italiani e Occhiali rotti, che ho scelto come canzone della settimana. Vincitrice del premo Amnesty Italia nel 2006, è dedicata a Enzo Baldoni, giornalista freelance ucciso in Iraq dieci anni fa. https://www.youtube.com/watch?v=1-yxwso1FhA