Roma-Bate: pensavo fosse la Champions e invece era un albero di Natale2 min read

10 Dicembre 2015 Uncategorized -

Roma-Bate: pensavo fosse la Champions e invece era un albero di Natale2 min read

Reading Time: 2 minutes

roma-bate
Se giochi male te fischiano.
Se perdi te fischiano.
Se perdi e giochi male te fischiano e te chiamano sotto la curva (si vabbè famo finta che ce ne stia una) perché mentre fischiano te vogliono guarda’ dritto negli occhi. Cosa da maschi alfa.
Se pareggi te fischiano.
Se pareggi, ma passi il turno e vai agli ottavi, che non succedeva da cinque anni, te fischiano.
La domanda è:

Ma se una di quelle due palle gol che negli ultimi quattro minuti (ovviamente per rispetto della nostra tradizione) non abbiamo messo dentro fosse entrata… Avrebbero fischiato lo stesso?

Posto che ognuno è libero di fare come meglio crede (qui poi ci starebbe bene un: finché quell’atteggiamento non priva altri liberi cittadini del loro diritto, magari di entrare allo stadio e non fischiare. Ma vabbè vorrei passare un Natale sereno senza riceve email di gente che me minaccia di morte se me incontra al muretto della Sud, che per inciso io il muretto della Sud non ho la più pallida idea di che cazzo sia, quindi famo finta che sta parentesi non sia mai stata scritta); dicevamo… Ché ho aperto la parentesi più lunga della storia e quindi ricomincio la frase:

Posto che ognuno è libero di fare come meglio crede, io non lo so se avrebbero fischiato o no. È il classico mistero natalizio che arriva quando meno te lo aspetti. È la mattina della vigilia che ci affrettiamo a fare le ultime compere e poi accade l’imprevisto (che poi è quello che fa la storia) e ti ritrovi dentro Mamma ho perso l’aereo o Una poltrona per due o in uno stadio vuoto a vedere Roma-Bate 0-0 e a fischiare perché hai raggiunto (ok male, ma l’hai raggiunto) un obiettivo.

La Roma di questi giorni è come un albero di Natale. C’hai grande aspettative, distribuisci pesi e ordini cromaticamente, e poi però le luci non se accendono e litighi co’ tu madre che dai cinesi non le devi prende che è pericoloso e poi che cazzo ne sanno i cinesi adesso de come se fa un albero di Natale? Eh?!

E la serata scorre mentre aspetti fiducioso che passi Babbo Natale a mette qualcosa sotto l’albero.
Magari qualche fischio o magari pure una qualificazione agli ottavi de Champions che pure se non sei stato proprio il ragazzino più buono del mondo schifo schifo non te dovrebbe fa.

CONDIVIDI

Anche noto come Coso. Classe 1981, attualmente in vita. Nasce brutto e povero e non potendosi permettere di cambiare vita chirurgicamente è costretto a vendere il suo corpo al giornalismo, ma nessuno se lo compra. Casca, si rialza, non se rompe. È tipo il pongo. Scrive cose, fa lavatrici.
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

TORNA
SU