Roma-Juve, una partita infinita3 min read

21 Gennaio 2014 Uncategorized -

Roma-Juve, una partita infinita3 min read

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Roma-JuvePer il tifoso romanista Roma-Juve non è una partita come le altre. È la sfida più attesa contro la rivale storica. A poche ore dalla gara di Coppa Italia tra le due squadre, cresce l’apprensione, la speranza e la paura. Riaffiorano antichi e spesso amari ricordi, e il tifoso della Roma ripercorre con la mente vecchie sfide tra la compagine giallorossa e bianconera.

Un antagonismo nato negli anni ’80, quando Roma e Juventus gareggiavano, quasi esclusivamente tra di loro, per lo scudetto. Sono gli anni degli storici presidenti Dino Viola e Boniperti, degli allenatori Liedholm e Trapattoni, dei fuoriclasse Falcao e Platini.

Questa acerrima rivalità nasce il 10 maggio 1981. La Roma si presenta a Torino ad un punto dalla Juventus. È la terzultima giornata del campionato. L’arbitro Bergamo annulla un gol di Turone a pochi minuti dalla fine per un fuorigioco a dir poco dubbio.

La partita finisce zero a zero e la Juventus vince il titolo con due punti di vantaggio sulla Roma. Sono passati più di trent’anni ma ancora oggi i tifosi giallorossi non trovano pace e lo ricordano come una grande ingiustizia.

roma juve

Due anni dopo la Roma ha la grande occasione per vendicarsi. Può essere la gara dello scudetto, si gioca a Roma e la Juventus ha un distacco di cinque punti. Una rete di Falcao illude i giallorossi, poi nei minuti finali succede di tutto. Platini e Brio ribaltano il risultato a favore della Juve, il finale è incandescente, i giocatori romanisti protestano con l’arbitro per un gol irregolare.

Nel frattempo, nel tratto di pista che separa il campo dal tunnel degli spogliatoi, Brio esulta con troppa irruenza e viene morso da un cane delle forze dell’ordine. Nonostante questa sconfitta il campionato si chiuderà con il tricolore del club capitolino.

platiniL’ennesima affascinante sfida si disputa il 16 marzo 1986. La Roma, dopo una lunga rincorsa, si è portata a pochi punti dai bianconeri. È la Roma di Eriksson che in un roboante stadio Olimpico si impone con un netto tre a zero grazie ai gol di Graziani, Pruzzo e Cerezo. Lo scudetto è a un passo ma alla penultima di campionato accade la più assurda sconfitta della storia giallorossa e alla quale io abbia mai assistito personalmente: un due a tre in casa contro il Lecce, retrocesso più o meno dal periodo natalizio, decreta la conquista del titolo da parte della Juventus.

Negli anni novanta Roma-Juventus perde il suo fascino. La squadra giallorossa non è più nei piani alti della classifica e le gare contro i bianconeri si accendono solo per le pesanti accuse di Zeman verso i giocatori juventini rei ,a suo dire, di essere diventati campioni grazie ad aiutini farmaceutici.

Il successivo match scudetto è datato 6 maggio 2001, si gioca a Torino. I giallorossi, allenati da Fabio Capello, sono in testa alla classifica, al secondo posto i bianconeri. Dopo pochi minuti la Juve è già in vantaggio due a zero. Sembra l’ennesima beffa, il sogno sta per finire. Così non è. Nel finale Nakata e Montella regalano un pareggio insperato grazie al quale la Roma torna a festeggiare il tricolore.

La prossima gara di Coppa Italia non ha la valenza di tutte queste appena citate. Non si gioca per lo scudetto, non è una finale. Ma per il tifoso della Roma affrontare il nemico storico ha sempre un sapore particolare. E allora proviamola a vincere, questa partita.

Immagini|storidedicalcio.altervista.org; www.stpauls.it

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Agente sportivo, ho trascorso l’infanzia sui gradoni dello stadio Olimpico di Roma. Ora mi diletto, con scarsi risultati , a raccontare le vicende sportive della Magica Roma.
2 Commenti
  1. Antonio Soares

    la cosa che ricordo con più simpatia di roma-juve è che da quando Totti ha fatto il famoso gesto "zitto, te n'emo fatti quatro", ne ha presi lui 4 per ben 4 volte, e 3 altre 3 volte.

  2. psittacus

    Anche io ricordo bene la partita del 4-0.per scaramanzia non ho voluto inserirla nell'articolo.chissà magari stasera il capitano ripropone quel gesto.

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