Perché Salvini è l’avversario ideale per Renzi5 min read

4 Marzo 2015 Politica Politica interna -

Perché Salvini è l’avversario ideale per Renzi5 min read

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Perché Salvini è l'avversario ideale per Renzi
@ansa

Il progetto politico di Salvini sembra oggi l’unica alternativa forte al renzismo, ma anche, secondo alcuni, la migliore conferma del successo della linea spacca-centrodestra del premier, vediamo perché.

5 motivi per i quali Renzi dovrebbe temere Salvini

I voti degli astenuti
Per usare un’espressione forse un po’ abusata Salvini parla direttamente “alla pancia del Paese”, una vasta minoranza nelle orecchie della quale le parole d’ordine dei no all’euro, all’immigrazione, ai campi rom suonano come musica. In un Paese nel quale non vota la metà degli aventi diritto questo mette a rischio anche il più solido quaranta per cento.

Comunicazione
Il leader della Lega è in tv più di Renzi, usa meglio di lui i social network, non ha paura (Renzi docet) di apparire sui giornali per signore, usa perfino il suo abbigliamento come social media. È dal punto di vista della comunicazione, un Renzi 3.0.

Centrodestra
Intento principale di Salvini è quello di riunire il centrodestra sotto la sua leadership e non mancano i suoi estimatori all’interno di Forza Italia. Per la Santanché: “Non possiamo lasciarci sfuggire l’energia del leader leghista in sinergia col carisma di Berlusconi”. Un’operazione difficile, quella tentata dal segretario della Lega ma che, se condotta in porto, potrebbe suscitare non pochi entusiasmi a destra.

Noi con Salvini
La nazionalizzazione della Lega sembra ormai un dato di fatto, a Piazza del Popolo giganteggiavano gli striscioni di catanesi e calabresi, i sondaggi danno la neoformazione salviniana al nove per cento al centro, al 6.7 nelle Isole e addirittura al 13.5 al sud, numeri da nord ovest nella fu terronia. Se i meridionali sono stati così veloci nel dimenticare trent’anni di insulti è possibile che alcuni di loro dimentichino presto anche che cosa hanno votato alle scorse europee decidendo per un repentino cambio di casacca.

Opposizione
Se sia Renzi che Salvini terranno fino al 2018 al primo spettano tre lunghi e logoranti anni di governo e di mediazione, al secondo quello che sa fare meglio, ovvero tre anni di opposizione urlata, di tweet contro ogni provvedimento dell’esecutivo, casi di cronaca quotidiana nei quali sguazzare dalla vicenda Marò ai benzinai giustizieri. Se in questo momento il leader del carroccio appare comunque in svantaggio nei confronti del Presidente del Consiglio nel 2018 potrebbe essere tutta un’altra storia.

5 motivi per i quali Salvini è l’avversario ideale per Renzi

La barra a destra
La nazionalizzazione del movimento, con l’alleanza con Casa Pound e Fratelli d’Italia, ha fatto crollare il mito, tenuto più o meno in piedi per trent’anni, della trasversalità del messaggio leghista. Sembrano ormai lontani i tempi nei quali Salvini si presentava come leader dei comunisti padani e, se è vero che più del cinquanta per cento degli elettori padani continua a dirsi di centro o di centro destra (e solo un 20% scarso si sente semplicemente di destra) è pur vero che un lepenismo sempre più spinto pervade il partito. Anche l’avversione per i centristi di Alfano potrebbe giocare un ruolo fondamentale, il “noi o loro” imposto a Silvio è un’arma a doppio taglio. In un eventuale ballottaggio con Renzi, inoltre, la paura di una deriva fascista e antidemocratica (testimoniata dalla folta schiera dei #maiconsalvini) potrebbe spingere molti critici del renzismo, sia al centro che a sinistra, a preferire il male minore, come successe a Le Pen padre nel 2002.

Lo spazio di manovra
Salvini, al contrario dei suoi omologhi europei, non deve solo competere con un blocco centrista ma anche con quel Movimento 5 Stelle che drena parte del consenso populista e no euro che la nuova Lega potrebbe riscuotere. La famosa presa di posizione grillina, quella che vede nei cinque stelle il miglior argine al dilagare del populismo xenofobo di destra, se non era vera quando fu pronunciata, nel 2013, potrebbe esserlo oggi. E fra i due litiganti, si sa, il terzo gode.

I problemi in casa
Edifici più grandi hanno bisogno di fondamenta solide, per questo Salvini non può permettersi di perdere nessuno. La recente presa di posizione del sindaco di Verona e leader della Liga Veneta Flavio Tosi a favore di liste elettorali a suo nome per le regionali del Veneto sta spaccando la base leghista riportando a galla le rivalità fra lombardi e veneti, fra vecchia e nuova guardia, fra secessionisti e nazionalisti, e in definitiva fra i due enfant prodige del carroccio. La Lega può anche diventare nazionale ma se perde il Veneto perde l’anima e non solo (nel nord est si attesta, secondo i sondaggi, al 24%). La diserzione di Tosi, inoltre, potrebbe risultare appetibile per Berlusconi e Alfano che vorrebbero correre insieme alle regionali. Bypassare Salvini alleandosi con Tosi potrebbe essere la tattica giusta per fargli abbassare la cresta e riportarlo a più miti consigli.

Berlusconi
Difficile pensare all’ex Cavaliere come semplice gregario. Bisogna inoltre capire quanto i due elettorati, quello della Lega e quello di Forza Italia, siano complementari e quanto invece concorrenziali. Berlusconi lo sa bene e sogna il ritorno di un grande centrodestra a trazione azzurra, con lui a mediare fra il populismo salviniano e il centrismo di Alfano. L’operazione spacca-destra di Renzi sembra essere riuscita e per la candidatura di Salvini premier c’è, insomma, ancora molto da lavorare.

Noi con Salvini
La formazione sudista del leader del Carroccio sta imbarcando, un po’ ovunque, nomenclatura ex democristiana, reduci del centro destra, notabilato locale e piccoli ras del voto. Tutta quella gente, insomma, contro la quale si scagliava con veemenza, negli anni d’oro, la Lega del Senatur. Questo potrebbe creare, a lungo andare, qualche problemino all’immagine intransigente della Lega, favorendo 5 stelle e quindi, per il principio già enunciato, Matteo Renzi.

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Quest'anno ho fatto il blogger, il copywriter, il cameriere, l'indoratore, il web designer, il dottorando in storia, il carpentiere, il bibliotecario. L'anno prossimo vorrei fare l'astronauta, il rapinatore, il cardiochirurgo, l'apicoltore, il ballerino e il giocatore di poker prof.
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